12) «Questo non va bene Charles»

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Presente

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🗣️ Ogni impulso che ci sforziamo di soffocare cova nella mente e ci avvelena

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🗣️ Ogni impulso che ci
sforziamo di soffocare cova
nella mente e ci avvelena...
L'unico modo per sbarazzarsi
della tentazione è cedervi.

«Salve» la salutò la commessa non appena Juliette si avvicinò alla cassa della gioielleria in cui era appena entrata.

«Salve» ricambiò cordialmente il suo saluto «Sono venuta a ritirare un ordine a nome di Juliette Durand».

A quelle parole la commessa poggiò lo sguardo sul portatile digitando presumibilmente il nome di Juliette sull'archivio. Diede una rapida occhiata e poi confermò che il suo pacco era arrivato.

«Vado subito a prenderglielo signorina» si dileguò con quelle parole, dirigendosi verso il retro del negozio.

Fu proprio in quel momento che Juliette si rese conto di essere l'unica persona - accompagnata da Pongo - presente in quel negozio. Non che ne fosse sorpresa. Quella mattina si era svegliata abbastanza presto, visto che aveva molte cose da ritirare e si era ormai fatta l'ora di pranzo. Qualche giorno prima si era data alla pazza gioia, aggiungendo probabilmente fin troppe cose al suo carrello online.

L'ultima settimana di Juliette era stata abbastanza tranquilla. Non aveva più sentito parlare ne di Charles, ne di Charlotte e ne di nessun altro.

Eppure - involontariamente - stava vedendo il volto di Charles proprio in quel momento, su uno dei tanti giornalini presenti sul bancone principale e su un aria dedicata esclusivamente ai gioielli dell' APM Monaco. Era incredibile il modo in cui lei si fosse sforzata così tanto per arrivare dove era ora e a lui bastasse essere semplicemente un pilota di Formula1 per essere scelto come modello.

Ma dopotutto non poteva negare che Charles fosse un bell'uomo. Aveva tratti dolci, eleganti, puri. Come avevano fatto con lei, quei suoi lineamenti erano sicuramente stati in grado di ammaliare molte altre persone.

Homecoming || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora