Notte di primavera

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Breve premessa:
Questa poesia, ispirata dai racconti de Le mille e una notte, è stata presentata all'interno del Festival dei Talenti tenutosi a Bologna il 16 Aprile 2023, dedicato alla lotta per i diritti delle donne iraniane.
Buona lettura.


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Sabbia. Stelle. Il sonno infine trovato al mattino
Mi dà speranza che possa vedere un'alba nuova
E tu, su guanciali di seta e velluto che dormi, cullato
Da versi strappati a bocche impaurite, nemmeno sospetti
Il terrore che infondi, o forse ti crogioli e dormi per esso.
Vorrei tessere il tuo destino come fosse un sudario:
Un filo rosso a cucire le carni e un ago puntato sul cuore.
Credi che medichi l'animo una lama più di mille parole
Ma medica l'animo ancor più la mia voce, che narra e
Che narra e ti lascia la sete delle storie a venire e
A me salva la vita. Credi che il danno più grande
In questo guscio di mondo sia stato dar fiato
Agli spiriti che non siano uomini. Io dico:
Guardate! Non è esser sposa che voglio,
È divenire Giuditta. Chi avrà più paura, allora,
D'un leviatano che ha perso il suo capo,
Che col verbo o il denaro imprime sui corpi
Il proprio potere. Io dico che i corpi
Non valgono niente, come niente vale la sola radice
Senza la foglia, il tronco e la terra, e sopra ogni cosa
L'acqua ed il sole.
Clessidra che vuota la sabbia seguendo le stelle,
Infondi speranza in chi salva la vita a parole
E a parole scosta la lama dal mio collo scoperto
E dona fiato alle donne, ancora una notte. Ancora una notte.
Salvare una vita, salvarne mille e provare l'ebbrezza,
L'entusiasmo d'essere Dio,
Dio che non parla agli uomini.
Dio parla alle anime.
Dio parla a noi.


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Vincitrice del Premio Miglior Poesia del Contest Versi... Divini! Terza Edizione a cura di AmbassadorsITA.

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