Tae+Reader "Il Punitore"

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Taehyung+Reader
Canzone: Gangsta di Kehlani
Scelta da: Maria_love_Bts

Il Punitore, era così che si faceva chiamare, lui impartiva punizioni su commissione, l'ultima spiaggia era l'eliminazione.
Si faceva pagare bene per impartire lezioni di vita, per lui era il lavoro migliore a cui potesse ambire.
Lei era una normale impiegata annoiata dalla monotonia della sua vita.
Che succederebbe se due realtà così differenti tra loro si scontrassero in una normale serata?

Anche quella sera aveva fatto tardi, era una delle ultime ad uscire dall'ufficio.
Uscì da quell'azienda che la stava consumando lentamente, odiava quella struttura come l'intera sua vita, si sentiva prosciugata della sua linfa vitale ogni singolo minuto che scorreva inesorabilmente.
Era incazzata mentre aspettava che il semaforo diventasse verde per attraversare la strada.
A metà del passaggio pedonale fece un mezzo infarto quando si trovò a pochi centimetri da una moto che aveva inchiodato davanti a lei, si era già vista morta, era viva, era una fortuna?
Per come stava vivendo forse no, ma in quel momento le salì la rabbia, quel sentimento represso per troppo tempo.
Guardò il motociclista immobile davanti a lei, era completamente vestito di nero, compresa la moto e il casco.
Alzò la valigetta che teneva in mano e iniziò a colpire il braccio del motociclista, in contemporanea iniziò a calciare la ruota anteriore della moto mentre imprecava e malediceva l'uomo.
All'interno del casco qualcuno rimaneva impassibile e ghignava, finalmente qualcosa di diverso, quella notte stava prendendo una piega abbastanza divertente per lui.
A quell'ora quella strada era poco frequentata, perfetto.
Afferrò la vita della donna con un braccio, la colse di sorpresa facendogli così scivolare la valigetta dalle mani.
La sollevò e la fece sedere davanti a lui, la donna era confusa, poco prima sbraitava verso quell'uomo e ora era seduta sulla sua moto mentre la teneva saldo stringendo le braccia attorno a lei.
Fece partire la moto e sfrecciarono per la città, il vento tra i capelli, il calore che quell'uomo riusciva a fare trapassare fino a raggiungerla la mandò in una realtà diversa, iniziò a far scorrere l'adrenalina dentro di sé.
Sarebbe morta? Forse, ma era da tanto che non si sentiva così viva, era stanca di sopravvivere.
Arrivarono nel parcheggio della spiaggia e la moto si fermò, la donna si voltò guardando l'opposto, lui si tolse il casco e comparì un ghignò divertito al di sotto di esso.
Portò indietro i capelli neri e mossi con una mano, la donna rimase paralizzata, era di una bellezza mozzafiato, pelle ambrata e sguardo penetrante.

"Mi ucciderai?"
Disse lei dopo essersi ripresa da quella bellezza fatale.

"Ti importa veramente saperlo?"
Disse lui avvicinandosi a lei e sussurando sul suo orecchio.

Lei aveva il cuore in gola, non per la paura ma per quello che era successo in così poco tempo.

"No"
Disse lei mentre lui la prese per i fianchi facendola scendere dalla sua moto.
Successivamente scese anche lui.

"Non hai paura?"
Disse lui ghignando accendendosi poi una sigaretta.

"Ho più paura di continuare a vivere così".
Disse lei sinceramente chiedendogli una sigaretta.

"Annoiata dalla tua stessa vita?"
Disse lui avvicinandosi soffiandogli il fumo in viso con il suo solito ghigno.

"Si".
Disse lei sfidandolo con lo sguardo.

"Vuoi entrare nel mio mondo per una notte?"
Chiese lui finendo di fumare, guardandola mentre spegneva la sigaretta con la scarpa.

"E qual'è il tuo mondo?"
Disse facendo l'ultimo tiro della sua sigaretta.

"Taehyung, Il Punitore".
Disse squadrandola porgendo la sua mano che venne subito stretta.

"Puniscimi tutta la notte".
Disse lei leccandosi le labbra.

Quella non fu l'unica notte, fu l'incontro tra la coppia oramai conosciuta come "Chosen", i prescelti per punire la feccia umana. 


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