Posso dire che come nick lo trovo molto azzeccato e leggendo la storia si ha modo di capire perché.
Si tratta di un racconto ispirato a Peter Pan e al suo interno contiene citazioni di varie opere letterarie e cinematografiche (ho trovato personalmente delizioso il piccolo cammeo con Arthur e i Minimei).
Come detto, è una storia che prende ispirazione da Peter Pan, con i personaggi classici del racconto (ovviamente Peter. Bimbi sperduti, Capitan Uncino, Spugna...) assieme a personaggi originali solitamente femminili tra cui spicca in particolare Soraya.
"L'Isola che non c'è" e l'intera vicenda spazia fra ben noti riferimenti all'opera originale e nuove idee e personaggi. Possiamo dire che Soraya è una sorta di moderna Wendy, che ha a che fare con un Peter Pan a mio avviso piuttosto fastidioso. Una parte importante viene data anche ai bimbi sperduti, a cui viene dato un nome e un ruolo, evitando di essere le solite figure di "contorno" e spalla.
Dato che il romanzo fin ora non è terminato, non mi è dato sapere in che modo evolverà la vicenda oltre al "rapimento" iniziale, però sembrerebbero esserci buone premesse.
Come accennato, numerose sono le citazioni di altre opere letterarie (prova che chi scrive ha anche letto/visto molto e di vario genere) che danno l'impressione di essere quasi un personaggio che naviga tra libri aperti.
Consiglio però una rilettura per poter correggere gli errori di battitura presenti. E invito a continuare la storia prestando attenzione a non esagerare con le citazioni, evitando così l'effetto "copia e incolla" dell'opera originale. E l'effetto prevedibilità, sapendo già quel che accade se si conisce la storia originale.
Chi ama/apprezza il personaggio di Peter Pan e il suo mondo, di certo troverà interessante questa storia. Non serve essere troppo "esperti", il tutto è godibile anche conoscendo poco o nulla di Peter (ma chi non conosce Peter Pan?!).
Buona lettura e attenti a non perdervi nell'Isola Che Non C'è!
