𝐀𝐛𝐲𝐬𝐬𝐨𝐬 | 𝐶ℎ𝑖𝑠ℎ𝑖𝑦𝑎

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❛𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐨𝐧𝐞-𝐬𝐡𝐨𝐭 𝐬𝐢 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐂𝐡𝐢𝐬𝐡𝐢𝐲𝐚 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐢𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐞.
𝐌𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚, 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐝𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐢𝐨𝐧𝐝𝐨?
𝑾𝒉𝒂𝒕-𝒊𝒇 𝐬𝐮 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐩𝐨𝐭𝐞𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞, 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨!❜

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― 𝐴𝐵𝑌𝑆𝑆𝑂𝑆 ―

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Tremi. Non riesci a respirare.
La luce filtra pigramente oltre le tende chiare, depositandosi furtiva su tutte le persone presenti all'interno di questa sala adornata da quadri e mobili costosi.
Il display di una sveglia abbandonata segna le cinque del pomeriggio, ma coloro che si sono rifugiati in questa stanza hanno perso la percezione del tempo in un silenziosa presa di conoscenza, 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚.
Siete giunti fino a qui per colpa sua.
Forse Arisu ed Usagi oggi moriranno, ma questo tu non puoi saperlo.
Puoi solo che aspettare di fronte al tuo inferno, ai sensi di colpa che ti trascinano via, nelle profondità degli abissi.
Ti hanno sempre detto che gli incubi sono marci, deformi, colmi di mostri, eppure il tuo ha  l'aspetto di un angelo caduto.
Chishiya ti guarda in silenzio e ti ferisce con la sua bellezza allucinata, il viso dai lineamenti dolci ed i capelli chiari che ti ricordano il miele puro, è impossibile pensare ad un epilogo tragico, dietro a quel volto così innocuo.
Scavi nei suoi occhi, t'aggrappi alle ombre che gli corrompono le pupille.
Cerchi un calore familiare, un qualche tipo di senso di colpa, paura.
𝑵𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆.
Lui non reagisce dinanzi al corpo di Arisu.
Ha le palpebre calanti che richiamano un tramonto prossimo a tingersi di buio, quelle stesse tenebre che verranno a prendere anche te.
Quel sorriso beffardo e compiaciuto che incurva le sue labbra e che mozza inesorabilmente il tuo respiro in gola.
Il mondo inizia a crollare in una danza affranta, mentre la tua anima si sporca di quella vista, diventando oscura.
Eppure, tu non riesci a fare a meno di lui.
Lo ha fatto per voi, per avere un futuro insieme.
Come può un essere tanto perfetto tradire i suoi stessi alleati per mero egoismo?
Come può essere sbagliato?

«Vieni, andiamo.»

Conclude lui quando tutto è finito, ma tu non riesci a sentire la sua voce, è troppo lontano da te di almeno venti galassie.
Per un attimo ti chiedi cosa si proverebbe a sparire.
Sparire via, lontano da questo ragazzo, dimenticarti di ogni cosa, anche di questo piano.
Non hai idea di quale sortilegio ti abbia scagliato contro, ma lui canta per te, ti attira a sé, sempre, 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐, 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒔𝒆𝒄𝒐𝒏𝒅𝒐.
Pregusti già quel sapore amaro sulla punta della lingua, il peso della tua coscienza sulle spalle stanche, gli incubi che ti attanagliano le viscere.
Le urla di Arisu e di Usagi saranno la tua sirena ammantata di sensi di colpa, la malia che non smetterà mai di cantare nemmeno di notte, quando tutto si spegne, ma non la tua mente in cerca di pace.
Una febbre segreta alimenta questo scenario e tu percepisci del disgusto nei tuoi confronti, ma ormai è tardi, tu hai scelto lui.
Hai deciso di unirti a questo angelo dallo sguardo color pece.
I suoi occhi sono come gli abissi, un manto di tenebre pronto ad inghiottirti.
Sprofondi in lui, gli hai dato tutto. Hai scelto da che parte stare.

𝐀𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐭𝐢.

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𝐀𝐥𝐢𝐜𝐞 𝐢𝐧 𝐁𝐨𝐫𝐝𝐞𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝 » 𝐴𝑟𝑐ℎ𝑖𝑣𝑖𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora