1 - Una bella giornata volge al peggio

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Le rocce aguzze della catena montuosa osservavano con indifferenza i villaggi e le terre che sorgevano al loro cospetto.

Piccoli uomini, piccole vite, solo un battito di ciglia e nulla più.

Da millenni dimoravano in quelle regioni remote e nessuno le avrebbe spezzate.

O forse, un solo uomo che avrebbe deciso il destino del mondo...

Il fiume Truta scorreva lì vicino. Contorto e violento, lambiva le rocce del massiccio, sfiorava villaggi, portava via animali e persone.

Quando la sua furia cresceva anche intere case.

Si riversava nel tumultuoso Oceano delle Tempeste, degno simile di un corso d'acqua tanto spietato.

Lungo le sponde frastagliate del Truta sorgevano numerosi villaggi che facevano parte della regione del regno di Alte Pianure chiamata Finisterre.

Le persone che abitavano in quella zona remota del regno erano perlopiù contadini e artigiani che conducevano le loro esistenze entro i confini della Pineta, una foresta di conifere antica quanto il mondo stesso.

Come l'Aeternum.

Questo era il nome della catena montuosa che divideva Finisterre dal mare a Est e che nessuno osava attraversare perché considerata un luogo di magia e mistero.

Molti avevano tentato la scalata ma nessuno era mai tornato.

Alcuni dei sentieri che s'inerpicavano ripidi lungo quelle pareti scoscese erano raggiungibili solo per pochi giorni l'anno, quando il livello del Truta si abbassava rendendo possibile percorrere il suo largo letto e raggiungere l'altra sponda.

I giovani dei villaggi vicini spesso si sfidavano ad attraversare i guadi per dimostrare il loro coraggio ma nessuno aveva mai osato andare più in là di qualche metro una volta giunto ai piedi della montagna.

Per ricordare ai rivali quanto fossero andati lontano, i ragazzi lasciavano dei segni distintivi del loro passaggio e ogni anno ripetevano la sfida per andare oltre i segni lasciati in precedenza.

Una cosa davvero sciocca... Come si fa a temere una montagna?

Così pensava una fanciulla seduta vicino alla riva del fiume mentre fissava assorta uno dei sentieri, la schiena appoggiata a un albero, riparo ideale dal tiepido sole primaverile.

Lei sarebbe andata ben oltre quegli zucconi paurosi se gliene avessero dato modo. Peccato che quasi nessuno di loro volesse avere a che fare con lei.

Sua madre le aveva proibito di tentare la traversata più di una volta anche se la ragazza sapeva che Winifred, la Guaritrice della regione, era stata sulla montagna anni addietro, tornando per raccontarlo.

O meglio, tornando e basta perché non aveva mai raccontato a nessuno ciò che aveva visto lassù.

Se ricordava correttamente, l'unico e solo giorno in cui quel particolare sentiero sarebbe stato raggiungibile era l'indomani.

Winifred aveva imboccato proprio quello per intraprendere il suo misterioso viaggio e le aveva ripetuto più volte che era tornata indietro per pura fortuna perché, una volta scomparso il guado, la montagna non l'avrebbe più lasciata andare.

A Corha Rootless sembrava solo una favoletta inventata per spaventare i bambini eppure ogni volta che si perdeva a fissare quelle impervie pareti di roccia sentiva come se la montagna fosse in qualche modo... viva.

Una risata irruppe nei suoi pensieri, facendola sobbalzare.

Si girò verso destra e vide sopraggiungere un gruppo di ragazze che sembravano sue compaesane. Portavano al braccio cestini da picnic e parlavano serene, scoppiando a ridere di tanto in tanto.

Il Bastone del Verbo - Libro Primo (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora