Quando inizi a preoccuparti della tua sessualità

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Patrick era a tavola per cena con sua madre e le sue sorelle, annoiato a morte (come sempre) per gli argomenti di esclusiva natura femminile che vi avevano luogo. Sua sorella Lucy, invece, stava leggendo qualcosa sul telefono mal nascosto sotto il tavolo mentre si mordicchiava il pollice, ben consapevole di quanto la loro amorevole madre fosse capace di trasformarmi in una belva nello scorgere qualsivoglia strumento elettronico a tavola.

Patrick aveva fretta di finire per continuare a leggere la storia di Anthony, ma una vibrazione nella tasca del pantalone lo immobilizzò con la forchetta a metà strada. Lo afferrò di nascosto e diede una veloce occhiata allo schermo. Un sorriso istintivo fece capolino: era Anthony.

hellocupcakes: questa deve essere la prima volta che sono io a contattarti per primo 😕

Doncasterwins: ANTHONYYY 😆 grazie di essere venuto ad allietarmi. Mi sto annoiando a morte a tavola

hellocupcakes: perchè??

Doncasterwins: Diciamo che come unico membro maschile della famiglia gli argomenti principali sono (in ordine di età) pony, trucchi e assorbenti

hellocupcakes: secondo me sei proprio tu a tirarli in ballo lol

Doncasterwins: non insultare la mia virilità :P

«Ma insomma!» sbottò sua madre e lui e Lucy sobbalzarono in sincrono.

La donna rivolse a entrambi un'occhiataccia.

«Ve ne state lì a guardare il cellulare con sguardo sognante. Patrick lo so già che sei fidanzato, ma anche tu Lucy?»

Patrick si mosse sul posto, a disagio, colpito da una fitta di senso di colpa. Ma che senso aveva, poi? Non stava certo tradendo Samantha. Lucy sbuffò e alzò gli occhi al cielo.

«Non sto scrivendo a un ragazzo, mamma» disse «Stavo leggendo una fanfiction, ok?»

«Una che?» a quel punto Lucy lasciò la tavola con un borbottio molto simile a: "ma che ne sa lei, bah, povera illusa" e Patrick la seguì poco dopo.

Tornato in camera, si stese sul letto e afferrò il cellulare per messaggiare un altro po' con Anthony, finchè quest'ultimo non gli disse di essersi rotto le palle di parlare con lui e concluse la conversazione.

A quel punto Patrick afferrò il portatile, deciso a continuare la lettura della fan fiction di Anthony "Vicini di casa, vicini di cuore". Era arrivato quasi al sesto capitolo e fu dal punto in cui si era fermato che ripartì.

Fu molto sorpreso nel leggere la scritta "Patrick's POV" e ne capì il significato quando vide che quel capitolo, a differenza dei precedenti, era scritto dal punto di vista di Patrick... che poi era lui. Tutto molto disturbante, ma decise di sorvolare sulle stranezze tecniche.

Troppo curioso per lasciar perdere, iniziò a leggere.

"Patrick's POV

Ero davanti la porta di quella casa che tanto avevo osservato dalla mia finestra, cercando di racimolare il coraggio per allungare la mano e bussare. Il che era assurdo. Quando mai io, Patrick Brown, avevo avuto paura di suonare un campanello?

Le stelle splendevano nello scuro cielo notturno, un debole vento mi faceva rabbrividire sotto la giacca di jeans e ogni cosa era silenziosa intorno a me.

Disgustato dalla mia insicurezza e ben deciso a portare a termine il motivo che mi aveva spinto ad arrivare lì, bussai.

Sapevo che Anthony fosse solo in casa.

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