Quattordicesimo

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Ok. Forse stava delirando. Forse ha frainteso tutto.
Hikaru stava camminando avanti e indietro nella sua stanza pensando a quello che era successo. Era tornato a casa da circa due ore. Non aveva trovato ancora niente. Nessun biglietto. Non che gli dispiacesse. Essere osservati sempre è una cosa davvero inquietante. Almeno adesso conosceva il suo stalker. Ma non doveva cascare in quella ragnatela.
Se si sarebbe innamorato di lui,il ragazzo super bello, capo clan di qualcosa che Hikaru non vuole sapere, altro e con la voce roca, avrebbe sofferto come un cane. Perciò doveva resistere.

Sentì il telefono squillare. Forse era Misa-chan.
Lo prese e quando guardò il display c'era scritto "sconsciuto".
Esitando rispose al telefono.
-Pronto?
All'inizio non si sentiva apparte il rumore del respiro della persona che lo aveva chiamato.
-Ciao Sawada. Non potevo mandarti una lettera perché ero impegnato, così ho pensato di chiamarti.
la sua voce era diversa da quella volta dietro la scuola.
-So chi sei. Smettila di nasconderti. Voglio dirti alcune cose in faccia, domani, dietro la scuola.
Così, senza lasciare rispondere l'altro, chiuse il telefono.
Non capiva perché si comportava così. Da un lato gli piaceva il comportamento di quel ragazzo che nascondeva la sua identità, gli mandava le lettere e lo proteggeva da qualcuno. Dall'altro il suo comportamento da prepotente e saputello lo irritava.
Buttò il telefono sul letto, e si mise a fare un pisolino. Dormi a lungo.

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Il mattino dopo si svegliò in fretta e furia. Si ricordava perfettamente del giorno precedente. Della chiamata e dell l'appuntamento.
Si vestì, mangiò e corse fuori casa salutando i suoi genitori in fretta e furia. Forse li stava trascurando un po. Ma non era il momento di pensarci adesso.
Arrivò a scuola con circa venti minuti in anticipo. Andò dietro alla scuola ma non trovò nessuno. Stava iniziando a preoccuparsi. Forse non verrà. Poi senza accorgersene disse
-Codardo.
Senti un fruscio. Come se l'erba si stesse piegando con violenza .
-A chi hai dato del Codardo?
Hikaru lo guardò. Era lui. Di sicuro era lui lo Stalker.
-A te. Perché al posto di mandare qualcuno a prendermi in giro non vieni di persona? Perché mi segui, mi scrivi lettere, e voglio sapere di quella volta nello spogliatoio.
Aveva chiesto tutto in quell'istante.
Con rabbia ma anche timore.
Era arrabbiato perché aveva dato il suo primo bacio per una presa in giro. Era spaventato dal ragazzo che era di fronte a lui. Sembrava potente come un muro di metallo.
-Oi Oi, troppe domande in una volta sola. Non so risponderti a tutto questo. Ma posso dirti una cosa. Tu mi piaci.
Hikaru trasalì. Non voleva soffrire ancora e di certo non avrebbe ceduto a quella piccola parola ingannatrice.
-Se quel mi piaci significa per te divertirti a prendermi in giro, allora puoi anche smetterla perché se no ti denuncio. Se ha qualche altro significato, ti consiglio di rivedere i tuoi schemi di conquista. Questa volta non ci casco.

Hikaru aveva ancora una marea di cose da dire. Dentro si sentiva così marcio. Non ce la faceva più. Infondo non era successo niente di così grave. Niente. Ma dentro di sé aveva questo sentimento. Non lo sapeva nemmeno lui il perché.
Con gli occhi che incominciavano a bruciare per le imminenti lacrime, si girò e incominciò ad andare verso l'entrata della scuola. Ma il suo braccio fu fermato e il suo corpo tirato indietro. Era ancora spaesato. Ma non si fece sfuggire il fatto che il ragazzo senza nome lo stesse baciando sulle labbra con una passione indescrivibile.
Si allontanarono. Hikaru respirava con affanno. Il ragazzo senza nome stava iniziando a parlare
-Il mi piaci significa che mi piaci. E non credo che a te dispiaccia.

Hikaru pensò a quello che avrebbe dovuto dire ma le parole gli uscirono spontaneamente
-Mi ferirai di nuovo?
-No
Rispose senza esitare il ragazzo senza nome.
-Mi dici il tuo nome?
-Akira Endo.
-Credo che tu conosci già il mio nome.

Akira lo strinse di più, facendo sentire
a Hikaru il suo caldo respiro sul collo
-Si, lo so già.

Dopo qualche secondo si unirono in un bacio. Era diverso da quello con Takashi. Certo, perché quella era la persona giusta. Troppo giusta.

Babyyyyyyyyyyy,,, è un pò cortino lo so. Mi dispiace, cercherò di rimediare.
Comunque grazie per quelli che ancora la stanno leggendo. Di certo non interromperò la storia solo perché ricevo poche visite. A me piace scrivere (anche se devo migliorare ancora molto) per questo continuerò fino alla fine.
Al prossimo capitolo

Baci baci.....Kuro-chiii

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