Capitolo 10

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Christian batté lo Sceriffo e le sue unità di supporto nel dirigersi a casa sua spingendo oltre il limite di velocità. Entrando nel suo viale uscì dalla sua auto immediatamente, non preoccupandosi di spegnere il motore. Aprì velocemente la propria serratura. Camminando adagio, sentì un rumore provenire dal suo ufficio.

Il suono delle sirene a distanza aveva messo in allarme l'Agente Speciale Rudy. Lui alzò lo sguardo proprio in tempo per vedere il pugno di Christian diritto al suo occhio. Lo Sceriffo entrò nell'edificio proprio dietro a Christian Lui non aveva mai visto la casa dell'uomo. Era bella. Una casa ampia con l'aggiunta di un piano divisorio al lato destro della cucina con un soggiorno sul lato sinistro. L'ingresso conduceva a due piani di soggiorno con un soffitto da cattedrale da togliere il fiato e un muro di vetro che dava su un ponte e i boschi. Era larga e spaziosa. Ben diversa da quella roulotte in cui Christian era cresciuto.

Luca e suo padre si precipitarono giù per le scale verso l'ufficio. L'altra rampa di scale rimase al buio, quella che conduceva al seminterrato della stanza da gioco. Lo Sceriffo tolse con difficoltà Christian di dosso dall'Agente Rudy. Lui stava colpendo l'uomo ripetutamente.

"Christian! Christian, allontanati o dovrò portarti al commissariato!"

Christian indietreggiò e si liberò di Guido e di Luca. Il suo ufficio era un macello. Lasciando la stanza con furia, andò di sopra nella sua camera da letto. Era stata perquisita per bene. Non erano scattati altri segnali di allarme. Christian controllò il piano principale e poi andò di sotto nel seminterrato. La TV era spenta. Mattia era scomparso. Le porte a vetri erano ancora chiuse e anche gli sportelli. Se fosse uscito da quella via, la compagnia degli allarmi avrebbe registrato la porta aperta.

Lui non metteva mai l'allarme a meno che se ne stesse andando via per lavoro, ma lo aveva fatto questa mattina perché si sentiva a disagio nel lasciarlo da solo. Dove diavolo era? Notò che la coperta era scomparsa. Nascosto. Lui si era nascosto.

"Christian."

Lui tornò di nuovo su per le scale. Guardò Rudy e il suo pugno si chiuse di nuovo. Il bastardo si era introdotto in casa sua, aveva cercato e...

"Voglio sporgere denuncia. Il massimo che mi concede la legge."

Rudy lo fissò in segno di sfida.

"Christian, so che questa è una violazione della tua privacy e della tua casa, ma forse noi potremmo..."

"Noi. Non. Possiamo. Ha trovato cosa stava cercando, Rudy? Ha trovato questo Mattia Zenzola fra le mie carte private?" Christian afferrò il braccio dell'uomo e lo gettò giù per le scale verso il seminterrato prima che lo Sceriffo e gli altri poterono fermarlo. "Sembra come se non avessi finito di guardare. Dai una bella occhiata, stupido coglione, perché questa è l'ultima volta che metti piede in casa mia. Cosa ti aspettavi di trovare?"

"Christian, calmati." Lo Sceriffo si mise tra l'Agente e Christian. L'uomo era furioso e Gigi non poteva evitare di sentire che ciò era giustificato. Anche perché Christian aveva trovato il ragazzo e l'aveva portato all'ospedale, era stato interrogato numerose volte ed era stato invaso dall'FBI. La casa era vuota, e anche se Rudy pensava che lui tenesse Zenzola nascosto in casa sua, quello non spiegava perché Rudy stesse curiosando fra le carte private dell'uomo. Lui stava cercando qualcos'altro.

"Voglio che venga trattenuto. Voglio sporgere denuncia contro di lui e voglio che il suo supervisore venga immediatamente informato. Poi voglio un ordine di restrizione contro di lui. Se si avvicina a meno di cinquanta metri da casa mia, dalla mia proprietà, o un'altra volta da me stesso io lo ucciderò." Lo Sceriffo D'Alessio aprì la bocca, ma poi la chiuse.

Fuori dall'oscurità |Zenzonelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora