Capitolo 32

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La voce di Giulia era piccola "Mattia? Oddio, chi ha fatto del male al mio bambino? Hanno sparato a mio figlio!"

Gigi stava lottando per liberarsi dai legami che lo legavano, mentre Luca li tagliava, ma Luca non poteva restare e aiutare Gigi e Giulia. Si precipitò da Mattia.

"Luca?" Albe chiamò. Stava radunando gli ultimi uomini di Costanzo. I membri della tribù stavano scendendo dalla scogliera, i loro fucili non tremavano mai davanti agli uomini che avevano portato la morte nella loro terra.

"Ho capito." Luca si precipitò al suo fianco, ma rimase scioccato Christian Stefanelli morire dissanguato per una ferita al petto. Gli aveva colpito il polmone. Luca poteva sentire il suono risucchiante dell'aria e la spinta irregolare del suo respiro. "Oh merda!"

Mattia si tolse la camicia e premette il materiale sulla ferita. "Aiutami, dannazione!"

Albe si precipitò al loro fianco mentre gli altri si univano a loro e prendeva il controllo degli uomini rimasti, disarmandoli. "Danny! Abbiamo bisogno di te!"

Danny corse avanti con River Dog alle calcagna. Cadde in ginocchio, controllando la ferita. River Dog si inginocchiò accanto a Mattia mentre teneva in grembo la testa di Christian. Le sue mani insanguinate gli accarezzarono il viso mentre le sue lacrime scendevano a ricoprirlo. Sussurrandogli dolcemente lo baciò, supplicandolo di restare con lui.

"Non lasciarmi. Non morire."

Danny strappò la maglietta dalla ferita facendo gridare Christian, mentre la maglietta si era attaccata ad essa.

"Il coyote". Disse piano River Dog, la sua mano unita a quella di Mattia sul viso di Christian.

Gli occhi di Christian si aprirono e fissò il viso di Mattia, poi i suoi occhi virarono per guardare il vecchio indiano.

"Non sono un dannato coyote" disse a bassa voce, tossendo sangue. Si sentiva stanco. Troppo stanco per restare sveglio. Guardò di nuovo Mattia. Se stava davvero per morire, avrebbe preferito che il suo viso fosse l'ultima cosa che vedeva.

"Sembri tale. Mi aspetto che un coyote neghi sempre la sua natura." River Dog guardò suo nipote. Danny scosse la testa.

"Albe, devi portarlo in città. Il Pronto Soccorso". Danny si tolse la camicia e la aggiunse a quella già fradicia di Mattia. "Non c'è niente che io possa fare qui per lui. Deve essere lì in fretta.

Albe annuì e fece cenno a Luca di aiutarlo mentre Danny caricava Christian sul retro del veicolo della polizia di Luca. Maria si arrampicò sulla panca mentre lo mettevano con lui. Danny gli prese la mano e la aggiunse alla ferita.

"Premi forte. Mantieni la pressione. Sarò lì il prima possibile."

Mattia si limitò ad annuire e parlò dolcemente a Christian per tenerlo con lui, sveglio.

Luca andò a sedersi al posto di guida, prendendo atto del caos di uomini trattenuti, un Maurizio Costanzo morto, un intero gruppo di cacciatori di nativi americani, suo padre e Giulia.

Prendendo il ricevitore della sua unità da campo, chiamò suo padre. "Papà?"

Gigi annuì. Vacillante sui suoi piedi, ma ancora in controllo. "Ho capito. Lo chiamerò e porterò Giulia, vai e basta!"

Luca gli lanciò la radio, e lui era nel suo veicolo con luci e sirene accese, diretto a Las Cruces. Non si era nemmeno preso la briga di guardare indietro per vedere come stava Stefanelli, sapeva già che erano fuori tempo.

"Mattia?" Giulia guardò suo figlio allontanarsi, nemmeno una parola, appena uno sguardo e se ne era andato di nuovo. "Dove stanno portando mio figlio?"

Fuori dall'oscurità |Zenzonelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora