Capitolo 48

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9 gennaio 1997

Da Capodanno la Granger è diversa, non in senso negativo, ma comunque diversa. È concentrata, determinata a sconfiggere Voldemort e io credo in lei, davvero. Se c'è qualcuno in grado di farlo è lei, ma sono preoccupato, ci sono molte cose che deve ancora imparare. Per cominciare, la sua occlumanza è ancora terribile. Una delle cose preferite di Voldemort è usare la mente di una persona contro di lei, le sue paure, i ricordi dei suoi cari. La Granger è un cuore sanguinante che cammina e questo può essere facilmente usato contro di lei.

Il secondo è la sua abilità nel combattimento. È un'eccellente duellante, ma senza bacchetta le rimane solo il suo grande cervello, utile per la strategia ma in definitiva inutile quando qualcuno ti carica con un pugnale. Continuo a ricordarle che noi Mangiamorte siamo addestrati in modo incrociato. Siamo stati costretti a diventare intraprendenti con e senza la magia, io potrei facilmente uccidere qualcuno con una fottuta piuma se ne avessi bisogno.

Ultimamente sono riuscito a pensare solo a quello che succederà dopo aver finito di riparare l'armadio. Le conseguenze dell'uccisione del mio preside e dei Mangiamorte che invadono Hogwarts. La guerra. La guerra è ciò che accade. Si sceglieranno le parti e si verserà ancora più sangue. A volte penso che dimentichi che saremo su fronti opposti quando questo accadrà.

15 gennaio 1997

"Quante persone hai ucciso?" Granger chiede con noncuranza mentre siamo a letto.

"Quanti pali ci sono sul campo da quidditch?"

Lei non perde tempo a rispondere: "Sei".

"Moltiplicalo per cinque".

"Merlino!" Ha un sussulto. "Cioè, credo che non sia così male come pensavo..."

"O per sei... forse sette... otto? Sinceramente, Granger, non ne ho idea". Faccio spallucce. "Mi sono stufata di tenere il conto dopo le cinque".

"Come mai uno si stufa di tenere il conto di quante persone ha ucciso?"

"Quando supera il numero cinque". Rispondo. "A quel punto è diventato troppo noioso".

A dire il vero, se volessi potrei darle un numero. Non lo so a memoria, ma ho la capacità di capirlo. Se dovessi tirare a indovinare, direi poco più di 60. Ricordo i loro nomi, i loro volti, dove vivevano, l'età, i membri della famiglia. Mi vengono dati dei dossier approfonditi su ogni obiettivo e parte del mio lavoro consiste nello studiarli, memorizzando tutto ciò che posso. Non è che io ricordi intenzionalmente questi fatti, è solo il modo in cui funziona il mio cervello. Una volta che ho imparato qualcosa, mi rimane impresso.

23 gennaio 1997

"Non ti sposti nemmeno adesso!" Weaslette si lamenta.

"Eppure non riesci ancora a marcarmi. Onestamente, a questo punto dovresti essere estremamente imbarazzata".

Ho accettato di continuare ad allenarla a condizione che anche la Granger cominci a partecipare. Sono entrambe terribili e sembrano peggiorare di volta in volta, non sapevo che fosse possibile. Lentiggini si lancia di nuovo verso di me e io mi limito a fare un passo a sinistra per evitarla completamente, arruffandole i capelli mentre passa.

"Stai cercando di essere terribile?" Chiedo sinceramente. "A questo punto penso che un dannato primo anno avrebbe più possibilità di accoltellarmi".

"Ci sto provando!"

"Beh, se sei tu che ti impegni, capisco perché Potter non ha idea che ti piaccia. Uno sforzo minimo è uno spreco di tempo e di energia e non ti darà alcun risultato. O tutto o niente".

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