-15 siamo fatti di insicurezze e pensieri-

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mi svegliai grazie a qualche bacetto di Mimì, avevo l'umore sottoterra per molti motivi, ma il primo era che io archivio ma non dimentico, non mi sono mai dimenticata com'ero l'anno scorso, ho solo provato a non pensarci sempre, ma non mi sono mai scordata chi ero. Durante la notte mi ritornò tutto in mente, un incubò mi torturò tutta la notte. mi alzai dal letto, Hermione e Ginny dormivano, decisi di scappare al lago nero o alla torre di astronomia, decisi alla fine di andare al lago nero, le lezioni  oggi iniziavano alle 10 ed erano le 6 del mattino, presi dei jeans larghi, ed una felpa grigia enorme, mi truccai un pochino, presi una borsa contenente tutti i libri che mi sarebbero serviti per le lezioni, lasciai i capelli sciolti, misi le scarpe e presi Mimì. mi sedetti al solito tronco e lascia la gattina nera libera, mi misi a guardare il lago illuminato dalle prime luci dell'alba, <disturbo?> vidi mio padre comparire dal  nulla, <che vuoi?> so di essere scorbutica ma non ci posso fare nulla, <hai il ciclo?> <non è che se sono incazzata ho per forza il ciclo Sirius!> <perché non mi chiami papà?> mi chiese <io non ti considero tale> rimase a bocca aperta <quale padre abbandona la figlia per tredici lunghi anni, e compare dal nulla pensando che la figlia lo accolga senza problemi, pensi che adesso io sia più felice con te ma ti sbagli, io stavo bene ancor prima che tu ritornassi nella mia vita> ci rimase male  e non mi interessava, <ci sei rimasto male? non mi interessa perché a te non è mai importato niente di me, in tutti questi anni non mi hai mai scritto o chiamato, sono passati anni e io ho creduto di appartenere ad una famiglia ma in realtà non lo ero, come posso perdonarti? vaffanculo Sirius!> urlai me ne stavo andando quando mi prese per un polso e mi puntò la bacchetta al collo, <ragazzina, non sai di cosa sono capace, non ti azzardare più a mancarmi di rispetto o faccio in modo che tu non vedi più il figlio di Lily> sbarrai gli occhi, senza Harry io ero persa, <lascia stare mia sorella> sospirai a sentire la voce di George, Sirius mi lasciò e se andò, <stai bene?> mi chiese "mio fratello" <si, grazie> <cosa voleva quello da te?> <è mio padre> risposi, mi guardò un pò confuso, <io non sono tua sorella di sangue, sono una Black> <quindi noi non siamo fratelli?> <non di sangue, ma per me tu sei mio fratello, i Weasly per me sono la mia famiglia> sorrise, guardò in basso <e il  mini pipistrello che mi sta tirando i pantaloni è tuo?> abbassai lo sguardo e trovai Mimì che si aggrappava ai pantaloni di George, <si lei è Mimì, è un regalo da parte di Sirius, sperava che così potevamo andare d'accordo> lo vidi prenderla in braccio e guardarla, <è stupenda, come te> sorrisi, poi me la porse e io la presi in braccio, <vuoi stare un pò da sola?> <si, grazie, grazie anche per prima> <figurati, quale padre metterebbe le mani addosso alla figlia e gli impedirebbe di vedere il fidanzato>  <non ne ho idea> <dovrei avvisare Harry che tu sei qui, potrebbe andare fuori di testa solo perché non ti trova> sospirai, <è un bravo ragazzo ed è per questo che so che non dovrò mai preoccuparmi di lui, magari con me non parli molto di quello che ti senti anche se io lo capisco, ma lui lo percepisce anche meglio di te cos'hai, non escluderlo dal tuo piccolo mondo, ok?> <si> dissi timidamente <vuoi che quando si sveglia gli dico che sei qui?> <si, grazie> <ok, allora ci vediamo in giro sorellina> <ci sei alla festa delle casate?> <si, sorridi e fatti bella per sta sera, che sei bellissima> mi diede un bacio in fronte, e lo vidi andarsene, mi sedetti di nuovo sul tronco sperando che nessuno compaia alle mie spalle all'improvviso. Iniziai a pensare a troppe cose e i pensieri si confusero tra loro, <amore> la voce di Harry mi richiamò alla realtà, abbassai lo sguardo sulle mie mani e vidi i segni delle unghie e del sangue, cazzo, pensai, nascosi le mani nella manica della felpa, il mio ragazzo si mise accanto a me, <la gattina nera è tua?> mi chiese <si, Mimì> lo vidi prenderla in braccio ed iniziare a giocare con le usando una foglia secca, sorrisi, ed iniziai a giocare con loro, dimenticandomi delle mie ferite, me ne ricordai quando la gattina iniziò a leccarmi la mano e iniziai a provare dolore su tagli, <ahi> Harry se ne accorse e si preoccupò subito, <che succede?> mi prese una mano e la guardò <ti sei infilata le unghie?> <si, scusa, avevo troppi pensieri in mente e non mi sono resa conto che mi stavo facendo male> <tranquilla, non l'hai fatto apposta, vieni qui che ti faccio le coccole> mi rannicchiai tra le sue braccia e iniziò a coccolarmi, <sei pronta per sta sera?> <si, anche se ho un pò di ansia> <e perché piccola?> <ho paura di essere giudicata, metterò un vestito aderente e si vedranno tutte le mie forme> <e sono stupende, tu sei stupenda> <per te, ma per gli altri magari, faccio schifo> <ok, allora sta sera tu vestiti con quel vestitino e mettiti sopra una felpa per coprirti e fatti trovare alle 20:30 davanti al caminetto, ho una sorpresa per te> <ok> sorrisi, sapevo che non saremmo andati alla festa e questa cosa mi diede sollievo, <andiamo nel dormitorio, qui fa freddo> ci dirigemmo nella nostra sala comune, lasciai la gattina sul mio letto e si addormentò subito, <è uguale a te, dorme sempre> sorrisi <non è vero> protestai <amore tu dormi sempre, se fosse per te saresti tutto il giorno nel letto a fare tutto quello che devi fare in una giornata, persino mangiare> <forse hai ragione> <forse o ho ragione?> <forse> ok aveva ragione ma non penso che lo ammetterei mai. 

innamorata del prescelto/ Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora