-13 il Mercoledì è un giorno triste-

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mi svegliai quando qualcuno mi toccò la spalla, aprì gli occhi e vidi mio padre, <tesoro, hai dormito per terra, non fa bene> mi misi a sedere, <tu che ne sai di cosa mi fa bene> incrociò i miei occhi, rossi, lucidi e stanchi, <che cos'è successo?> mi chiese, <io ed Harry c siamo presi una pausa> il suo sguardo da preoccupato diventò dispiaciuto, <come mai, è colpa mia?> mi chiese, <non so cosa gli passa in quella testa di rapa, davvero, è scemo, stupido e si è arrabbiato con me perché tu hai tradito i suoi genitori> <in vita mia ho fatto molte cose, ma non ho mai tradito James e Lily, devo parlare con il ragazzo> <no papà, se vuoi parlare con Harry perché io e lui ci siamo lasciati e mi vedi triste, non farlo, me la sbrigo io> mi sorrise, <sei come tua madre, testarda e  non vuole aiuto> sorrisi, <vado a lezione, il Mercoledì è la giornata più pesante> mi alzai e salutai mio padre, appena entrai in dormitorio trovai Hermione sveglia, appena mi vide dal riflesso dello specchio mi fulminò con lo sguardo, <dove sei stata tutta la notte!!!> mi urlò in faccia, <io sono stata tutta la notte in biblioteca a studiare> <Tn, per quanto tu vada bene a scuola, sei l'ultima persona al mondo, dopo i tuoi fratelli, non credo che tu sia stata tutto il tempo lì> <cos'è un interrogatorio sotto accusa, non sei mia madre che deve sapere sempre dove diamine sono ho 13 anni, so badare a me stessa> andai vicino al mio letto, presi i vestiti, andai in bagno a farmi una doccia, mi vestì e mi pettinai, asciugando un pò i capelli lasciandoli un pò umidi, mi truccai, ma il correttore non nasconde i segni della notte passata sul pavimento, mi misi le scarpe, presi la mia borsa di tela e ci misi dentro i libri e i quaderni per le lezioni, uscì dalla sala comune e mi avviai verso l'aula di rune antiche, mi sedetti all'ultima fila, vidi tutti quelli della mia casata entrare in aula, tutti i posti si occuparono solo uno rimase libero,  quello accanto a me, e chi poteva sedersi, esatto Harry, non ci guardammo per tutta la lezione, erano trenta minuti che io e lui ci stavamo scambiando occhiate, dopo qualche minuto un foglietto comparì sul mio banco, aprì il biglietto, "dobbiamo parlare" mi scrisse "dopo ieri? io con te non parlo" risposi, lui lesse la mia risposta e si avvicinò a me con la sedia, "non riesco a starti tanto tempo lontano, piccola" lessi quello che mi ha scritto "non mi chiamare così" "so che ti fa impazzire" stronzo pensai, lui era uno stronzo di prima categoria "sta sera ti va di vederci al lago nero?" mi chiese, "forse" risposi "ok, a sta sera, vestiti elegante" ok, è strana questa richiesta, ma da questo ragazzo ormai non so più cosa aspettarmi.


finite le lezioni


ormai era quasi ora di cena, non avevo fame, non mangiavo da ieri e sapevo che se sarei andata avanti di caffè e basta mi sarei fatta del male da sola, quando non mangio anche per solamente un giorno, si vede molto sul mio corpo, sono spenta, divento magra già dopo qualche giorno, ho voglia solo di dormire, e Ron e George lo sanno bene, riconoscono quando sono nel mio periodo di merda, ho sentito quella sensazione per due lunghi anni, e ormai sanno il mio comportamento, rimasi a tavola ma non toccai cibo ed Harry se ne accorse, finita la cena, scappai nella torre di astronomia, ero da sola con il silenzio, provai a capire la confusione che trovavo nella mia testa, <piccola> Harry comparì, mi alzai e provai ad andarmene, lui mi bloccò subito, <no, calma, non andartene> io ci provai lo stesso, lui mi afferrò le braccia, <piccola, fatti aiutare, per favore> lui fisso i suoi occhi nei miei, cercandoli ma non li trovava, sapeva che avevo bisogno di aiuto, ma appena lo guardai, scoppiai in un pianto, lui mi abbracciò, e arrivammo fino a un muretto, lui si sedette facendomi sedere sulle sue gambe, mi baciò la testa cercando di confortarmi.

innamorata del prescelto/ Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora