-10 Ritorno a casa-

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il viaggio sul treno non durò molto, o almeno per me, mi misi a leggere appoggiata a George, Harry stava leggendo anche lui, Fred invece parlava con tutti, io ovviamente lo ignoravo, rimasi lì ferma nel mio libro, quando poi disse <Harry lo sai che la tua fidanzatina è complicata, ha paura di Malfoy, non ho mai capito cosa gli abbia fatto perché ogni volta che lo vede va in tilt, davvero, non so mai cosa gli prende, poi si vergogna a farsi vedere, quest'estate eravamo al mare e lei non si toglieva mai la maglia, voleva stare sempre in casa> Fred non sapeva che quel ragazzo biondo mi avesse fatto del male, <Fred smettila> gli disse George, io mi alzai e presi il mio zaino con dentro alcune cose, andai in un altro vagone, vuoto, chiusi le porte e rimasi lì, con il silenzio, qualcuno pussò sulla porta, vidi Harry, mi girai dalla parte opposta e ritornai a leggere, lui aprì lo stesso la porta della parte di vagone dove stavo io, e la chiuse dopo che era entrato, <Fred non sapeva nulla, vero?> io annuisco con la testa, <perché non glielo dici?> <perché Fred scherza sempre e non mi prenderebbe sul serio, nemmeno i miei genitori lo sanno, solo Ginny, George e Ron, mi vergogno a dirlo> lui si sedette accanto a me, <e invece perché quest'estate non ti toglievi la maglia o non volevi andare al mare, sei rimasta a casa, perché Tn, c'è qualcosa che nascondi sotto tutte le felpe che metti?> non provai la fuga come al solito, sapevo che era inutile, mi stava già tenendo la mano, <quando stavo con Draco, per cercare di non soffrire emotivamente, soffrivo fisicamente...> cercai di continuare ma lui mi bloccò, <tranquilla> lui capì subito che io avevo delle cicatrici sul corpo, <dove hai questi segni?> mi chiese <interno coscia e addome> lui mi guardò con gli occhi rossi, lucidi, <piccola perché hai fatto tutto questo, non dovevi averne motivo, davvero>  <sto bene, non è nulla> provai ad andarmene, lui mi tenne dalla mano, <non ci provare a scappare, tu rimani qui con me> alzai gli occhi al cielo, <vieni qui> lui mi abbracciò e sentì le sue mani sul mio sedere, scendevano piano piano fino ad arrivare sotto il mio culo, mi prese in braccio, si sedette e io rimasi sopra di lui, <dai Harry mettimi giù che peso e non voglio farti male> lui mi guardò e fece "no" con la testa, provai comunque a scendere, lui mi teneva lì, non potevo muovermi, <piccola, tranquilla, vedrai che risolveremo tutto, ogni cosa andrà bene> <tutto non può andare sempre bene, qualcosa andrà sempre male> dissi io pessimista come sempre <cos'è questo pessimismo?> disse lui facendo il broncio per farmi sorridere, risi a vederlo così, <volevo andarmene per paura che litigassimo, odio litigare con le persone, soprattutto se mi possono alzare la voce> confessai <lui ti urlava spesso addosso?> <si> <io non ti urlerei mai in faccia, né per intimorirti né per sgridarti, MAI>.

arrivammo a casa, posammo le nostre cose, io ed Harry dormivamo in camera mia, dovevo mettermi il pigiama ed Harry era in camera con me, <Harry potresti...> <uscire?> mi tolse le parole di bocca, io annuisco, <se a te non da fastidio io rimango in camera qui, se non vuoi io esco> <no non mi da fastidio solo che...> <non vuoi che io vedo quei segni> abbassai lo sguardo, lo sentì muoversi verso l'uscita, aveva i vestiti in mano e stava andando a cambiarsi in bagno, lo fermai e lo baciai come se quel bacio gli stesse dicendo "resta, so che tu non mi giudicherai mai per quello che sono", mi avvicinai al letto con sopra il pigiama, un pantaloncino nero corto, poi mi tolsi la maglia e sotto avevo un top sportivo, sentì le sue mani sui miei fianchi  e mi dava dei baci sulle spalle, poi si mise davanti a me, mi guardò l'addome e vide le mie cicatrici, iniziò a baciarle tutte, una ad una, poi vide quelle sulle cosce e baciò anche quelle, poi si rialzò, inclinai il collo per guardarlo, e mi baciò le labbra, sussurrandomi <sei PERFETTA> <dai, posso mettermi la felpa che ho freddo>, <si> misi una felpa grigia con la zip, rimanemmo sul divano in camera mia accanto al camino a farci le coccole mentre dalla finestra si vedeva nevicare, la luna che ci osservava e invidiava, le stelle che intrecciano i nostri sogni da farci arrivare la notte e le nostre anime che danzano tra le costellazioni. 

innamorata del prescelto/ Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora