Capitolo 55

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Isabelle

Resto sveglia, persino alle due di notte. Con Adam al mio fianco che dorme.
Ha un'espressione così beata, come se non avesse paura delle conseguenze. Che potrebbe succedere qualsiasi cosa, da un momento all'altro.
Osservo il soffitto, ripensando alle parole che mi ha detto dopo che ha rivelato i suoi veri sentimenti.

<<Ti prego, non lasciare che un uomo ti condizioni>>
<<Fosse così facile come lo fai sembrare>>
<<Che cosa vuole da me?>>
<<Ucciderti. Sterminare le streghe rimanenti sulla terra. E ci sta riuscendo, gliene mancano solo due>> <<Te e Cassie>>
<<Cassie è una strega?>>
<<È come te>> <<Non sapeva di esserlo, fino a quando non ha commesso un massacro>>
<<Come fai a sapere queste cose?>>
<<Perché io ero presente, quel giorno. Quando ha ucciso venti dei miei con un solo sguardo>>
<<Oh mio...>> <<Che cosa è successo dopo?>>
<<Non lo so>> <<È arrivata una donna con una squadra speciale di polizia, che l'ha presa e portata via>>
<<Mia madre...>>

Ricordo perfettamente quel giorno, al centro commerciale. Vorrei eliminarlo dalla testa, come un virus.
Ma mi è quasi impossibile.
<<A cosa stai pensando?>>-la voce di Adam, impastata dal sonno, risuona nel silenzio della notte. Avvinghia un braccio attorno al mio fianco, attirandomi a se.
Poggio la testa sul suo petto caldo e nudo, coccolandomici.
<<A mia madre>>-faccio una pausa, sospirando. <<Chissà se è ancora viva. Chissà chi ha fatto quell'incantesimo su me e Cassie...>>-gli rivelo, non riuscendo proprio a capire perché c'è una parte di me che non ricorda per niente il viso dello stregone.
Eppure, sono sicura si sia trattato di qualcuno di molto potente da farmi questo.
<<Chiunque sia stato, non credo avesse cattive intenzioni>>-mi accarezza i capelli, dandomi un bacio sulla fronte. Mi sento beata, immersa in un campo di fiori rossi e profumati. <<Credo piuttosto volesse...proteggervi>>
<<Già>>-sollevo la testa, reggendomi sui gomiti. Adam, distrattamente, disegna dei cerchi immaginari sulla parte di schiena lasciata scoperta dalla cannottiera. I suoi polpastrelli, si muovono in modo armonioso. Osservo la guancia ferita, poggiandoci sopra una mano. <<Mi dispiace>>-la guarisco, con quel poco di magia che mi è rimasta. La scritta scompare, lasciando posto a una guancia rosata. <<Ma non riesco ancora a credere che tu sia...cambiato>>
Sorride.
<<Lo so, mi preferisci bello e dannato>>-ridacchio, sollevando gli occhi al cielo.

Questo nuovo Adam non mi dispiace, a dire il vero. Anche se a volte sa essere davvero odioso.
<<Sei perfetto così come sei>>-gli porto una ciocca ribelle di capelli, dietro l'orecchio. Improvvisamente, assumo un'espressione triste al ricordo di ciò che ho dovuto passare. <<Ma ti prego, se stiamo facendo pace, voglio che tu la smetta di comportarti male con me>>
Annuisce, sporgendosi verso di me.
<<Hai ragione, non te lo meriti>>-mi abbraccia, stringendomi tra i pettorali e i bicipiti. La stanza diventa una fornace. Adam emana un calore che potrebbe cullarmi per sempre, piacevolissimo. Lo stringo più forte, per imprimere l'odore della sua pelle a vita sulla mia. <<Scusa>>-continua, dandomi un bacio sulla fronte.

Sorrido, tra me e me. Contenta di non aver dato modo all'odio di fuoriuscire.
<<Scuse accettate>>-sollevo lo sguardo, improvvisamente accorgendomi che mi stava già guardando. Come fossi la cosa più bella che esista. Cosa, che non sono. <<Adam...>>
<<Che c'è?>>
Rido, divertita. È buffa, la sua espressione.
<<Perché mi guardi così?>>-domando, curiosa. Alza le spalle, afferrandomi di scatto e facendomi fare un piccolo casquet sul letto.
Emetto un urletto, quasi strozzato, per via del gesto improvviso.
Mi tiene la schiena, le coscie poggiate sulle sue gambe. I nostri nasi, a un palmo l'uno dall'altro.
<<Perché sei bellissima>>-e mi bacia, come fosse la prima volta.
Piano piano, la sua mano scende su uno dei miei seni. Gliela afferro, sorridendo nel bacio.
<<Ah no, te lo scordi>>-mi stacco dolcemente, nonostante la sua espressione confusa.

The Morningstar Witch- Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora