Capitolo 4

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Isabelle

<<Ehy! Strega nera!>>-esclama Leon, attirando la mia attenzione.
Mi fermo di botto, stranita.
Era riferito a me?
Quando mi volto, mi accorgo che mi sta lanciando una spada a una velocità massima. Sta per prendere la mia faccia...
Sgrano gli occhi, terrorizzata. Per difendermi, alzo immediatamente una mano e uso la mia magia.
La spada si disintegra in uno scoppio di luce, diventando solo un mucchio di cenere.
Guardo immediatamente Leon, che se la ride come uno psicopatico del c4zzo, sconcertata.
Ma come...ha potuto?
Senza dire altro, corro via nel mio dormitorio. <<Vai brava! Scappa!>>-urla.
Quando arrivo, chiudo la porta a chiave e eesto dietro di essa. Mi lascio cadere per terra, cercando di calmare il mio cuore in galoppo.
Mi rattrista sapere che già due ragazzi mi odiano, senza neanche avermi conosciuto.

                                        ~~~
Nuovo giorno, nuovi drammi.

Cammino nel corridoio per raggiungere l'ala ovest, con i libri di biologia stretti al petto.
Rido a una battuta di Harper, qui affianco a me. Sono passate solo 24 ore e lei mi sembra l'unica che riesca a volermi bene.
Apparte Adam Murphy.
<<Sul serio riesci a farlo?>>-domando, meravigliata. Mi ha raccontato che riesce a leggere nella mente di tutti.
È fighissimo.
Annuisce, sorseggiando del bubble tea mentre si sistema lo zaino sulla spalla.
<<Hmm hmm. La mia magia mi permette di leggere le loro menti. E fidati, non ci si annoia mai>>-risponde, emettendo una risatina. Si ferma, al centro di un enorme sala.
Deve essere quella della mensa. Ci sono ragazzi seduti su delle panchine, che mangiano e bevono. Ridono e scherzano. Litigano, persino.
<<Ne prendo uno a caso eh...>>-dice, aguzzando la vista. I suoi occhi, assumono un colore stupendo. Il viola.
Indica un ragazzo poggiato a una colonna di marmo, con un libro in mano e le cuffie nelle orecchie. <<Lui. Sta leggendo un libro, erotico. Ti lascio immaginare>>-continua, leggermente disgustata.

Sgrano di poco gli occhi.
<<Okaay...>>
Indica un'altra persona, una ragazza con la testa china sul tavolo. Quelle che devono essere le sue amiche, la consolano accarezzandole la schiena e abbracciandola.
<<Quella ragazza è triste perchè è stata appena lasciata>>-spiega.
Indico un ragazzo che cammina avanti e indietro, non nervosamente. Sorride, parla a telefono con qualcuno.
<<Lui?>>-domando.
<<È su di giri, oggi è il suo compleanno>>
Quando passa affianco a noi, alzo una mano e sorrido ampliamente.
<<Auguri!>>-gli dico. Mi sorride di rimando, salutandomi con la mano.
<<Grazie!>>-dice.

Improvvisamente, Harper inizia a barcollare. La afferro, prima che possa cadere.
Ha la tipica espressione di qualcuno che sta per svenire.
<<Ehy, ti senti bene?>>-domando, preoccupata. Annuisce, aggrappandosi al mio braccio. Prende un respiro profondo.
Sembra che qualcosa l'abbia destabilizzata.
<<Sì...è solo che ho letto nella mente di Adam>>-risponde.
Non appena lo dice, alzo lo sguardo col cuore che manca di un battito. Quando sento pronunciare il suo nome, ormai fa così.
Noto immediatamente Adam, con la sua ragazza. Stanno camminando un po' lontani da noi, mano nella mano. Lui sembra molto ma molto pensieroso, triste quasi.
<<E allora?>>-domando.
<<Era terrorizzato>>-risponde, pallida in viso.

Camminiamo verso il tavolo più vicino. La aiuto a sedersi, poggiando i libri sul tavolo e porgendole una bottiglia d'acqua.
<<Quindi? Può capitare a tutti di avere paura>>-dico. Afferra la bottiglia, bevendo.
Quando finisce, scuote la testa. È così seria da farmi intuire che qualcosa non va.
<<Adam non ha mai paura di niente...>>-risponde, come se fosse una cosa brutta. Corruccio le sopracciglia, confusa per quello che ha appena detto.
Quando mi volto per vedere se ha ragione, se Adam è davvero terrorizzato, vado a sbattere contro un ragazzo con gli occhi incollati al cellulare.
<<Oh, scusami tanto. Non volevo, ti sei fatto male?>>-gli domando, sollevando lo sguardo. Appena lo faccio, resto ammaliata. È un ragazzo dai capelli castani e gli occhi marroni, dal fisico atletico. Ma non è questo che mi lascia stupita...è il suo sorriso disarmante.
<<Tranquilla, non è niente>>-dice, gentile. Mi porge la mano. <<Tu devi essere la nuova arrivata. Piacere, Ethan>>-continua.
Arrossisco lievemente, stringendogliela in modo amichevole.
<<Isabelle. Ci siamo già visti da qualche parte?>>-domando. Eppure, sono certa di aver già visto i suoi lineamenti da qualche parte.
<<Sono un amico di Adam>>-risponde. Appena lo dice, ritraggo la mano d'istinto. Il ragazzo di ieri...ho paura sia qui per comportarsi come Leon. Indietreggio. <<No ehy, tranquilla. Non sono qui per insultarti. Voglio che tu ti senta a tuo agio in quest'istituto>>-dice, alzando le mani in segno di resa e emettendo una risatina. <<Vero Harper?>>-continua, portando lo sguardo sulla ragazza seduta.

The Morningstar Witch- Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora