3. Ventimila gradi sotto zero

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Nonostante il bagno caldo Aniabelle Jackson si era presa la febbre. Dopo una nottata passata a rigirarsi tra le coperte si era alzata con un gran mal di testa ed era stata costretta a d andare in infermeria per la terza volta quel mese. Quando Madame Pomfrey la vide comparire dalla porta fu tentata di rimandarla a lezione ma, alla fine, le condizioni in cui Aniabelle versava la convinsero a lasciarla accomodare. Verso mezzogiorno Rose Weasley si presentò davanti alla malata. Era arrabbiata, e  non poco. La mattina, Adrien Clark l'aveva fermata per chiederle se per caso quella notte fosse entrato qualcuno nel bagno dei prefetti. Si era risvegliato lì e non si ricordava nulla della sera prima. Aniabelle avrebbe volentieri chiesto a James Potter di obliviare anche la cugina ma era incline a credere che avrebbe rifiutato, per questa ragione fu costretta a mettere Rose al corrente degli avvenimenti della sera prima. Finito il suo racconto Rose aveva molta voglia di saltarle al collo. "Sei impazzita!?" le urlò contro mentre i due fratelli Potter le raggiungevano. "Cosa cavolo ti dice il cervello eh? Sei consapevole che hai rischiato grosso? Che io ho rischiato grosso?!" James Potter che era lì perchè il fratellino gli aveva chiesto di accompagnarlo intuì il tema della discussione e convenne utile dileguarsi. "James Sirius Potter non provare ad andartene" lo ammonì mentre Albus fissava tutti e tre con uno sguardo interrogativo. Non credeva che si sarebbe mai trovato in una situazione in cui suo fratello aveva le mani in pasta in qualcosa con la sua migliore amica. Provò una morsa allo stomaco. Era... strano. James stava fissando Rose quasi supplicandola con gli occhi di lasciarlo andare. Ad Albus fece molto ridere come cosa. James aveva praticamente gli occhi storti, con uno fissava Rose con l'altro cercava di comunicare con Aniabelle. "Ho solo fatto ciò che la signorina mi ha chiesto. Non saremo rinchiusi ad Azkaban per aver obbliviato quel deficiente di Adrien Clark". "Hai obbliviato Adrien?! Ma sei scemo?" James scimmiottò suo fratello mentre parlava. Si inchinò a piedi del letto di Aniabelle e le prese la mano. "A presto mia cara, tesoro, mio unico amore! Ah, sembra che non potremmo più vederci fintanto che il destino ce lo impedisce!". "Tu non sei fidanzato scusa?" borbottò il fratello. Mentre James Potter si allontanava ad una ragazza si stringeva il cuore. "Addio, mio unico amore, guarderò le stelle e ripenserò al tuo nome!" James si inchinò ad Aniabelle e nel farlo sbatté la testa contro un carrello con le medicine. "Potter?" chiese Madame Pomfrey "Che stai combinando?" il ragazzo borbottò qualcosa imbarazzato e poi si dileguò. "Ottimo, ora che quel cretino ha una commozione celebrale, possiamo parlare delle cose serie" borbottò Rose. "Mi ha scritto tua madre" borbottò indicando Aniabelle. "Ti ha scritto mia madre e perchè?" Aniabelle non riusciva  a trovare alcuna ragione per la quale sua madre avrebbe dovuto scrivere a Rose. Eccetto il fatto che non rispondeva alle sue lettere. Aniabelle si aspettava una sfuriata. "Ti vuole dire che Lucas deve farci compagnia per tutto il nostro viaggio". "Luke" la corresse Aniabelle. Rose mosse la mano come per dire "Fa lo stesso" e Albus si sedette per prendere meglio parte alla loro conversazione. "Voleva cercare di fargli fare amicizia con James". Albus incrociò le braccia osservando la neve che grondava giù dalla finestra. "Natale è tra quattordici giorni. Insomma c'è tem..." Albus non riuscì a finire la frase che una ragazzina del secondo anno aveva varcato la porta sfrecciando verso Aniabelle, abbracciandola tra le lacrime. Alla ragazza venne instantaneo circondare la bambina con le braccia. Fece un cenno a Rose e Albus di andarsene e i due sparirono immediatamente. "Hei" borbottò accarezzando la ragazza. "Va tutto bene". Katerine continuava a piangere tra le sue braccia e Aniabelle la fece accomodare sul letto. "H... hanno tolto 100 punti a Serpeverde per colpa mia!" Katerine scoppiò nuovamente in un pianto disperato. Aniabelle serrò le braccia attorno al fianco della sorella. "Chi?" chiese. Katerine parve cogliere il lampo di rabbia negli occhi della sorella. Nessuno poteva toccare la sua sorellina. "Je... Jennie Key". "L'incontro segreto di Adrien Clark" James Potter aveva le braccia incrociate al petto ed era poggiato  al muro. Si chinò verso Katerine e le scompigliò i capelli. Katerine rise, quella visione scaldò il cuore ad Aniabelle che alzò lo sguardo incrociando quello di James, puntato su di lei. "Hai visto mio fratello?" le chiese. "L'ho cercato per tutta Hogwarts ma non c'è. Pertanto eccomi qui".  In quel momento  Albus, Rose, Scorpius ed Heather entrarono all'interno dell'Infermeria. La faccia che fece James Potter era da incorniciare. Alzò le spalle e usci dall'infermeria.  Aniabelle rise sotto i baffi mentre i quattro sfoderavano le bacchette. "Chi dobbiamo punire?" chiese Scorpius. Aniabelle non riusciva a credere che stesse accadendo davvero. "La Katerine Legacy" era stata formata un'anno prima da Aniabelle stessa, quando sua sorella era entrata ad Hogwarts. Nessuno le avrebbe fatto del male e chi lo avesse fatto sarebbe stato punito. La "Katerine Legacy" era stata sciolta alla fine dell'anno prima quando il fratello di Rose, Hugo, aveva fatto notare che era un comportamento un po' da bulletti. Punire una ragazzina del secondo anno per sentirsi più autorevoli era da bulli secondo lei. "Credevo che la Kat Legacy si fosse sciolta?" borbottò Aniabelle. Heather sospirò "Ho riunito la banda, Albus ha detto che vuole creare delle spille". Albus spalancò la bossa offeso, "Era una sorpresa! Lo avevo confidato solo a te! Mannaggia Heat!" Heather arrossì. Nessuno la chiamava così, tranne Albus ed era francamente molto imbarazzante. Lei e Albus non si assomigliavano per nulla eppure erano sempre così vicini... Albus le circondò le spalle con le mani  e Heather si irrigidì. "Vabbè, pazienza. Kat vuoi una spilla anche tu?" Katerine tuffò il viso nel petto della sorella cercando di nascondersi. Adrien Clark e Jennie Key erano di fronte al suo letto. Ad Aniabelle faceva molto male la testa ma ciò non le impedì di mettere immediatamente mano alla bacchetta. Come d'altronde fecero anche i suoi amici. "Aniabelle Jackson" disse Jennie. Il suo nome pareva così sgraziato in bocca a lei. "La preside vuole vederti per aver obbliviato il prefetto Adrien Clark. Attenta- le disse mentre Rose le puntava la bacchetta alla gola-  la tua amica rischia di essere espulsa, non vorresti farle compagnia" Katerine riprese a singhiozzare nel suo petto. Rose pareva indemoniata. "Non può farlo! Non può, saranno contrari, nessuno di libererebbe di te qui" si adagiò su Scorpius che era seduto su una sedia. Pensieroso com'era  non si lamentò neanche del peso di Rose. In realtà Rose non pesava per nulla, lo divertiva solo prenderla in giro. "Ve lo giuro vorrei ibernarla" borbottò in seguito mentre Scorpius le cingeva i fianchi per stare più comodo. "Concordo pienamente" borbottò Albus poggiandosi sulla povera Heather che era seduta su un'altra sedia. "Sì, ibernarla ventimila gradi sotto zero. Vuoi scendere che sei pesante?" chiese gentilmente (si fa per modo di dire) al bamboccio sopra di lei. Nonostante la scena fosse divertente Aniabelle dovette alzarsi per andare dalla preside. Non appena si fu alzata avvertì una fitta alla testa. Barcollò e i due amici si alzarono immediatamente per sorreggerla. Rose cadde a terra con un tonfo. "Ahia!" Scorpius aveva ricevuto un poderoso calcio. "Spero solo che in presidenza non ci sia anche tuo fratello" disse Aniabelle. Albus la fissò in maniera interrogativa "E' lui l'obbliviatore?" Cavolo Aniabelle non puoi far espellere mio fratello". Aniabelle ne era consapevole. James Sirius Potter, il figlio primogenito di Harry Potter non sarebbe mai stato espulso. Lei invece, una signorina nessuno, proveniente da oltreoceano, rischiava di fare una brutta fine. "Se dovessero proporlo mi offrirò io al suo posto". Albus la ringrazio con gli occhi. Scorpius dovette trattenere Katerine mentre la sorella si allontanava. Volontariamente, Katerine non l'avrebbe mai lasciata andare. Non sua sorella maggiore. Sapeva che dal suo destino a Hogwarts dipendeva anche il proprio. Non sarebbe mai rimasta senza di lei. 

Aniabelle Jackson - scoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora