16. Il dopo

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Rose Weasley era relegata da tre giorni in infermiera. Una volta tanto aveva acconsentito a raggiungere Aniabelle nei suoi segreti bagni notturni e ovviamente si era beccata la febbre a quaranta poichè, per quanto Aniabelle potesse non risentirne, le persone normali si ammalano dopo aver sguazzato nell'acqua gelida (e certamente poco pulita) del lago. Scorpius e Albus andavano a trovarla ad intervalli regolari di circa otto ore, nonostante lei avesse espressamente chiesto di essere lasciata in pace i due continuavano a ripeterle che era per saltare le lezioni e che quindi doveva accettare di buon grado la loro presenza. Rose e Scorpius non avevano più parlato di quello che era successo durante l'anniversario della morte di sua madre. La mattina dopo lui era sceso come se niente ci fosse stato, aveva salutato normalmente lei e tutti gli altri e aveva preso posto al tavolo di serpeverde di fianco ad Aniabelle che lo guardva interrogativo. Rose era rimasta a fissarli per tutta la colazione, nonostante lui non l'avesse degnata di uno sguardo era certa che avesse sentito i suoi occhi puntati sulla sua schiena. La verità era che in quelle tre settimane che erano passate loro non avevano praticamente avuto occasione di rimanere da soli  per parlare. Si erano scambiati giusto parole e saluti sporadici e la verità era che a Rose lui mancava molto e desiderava ardentemente parlagli. Non aveva avuto il coraggio di confrontarsi con Aniabelle, anche perchè non avendo mai avuto esperienze di quel genere non avrebbe saputo cosa dirle. Dopo secoli Rose si era effettivamente resa conto di cosa era successo e con chi. Era certa fosse la prima volta per entrambi e voleva parlagli. Dopotutto la sua fuga dalla camera era stata alquanto patetica: si era nascosta sotto il suo letto ed era rimasta lì per ore fino a notte fonda, per essere certa di avere il dormitorio deserto. Le porte dell'infermeria si spalancarono e la figura grossolana di Scorpius arrancò fino al latto di Rose, da solo. Per la prima i due si guardarono negli occhi e la ragazza fu incredibilmente sollevata dal non sentirsi a disagio. Lui le sorrise timidamente e le prese le mani con una delle sue, tastando la fronte di Rose con l'altra mano. "Credo proprio che la febbre ti sia passata" le disse infine. "E menomale -" rispose lei " - la prossima volta che mi viene in mente di ascoltare un consiglio di Aniabelle fermami ti prego" risero entrambi e Rose fece spazio a Scorpius sul letto, il ragazzo le si stese di fianco, baciandole la fronte. "Fare il bagno al lago non era un idea così malvagia dai" Rose lo ignorò, completamente in disaccordo. "La prossima volta vieni anche tu e scommettiamo che ti prendi come minimo un raffreddore". "Ne sono certo" proruppe lui "ma ne varrà la pena", scosse la testa prima di baciare la ragazza sulle labbra. Rose ne fu talmente sorpresa che fece ruzzolare Scorpius giù dal letto a calci. "Ahi" gemette lui tenendosi il fianco sinistro, dove, sfortunatamente, il piede di Rose l'aveva colpito. "Che diamine hai appena fatto?!" escalmò Rose di punto in bianco dopo essersi torturata le labbra per una buona mezz'ora. "Sinceramente? Volevo parlarne ma non sapevo come fare" Scorpius incassò le spalle nel busto mentre abbassava lo sguardo, arrossendo imbarazzato. "E baciarmi ti è sembrata la soluzione migliore?" chiese Rose circospetta. "La più semplice sicuramente, la migliore non saprei dirtelo, avrei dovuto esaminare altre possibilità per capire se ce ne era una migliore". La ragazza scosse la testa in preda alle risate, era davvero fortunata a conoscerlo. Il cuore cominciò a battere all'impazzata mentre tra le lacrime lo osservava sorridere timidamente sul pavimento. Accidenti, si disse, quanto è carino. "E allora? Di cosa vuoi parlare?" chiese gentilmente mentre lui si rimetteva seduto a debita distanza dalle sue labbra. "Sei incinta?" chiese a bruciapelo e nonostante fosse lontano da Rose gli arrivò un altro calcio. "Ma sei impazzito?! Come ti viene in mente una cosa del genere?!" In realtà anche Rose lo aveva temuto ma fortunatamente il ciclo le era arrivato il giorno stesso. Quando aveva visto l'intimo macchiato di rosso aveva pianto per il sollievo e Aniabelle l'aveva presa per pazza. "Cosa hai che non va esattamente?" le aveva detto. "Non sono incinta manco per il cavolo, io. E poi mi ci vedi a crescere un bambino tuo? Non voglio che i miei figli abbiamo il cervello di una zucchina!" "Grazie tante eh" Scorpus si issò a sedere ancora più lontano di prima, tant'è che a malapena sentiva ciò che Rose stava dicendo. "Comunque sarei un padre meraviglioso per il nostro bimbo zucchina" "E chi ha mai detto il contrario?" Scorpius strinse gli occhi "Tu. Cinque minuti fa." Rose alzò le spalle "questo lo dici tu". "Quindi è tutto apposto tra noi?" gli chiese. "Appostissimo. Sai quanti amici lo fanno? Credo ci siano più scopamicizie che relazioni" Rose dissentiva. Che lei sapesse le "scopamicizie" non erano così frequenti e inoltre, quello era il loro caso? Lei voleva una relazione con Scorpius? Orribilmente, si rese conto che non sarebbe stata un'esperienza così terribile. In fondo lei e Scorpius si conoscevano molto bene, conosceva le cose che amava e odiava ed era certa che tra loro ci fosse affinità e che lui la rendesse felice. Perchè non stare insieme dunque? Il sapore delle sue labbra sulle proprie non le dispiaceva neppure. Queste argomentazioni a Scorpius non le porse, non seppe per quale motivo ma al momento preciso in cui i pensieri lasciano la bocca, qualcosa la bloccò, forse la porta che si apriva lasciando entrare Aniabelle ed Albus, forse la consapevolezza che se l'avesse detto sarebbe andato tutto male. Aniabelle ed Albus scivolarono fino al letto, le baciarono entrambi la fronte e si sedettero molto più vicini a Rose di quanto aveva fatto Scorpius. "Oggi ho visto Heather" disse Albus. Aniabelle sbuffò "ogni volta che la vedo vorrei lanciarle contro uno schiantesimo e vedere fino a dove vola". Quando la compagnia aveva rivisto Heather era ancora in compagnia di Adrian, che ragazzo odioso, e oltre ad un cenno di saluto non c'erano state altre interazioni tra loro, fino alla partita di Quidditch del sabato prima, nella quale Heather si era complimentata con Aniabelle per la vittoria e lei l'aveva ringraziata. Heather aveva cercato di aggiungere qualcos'altro ma era stata immediatamente richiamata da Adrian Clarke che senza di lei non era capace neppure di allacciarsi le scarpe. "Non credo sia del tutto colpa sua" convenne Albus "Quell'Adrian le ha fatto il lavaggio del cervello. E' completamente cambiata, pensate che non mangia più cioccorane perchè Adrian crede che la facciano apparire grassa. Che razza di idiota" Scorpius fece un cenno di assenso e un velo di tristezza passò sul volto di Aniabelle. "Ah, non ne sapevo nulla, mi dispiace. Dovrebbe lasciarlo quell'imbecille" "Non è così facile" disse Rose "Lei per qualche oscura ragione è innamorata di lui. Certe volte anche le persone migliori si innamorano delle persone peggiori". "Che pensiero profondo" scherzò Scorpius che aveva finalmente avuto il coraggio di avvicinarsi. "Oh sta zitto" Rose gli prese la camicia attirandolo verso di sè per baciarlo. Aniabelle ed Albus trattennero il fiato. "Dovrei tenerti la bocca occupata" disse sottovoce in modo che gli altri due non sentissero. "Oh certo, dovresti decisamente" Scorpius le fece l'occhiolino e prima di allontanarsi commentò "anche se sono convinto che la sapresti usarla meglio tu, la bocca". Albus lo raggiunse farneticando confuso e quando finalmente furono usciti Aniabelle commentò "Allora è sua la camicia che tieni in camera da tre settimane" "Quale camicia?" chiese Rose seriamente confusa, non ricordava di essersi portata in camera una camicia di Scorpius. "Quella che si è 'allargata con i lavaggi'" disse mimando tra virgolette le parole 'allargata con i lavaggi'. "In mia difesa io ero veramente convinta che si fosse allargata con i lavaggi. Può succedere di tutto in questa scuola". Il giorno dopo aveva sentito un vago odore del bagnoschiuma di Scorpius ma era convinta che fosse il suo corpo ad emanarlo. "Quindi? State insieme?" Aniabelle richiamò l'attenzione di Rose. La risposta era no, ovviamente e Rose quasi non si vide mentre scuoteva la testa, stringendo forte le labbra per il 'si' istintivo che stava per pronunciare. "Ma avete fatto qualcosa immagino? Insomma Scorpius è così distratto che non si è neppure alzato la cerniera dei pantaloni" Rose distolse lo sguardo arrossendo mentre Aniabelle ne approfittava per bere "Giusto per la cronaca: non li aveva i pantaloni". Il viso di Aniabelle divenne rosso e iniziò a tossire convulsamente per l'acqua che le era andata di traverso. "Rose!" la ammonì l'amica. "Beh che c'è, è vero". L'espressione di Aniabelle variò da disgustata a sorpresa a curiosa. "E com'era?" chiese languidamente. Fu il turno di Rose di esclamare "Aniabelle!" e quello di Aniabelle di esclamare "Beh che c'è, sono curiosa". "Ecco perchè hai pianto per il ciclo!" "Complimenti Aniabelle, com'è che non ancora avuto nessun premio per quanto sei intelligente" Aniabelle scosse la testa con rassegnazione. "La vita sessuale ti rende acida" Rose non riuscì a trattenersi dallo scoppiare a ridere e Aniabelle la seguì a ruota. "E quindi che si fa?" Rose non seppe come rispondere, non ne aveva idea. 

Nelle settimane successive il "che si fa?" fu decisamente chiarito. Scorpius e Rose erano amici come prima solo che occasionalmente si baciavano e quando sparivano insieme, Aniabelle ed Albus sapevano che non gli conveniva cercarli e dedicarono il loro tempo insieme ad inventare scuse per coprire i deficienti, visto che da soli non ci avevano pensato. 

SPAZIO AUTRICE 

Scusate se non aggiorno da tipo un mese e mezzo. Comunque siamo in dirittura di arrivo, facendo il conto mancano tipo 7 capitoli. Ancora non ci credo 

Aniabelle Jackson - scoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora