19. Confessioni

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Heather e Rose avanzavano mano nella mano per i corridoi buoi di Hogwarts attentissime a non fare rumore. Heather guidava espertamente Rose che si lasciava trasportare inerme. "Che ci fa Aniabelle in infermeria?" "Si è rotta il braccio e la gamba sinistra" rispose l'altra atona, le orecchie tese a cogliere ogni minimo segnale di movimento. "E come?" Heahter girò a sinistra lungo un corridoio che Rose non aveva mai preso "E' caduta dalla scopa" Rose si accigliò "Aniabelle cade sempre, perchè era così importante che io la visitassi adesso?" Heather alzò le spalle. "Non lo so, mi ha visto di striscio mentre la trascinavano in infermeria e mi ha chiesto di chiamarti. A quanto pare è stata per moltissime ore incosciente sul campo da Quidditch". Arrivate in infermeria, Heather spalancò le porte ed entrambe corsero verso Aniabelle. L'infermeria era completamente deserta tranne per la bionda seduta su uno dei tanti letto con un braccio e una gamba fasciati. Heather fece per andarsene ma Aniabelle e Rose le presero in contemporanea le braccia dopo essersi scambiate uno sguardo veloce. "Resta" le disse Aniabelle ed Heather stupita, fece per ribattere ma alla fine non rispose nulla e si sedette sul letto di fianco a Rose che le porse una cioccorana. Heather declinò l'offerta "Adrien dice che mi ingrassano" "Adrien dice anche di essere il mago più intelligente della sua generazione, ne dice molte di stupidaggini" Heather sorrise lievemente prendendo la mano di Aniabelle. Notò con piacere che entrambe portavano le collane che aveva donato loro al suo terzo anno. "Ma perchè ci stai insieme?" chiese Rose. Heather scosse la testa e alzò le spalle "Io... non lo più, lo amo, credo" "Io credo che non dovresti" "neanche io. A tal proposito, mi spieghi perchè io sono qui?" Aniabelle si sistemò i cuscini dietro la schiena e sospirò. "Scorpius mi ha detto che..." abbassò lo sguardo e non ci fu bisogno di continuare. "Ed è per questo che sei qui? Ti conosco mia cara ti sei buttata apposta per evitarlo! Ma sei scema?!" Rose strinse le labbra per non dire nient'altro ma distolse lo sguardo. Infondo lui non le aveva mai promesso niente, lei neanche. Aveva sperato, una futilissima speranza, che l'affetto che Scorpius provava per lei fosse diverso da quello che provava per Aniabelle. E lo era, ma non nella maniera che desiderava lei. Heather le portò una mano sulla spalla. "Non so perchè, dovrete aggiornarmi dopo, ma sento di dover essere dispiaciuta per te" Rose rise di gusto e Aniabelle accennò un sorriso. "Mi dispiace Rose, io, ti giuro che sono scappata immediatamente. Sai che io non le reggo queste cose, mi dispiace" Rose si rizzò in piedi "E di cosa? Di essere bella? Intelligente? Una brava persona? A me tu non consideri questo una colpa non hai nulla di cui dispiacerti. Avrei dovuto immaginarlo". "Io lo sapevo" disse Heather "mi aveva fatto promettere di non dire mai nulla a nessuno ma date le circostante credo di essere autorizzata a rompere il patto". Aniabelle sbuffò non sapendo cosa dire. "Da quanto va avanti questa storia?" chiese in seguito mentre sia Heather che Rose prendevano posto di fianco a lei nel letto, relegandola ai due centimetri alla fine. "Da anni" rispose semplicemente Heather. Anni, quella parola la colpì profondamente, erano anni che Scopius si era tenuto dentro i sentimenti e non aveva detto nulla. Doveva aver fatto male. Decretarono che non ne avrebbero più parlato fin quando non avrebbero rivisto Scorpius e avrebbero affrontato la questione direttamente con lui. Così Aniabelle e Rose presero ad aggiornare Heather sugli avvenimenti degli ultimi mesi. "Cioè lui ha...?! E tu hai...?! Accidenti che schifo" Rose la colpì col gomito mentre Aniabelle commentava "Esattamente, è quello che ho detto anche io. I bagni. Bleah. Sei fortunata a non esserti beccata una decina di malattie" Rose alzò le spalle. "Credo che se Scorpius abbia dei germi di qualunque tipo ormai per me è tardi, ma voi fate ancora in tempo a salvarvi". Aniabelle annuì ironicamente "date le condizioni d'igiene dello spogliatoio di serpeverde credo che anche per me sia tardi" Heather alzò le spalle "al vostro funerale verserò molte lacrime". Il tempo che Aniabelle aveva passato con Rose ed Heather servì ad allentare il nodo allo stomaco che si portava dal pomeriggio e pian piano, sotto la luce soffusa delle candele, si addormentò, cullata dalle voci delle amiche. Queste, quando videro che la ragazza respirava ritmicamente e non le stava più a sentire si alzarono e decisero che era giunto anche per loro il momento di andare a dormire. "Notte Aniabelle" le sussurrò Rose all'orecchio prima di allontanarsi. I suoi passi rimbombarono sul pavimento di pietra, solo che, al contrario di allontanarsi si stavano avvicinando. Aniabelle si stiracchiò nel suo letto, aprendo gli occhi. Il suo sonno era durato poco. Si guardò intorno nel buio e di fianco a sè scorse una figura seduta. Sapeva perfettamente chi fosse. Aveva avvertito chi fosse prima ancora di guardarlo bene o di sentire la sua voce, non sapeva come, semplicemente lo sapeva. "James, ehi" lui ricambiò il suo sguardo e sorrise leggermente avvicinando la sedia. "non volevo svegliarti" le disse. "Non importa, comunque non riuscivo a dormire" si guardarono in silenzio per un po' di tempo poi il suo sguardo iniziò a vagare per la sala, cercando una scusa per non incrociare nuovamente quello di lei che bruciava sulla pelle. "Mi hai fatto spaventare" esordì, così piano che Aniabelle a malapena lo sentì "Io -" disse "Io... scusami. Sono molto impulsiva, ho fatto la prima cosa che mi è passata per la mente" abbassò lo sguardo confusa. Lui pose due dita sotto il suo mento e le alzò il viso portandolo alla stessa altezza del proprio. "Non ha importanza, mi spavento sempre quando t... qualcuno si fa male. Credo sia un problema dei fratelli maggiori" Aniabelle rise, di cuore. "Oggi la preside è venuta in infermeria, mi ha chiesto del mio 'fidanzato'" scandì bene la parola 'fidanzato' e a James venne in mente la scenetta articolata l'anno precedente. "Dici che ci ha creduto? Almeno per qualche minuto?" "Non credo sinceramente, facevi pietà come fidanzato" "Mi hai quasi tranciato una mano" le ricordò lui "Oltre che avermi quasi fatto espellere" "Non ti hanno espulso, fidanzato pietoso" James scosse la testa in preda alle risate. Finiva sempre così con lei. "La prossima volta ti bacio così sembriamo più convincenti, meglio?". 'Non lo faresti mai' furono le parole che articolò la bocca di Aniabelle mentre la sua povera testa, stremata e con poche ore di sonno in corpo pensava assiduamente 'fallo'. "Vero" James si alzò e baciò la ragazza sulla fronte "Non lo farei mai" e lo pensava davvero. La mattina dopo sia Heather che Rose passarono a trovare Aniabelle prima delle lezioni. Sfortunatamente per loro, Scorpius aveva avuto la stessa idea. Voleva parlare con lei per chiarire, per scusarsi ma non appena arrivò alla porta dell'infermeria fu bloccato da Heather. "Non entrare" gli disse. Lui tentò di spingerla via ma lei si piazzò di fronte alla porta, irremovibile. "A Rose cosa dirai?" chiese. Quella frase lo colpì profondamente. Era una giornata intera che non pensava a Rose e a cosa sarebbe successo poi. Quando lei uscì dall' infermeria e lui le si parò di fronte, ebbe la dolorosa consapevolezza che era bella. Molto bella. i fissarono intensamente negli occhi e Scorpius non aveva la più pallida idea del perchè si sentisse così colpevole. A Rose vennero in mente le parole di Aniabelle mentre lo guardava 'Sai quanta gente è innamorata e non se lo dice?' guarda a cosa ha portato, si disse. Lei non voleva che finisse male, e se doveva finire, sarebbe finito perchè lei aveva deciso così. Abbassò lo sguardo e poi lo alzò, decisa. "Sono innamorata di te" disse. Scorpius non emise alcun rumore e comunque Rose non era rimasta lì per ascoltare. 

Aniabelle Jackson - scoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora