Dopo due giorni Aniabelle fu dimessa dall'infermeria. Apparve tranquillamente nel primo pomeriggio mentre Albus, Rose e Scorpius erano seduti nel prato della casa, intenti a fare i compiti. Ovviamente i libri di testo volavano da una mano all'altra, soprattutto mentre Albus commentava le illustrazioni del libro di storia della magia. "Perchè dovrai studiare la fondazione di Ilvermony" borbottò Albus sottolineando distrattamente il libro di testo "cosa può importarmene di Isadora che fa il giro del mondo per i continenti?" si lanciò sul prato umido schermandosi gli occhi dal Sole. Rose era appoggiata sulle ginocchia di Scorpius che teneva in mano il suo libro e leggeva ad alta voce in modo che anche lei riuscisse ad apprendere qualcosa. D'altrocanto Rose non stava ascoltando una parola. Quando Aniabelle si sedette quasi non se ne accorsero, finchè Albus non fece un commento sull'abito di una strega e Rose gli tirò il libro di Scorpius che colpì Aniabelle sulla nuca. "Ehi! Era il mio libro!" borbotto Scorpius, "Ehi! Era la mia nuca!" borbottò Aniabelle. Quando i tre sentirono la voca di Aniabelle urlarono e si lanciarono sulla ragazza che per poco non cadde all'indietro. "Ci siamo preoccupati, imbecille!" borbottò Rose colpendola sulla spalla. "Ma se io mi faccio male continuamente!" "Vero, conosce meglio l'infermeria di Hogwarts che i dormitori" Rose alzò la testa per fissare Scorpius negli occhi ma lui non la stava guardando. Guardava Aniabelle e mentre lo faceva il Sole gli colpiva il sorriso nascente. A Rose si strinse lo stomaco mentre lo guardava e quando lui posò gli occhi sul suo viso la morsa si strinse talmente tanto che le parve di vomitare. Aveva le labbra semiaperte e per un momento le parve che Scorpius si propendesse verso di lei, ma quell'impressione durò solamente un secondo. Quella notte Rose si svegliò grazie ad un bussare sulla finestra. Xander era appoggiato al davanzale della finestra. "Ma che caz- " Rose aprì la finestra e tutti gli improperi che si era preparata contro Xander svanirono dalla sua mente quando lui parlò. "Ciao, ci stavo pensando da un po' e volevo... " si sentì un tonfo e Rose si affacciò per vedere se avesse ucciso Xander o meno, gli improperi le erano tornati tutti alla mente. Scese le scale, cercando di non svegliare nessuno e uscì mentre il ragazzo si rimetteva in piedi. "Mi hai spinto!" le urlò contro avvicinandosi a lei con fare minaccioso. "Mi hai rapito!" controbattè Rose puntandogli un dito sul petto "e mi hai svegliato alle quattro di notte, si può sapere che cavolo ti è venuto in mente?! Neanche ci conosciamo!" "Ero venuto per chiederti scusa! Non c'entro un bel niente con il rapimento, lamentati con la casa di Atena!" Rose stupidamente si ritrovò a pensare che anche da arrabbiato era molto bello, stupida Afrodite. "E non potevi rifiutarti?" gli disse lei battendogli nuovamente il dito sul petto. "Era un gioco! Non farla tanto grave". Rose era talmente arrabbiata che fece per tirargli uno schiaffo. Ma Xander le afferrò una mano e se la portò dietro la schiena avvicinando Rose al suo viso. "Potremmo chiudere il discorso?" chiese Xander a un soffio delle sue labbra. "Quanti anni hai?" sussurrò Rose e Xander rise sommessamente. "E' legale" esclamò posando le labbra su quelle di Rose, che nonostante se lo aspettasse, rimase comunque sorpresa dei sentimenti che le si annidavano nel petto. Xander la sollevò prendendola per le cosce e nell'alzarsi Rose vide tre teste che la fissavano. Lui parve non accorgersene e posò la ragazza contro un muro con delicatezza. Rose gli spinse via il petto separando le loro labbra. "Aspetta, aspetta. Perchè?" domandò. Lui le lasciò andare le cosce e si passò una mano tra i capelli. "Mi piacevi ed ero dispiaciuto per il rapimento" "esaustivo" lui rise baciandola nuovamente ma lei non riuscì a trattenersi dal guardare in alto. Riuscì a recepire solo lo sguardo di Scorpius su di sé e a vedere i suoi capelli prima di essere nuovamente sbattuta contro il muro. "Sono uno di poche parole" le disse Xander ma dopo il terzo bacio Rose mandò via il ragazzo e salì le scale, senza preoccuparsi di non fare rumore. Non sapeva cosa pensare, un ragazzo l'aveva baciata in maniera completamente casuale, dopo che lei l'aveva buttato giù da una finestra. Entrò nella camera illuminata e trovò ordinatamente schierati sui due letti i quattro fratelli Jackson, i due fratelli Potter e Scorpius con in mano una coppia piena di pop corn. "Veramente? I pop corn?" "MhMh" borbottò Scorpius a bocca piena. "Allora?" chiese Katerine "Bacia bene?!" senza riuscire a trattenersi tutta la serie di commare si mise a ridere e Aniabelle fece spazio a Rose sul suo letto. "Molto bene". Rose si unì alle risate e quello che doveva essere un normale racconto si trasformò in una lotta di cuscini all'ultimo sangue. "Ma come avete fatto a svegliarvi tutti? Sono stata attenta" "Attentissima" sibilò Albus "Hai il passo di un elefante, strano che anche i signori Jackson non si siano svegliati" disse prima di ricevere un cuscino in faccia. "Non è assolutamente vero" rispose lei, riparandosi dalla cuscinata che Albus le aveva inviato in risposta. Il resto della nottata lo passarono a ridere in camera e per questo quando i signori Jackson si svegliarono trovarono la casa deserta e ne approfittarono per prendersi una giornata di pausa al lago. Rose non riusciva a dormire. Nonostante stesse morendo di sonno i suoi pensieri non riuscivano a lasciarla in pace. La bocca di Xander sulla propria. Si alzò e in punta di piedi si diresse nella camera in cui dormivano Albus e Scorpius. Si infilò nel letto di quest'ultimo e lui la abbracciò. "Sei sveglio?" sussurrò lei sommessamente e lui annuì. Non le chiese cosa succedeva, non lo faceva mai, la abbracciava semplicemente e sembrava che tutti i problemi sparivano. "Cosa faccio con Xander?". "Ti piace?" le chiese il suo amico "No" ammise lei. "Ha fascino... è molto bello ma oltre a quello non c'è nulla. Non so perchè mi abbia baciato e non so perchè l'ho baciato in risposta" Scorpius le baciò la nuca. "Va bene così, se devo essere onesto non è esattamente il massimo della simpatia, almeno per me. Non hai idea di che paura abbiamo avuto quanto ti ha preso. Ed stato anche inutile" "Avevate paura per me eh?" "No, per lui ovviamente. Eravamo certi che l'avresti ucciso" Rose rise "Se ti può consolare l'ho buttato giù da una finestra" "Mi può consolare".
Quella fu l'ultima settimana dell'estate. Aniabelle, Rose, Scorpius e Albus la passarono a studiare, poichè nonostante si fossero impegnati per tutta l'estate per non ridursi all'ultimo alla fine non ce l'avevano fatta e avevano passato sette giorni di studio disperato mentre James, Luke e Katerine li deridevano. Il 31 agosto Rose stava avendo un'attacco di panico. "Ma in che cosa mi sono andata ad imboscare!? Chiudi subito quella finestra nel caso Xander decidesse di farmi un'altra sorpresa. Accidenti ma come ho fatto a trovarmelo io?! Figlio di Afrodite e di uno spadaccino di fama internazionale, ci siamo baciati tre volte e adesso vuole accompagnarmi in Inghilterra". "Rosie, stava scherzando, non credo abbia la minima intenzione di sorvolare il pacifico per te" "Questo lo dici tu" disse Rose puntando un dito contro Aniabelle mentre chiudeva il suo baule. L'ultima giornata lì la passarono a giocare tra di loro a carte e a mangiare pizza. Quando arrivò il momento dei saluti Rose, Albus e Scorpius se ne andarono con un peso nel petto. Il campo mezzosangue aveva donato loro un'estate meravigliosa. Era un posto magico, un posto che, nonostante ci fossero rimasti solo due mesi ormai faceva parte di loro. Il signore e la signora Jackson li salutarono calorosamente, riempiendoli di avvertimenti come avrebbero fatto i loro stessi genitori, Christian piangeva abbracciando la gamba di James, con cui inaspettatamente aveva legato. Luke abbracciò Aniabelle e Katerine raccomandandosi con le due sorelle. Più camminavano verso la Grande Casa più avvertivano un peso sul petto. "Scriveteci sempre" disse la signora Jackson. "Se non lo fate non provate neanche a pensare di tornare a casa" rispose il signor Jackson. "Va bene papà" rispose Katerine abbracciando il padre. Quando fu l'ora Rose sentì quasi di non volersi lanciare nel fumo verde che portava in Inghilterra. Entrò nelle fiamme e osservò la famiglia che la guardava, notò che alla signora Jackson era scesa una lacrima. "La Tana" gridò e venne trasportata a casa.
Spazio me
Ciao a tutti, come va? Capitolo breve, so che la storia è un po' raffazzonata, vedrò di svilupparla meglio nei prossimi capitoli. SCUSATEE. Poi, la fondazione di Ilvermony l'ho letta dal sito di Wizarling.Word quindi quello ufficiale, se vi interessa potete trovarla lì, è solo una curiosità un po' inutile. Se non dovesse trovarla mi sa che ci sono anche dei video su YouTube. <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3
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Aniabelle Jackson - scorose
FanfictionAniabelle Jackson è spigliata, dolce e intelligente. Sua sorella lo sa, la sua migliore amica lo sa, tutta Hogwarts lo sa. E' dal primo anno che i ragazzi di tutte le case fanno a gara, anche chi è troppo grande. Pian piano gli uomini si arrendono...