10. Coming out

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Aniabelle Jackson era sveglia a contemplare il muro. Odiava stare ferma, come i suoi genitori era iperattiva, eppure dopo la sera precedente stava cercando di prendersi un momento per riflettere come le persone normali. Cosa le era preso? E soprattutto chi era quel ragazzo? La porta della sua camera si spalancò e Luke apparve all'improvviso. Aniabelle lo fissò interrogativa e lui stava per fare dietrofront quando lei lo invitò a restare. "Mi fa strano vederti triste" le disse lui. Lei rise sommessamente, faceva strano anche a lei. Lei era esplosiva, sempre sorridente, come il sole di mattina. "Il ragazzo di ieri... era il tuo ragazzo?" gli chiese lei senza malizia, guardandolo negli occhi. Luke fu sorpreso da quante poco giudizio vi lesse dentro. "Si" rispose. "Il mio ex ragazzo. Lo lasciai perchè... sai non volevo che si presentasse con i tuoi amici qui" Aniabelle rise e stavolta per davvero. "Veramente ti preoccupavi per i miei amici? Gli hai visti, sono talmente cretini che non sanno neanche cosa sia un pregiudizio. Certo che, detto tra noi, potevi scegliertelo un po' meglio. Era veramente brutto". "E' l'interno che conta" "Era pure stupido Luke, hai dei gusti discutibili non cercare scuse". Il resto della mattina trascorse sereno. Aniabelle aveva incrociato Rose in bagno e lei le aveva parlato come se nulla fosse successo. Volevano lasciarselo alle spalle. A pomeriggio Aniabelle, Rose, Scorpius e Albus iniziarono a fare i compiti. "Oh Gesù" borbottò Aniabelle. "Non sto capendo un accidente, non ho idea di come ho fatto a passare i G.U.F.O". Albus la colpì per errore mentre cercava di fare canestro con della carta in un vaso. "Se ben ricordo i G.U.F.O non li hai passati tu ma James" Aniabelle fece una smorfia. "Non conta, comunque le conoscenze erano le mie" "Secondo quale logica?" "Taci Scorpius che il tuo esame l'ha fatto una ragazzina del secondo anno" "E Katerine se l'è cavata benissimo, al contrario di te. Sbaglio o l'esame di divinazione è andato malissimo?" Rose tossicchiò lentamente posando il libro sulla tovaglia su cui erano stesi. "il mio esame di divinazione è andato male e francamente non me ne frega un'accidente! Era l'esame più stupido che avessi mai fatto" erano stesi tutti e quattro su una coperta sull'erba del giardino di casa Jackson con una coppa ricolma di pop corn e i libri alla mano. La coppa di pop corn era decisamente più utilizzata dei libri. "Vorrei ci fosse un'incantesimo per fare tutti i compiti senza dover alzare un dito" Albus posò il libro di storia della magia e allungò la mano per prendere un po' di pop corn. Ne prese un mazzo e se li infilò tutti in bocca. "Finiranno subito se ve ne mangiate così tanti!" lo rimproverò Rose mentre ne prendeva altri per mettersene ancora in bocca. "Ingoia questi prima, sembri un deficiente con le guance gonfiate, neanche Hugo dopo il cenone di Natale fa cos..." Albus era scoppiato a ridere sputanto tutti i pop corn su Rose che urlò disgustata cercando di toglierseli di dosso. Albus, Scorpius e Aniabelle dovettero tenersi la pancia dalla risate. "Imbecilli, beoti, stupidi!" borbottava Rose e loro scoppiavano sempre di più a ridere mentre Rose tirava i pop corn sporchi di saliva di Albus, mancandoli sempre. "Vedila in questa maniera -" le disse Albus "- la mia saliva su è di te è come se ti avessi dato tanti baci no?" Rose lo trucidò con lo sguardo. "Uno, sarebbe incesto, due non credo che tu mi daresti baci nei posti in cui la tua schifosa saliva, piena di germi è finita". Scorpius scosse la testa levandosi i pop corn che gli si erano incastrati tra i capelli. "Era un allusione veramente pessima" Rose alzò un sopracciglio "E chi ti dice che lo era?" "Ha ragione" convenne Aniabelle " ma se e solamente nel remoto caso in cui lo fosse, era terribile". "Perchè io non sono una depravata come voi tre!" "Ah no?" disse Albus "E come mai ogni tanto quando mi alzo ti trovo nel letto di Scorpius?" Rose gli tirò un libro che gli colpì la faccia con un sonoro crack. "In sua difesa non facciamo nulla di sconveniente" si alzò in piedi per poi inginocchiarsi di fronte a lei "Rose Granger Weasley non verrei mai e poi mai a letto con te" "Grazie?" affermò Rose sarcastica. "Te lo garantisco" continuò lui "neppure se fossi l'ultima donna sulla terra, per me sei un mostro Rose" E allora ieri sera? Avrebbe voluto chiedergli lei. Ieri sera cosa voleva dire? Da quando si era alzata Rose non faceva che tormentarsi con quei pensieri. Che sarebbe accaduto se avessero continuato? Se lei si fosse voltata? Se Scorpius avesse continuato la sua scalata? Sarebbero andati a letto insieme? Tuttavia era grata a Scorpius per essersi fermato, non voleva che accadesse qualcosa tra loro, se quello era solo il frutto di una serata sconvolgente. "E poi ho ampia scelta" disse lui. Albus rise "quali sarebbero le poverine che vogliono avere una relazione con Scorpius Malfoy?" "Dasie Morales, tanto per citarne una. Mi ha scritto anche una lettera. Mi ha chiesto come stessi" "Ah allora è cotta di te. Ti ha chiesto come stai ti rendi conto di che grande gesto... Scopius!" Scorpius gli aveva tirato un pugno sul braccio e anche piuttosto forte. "Io vi batto dilettanti" disse Aniabelle. Tirò fuori dalle pagine del libro tantissime lettere e le mostrò ai suoi amici. Loro le lessero attoniti. "Sei splendida come un raggio di luna piena? Davvero c'è gente che ti scrive le poesie?" Aniabelle annuì. "Mi fanno tenerezza. Non so neanche chi siano. Spesso non si firmano, vorrei ringraziarli ma mi risulta difficile" "complimenti Aniabelle sei in lista per miss Hogwarts" disse Rose senza staccare gli occhi da una lettera "e hai anche buone probabilità di vincere. Mi aspetto un ottima campagna pubblicitaria" Scorpius sogghignò "vota per Aniabelle e Hogwarts sarà un posto sempre più splendido" fu il turno di Aniabelle di tirargli un pugno. "Si certo, non so neanche se i professori la approvano questa cosa. La Mc Gonagall sicuramente no, hai visto la sua faccia quando l'anno scorso mi hanno eletto nel bel mezzo del banchetto dell'ultimo giorno. Jessica Crew si è beccata due settimane di punizione da scontare al ritorno. Il bello è che sperava di evitare la punizione facendolo l'ultimo giorno". Albus sussurrò "Povera Jessica Crew. Nonostante fosse al settimo anno la Mc Gonagall l'ha fatta tornare per due settimane, solo per aiutare il custode. Avrei davvero voluto consolare la sua faccia afflitta con..." "OK STOP" urlò Rose. "Di solito non escono cose family friendly quando fantastichi su Jessica Crew". "Ha ragione" disse Scorpius con la bocca piena. "Non sono riuscito a guardarla in faccia per settimane a causa tua" indicò Albus e lui in risposta si protese per mordergli il dito ma Scorpius lo allontanò prima. "Quella aveva una cotta per te, fortunato idiota". "Mi pare ovvio, chi non si innamorerebbe del bellissimo e fantasticissimo Scorpius Malfoy?" "Le signore qua presenti" rispose Aniabelle. "Aspetta e vedrai" Scorpius le mandò un occhiata ammiccante ma ad Aniabelle fece più ridere che altro. "Be' e allora? Io sono lo stupendo e talentuoso figlio di Harry Potter. Insomma chi non vorrebbe avere una relazione con il figlio di Harry Potter?". "Nessuno" affermò James sedendosi sulla coperta di fianco al fratello. "Ed è per questo che io sono il ragazzo più bello di Hogwarts" James si scostò i capelli corvini dalla fronte ridacchiando per la faccia del fratello. Lui alzò il dito puntandolo contro il fratello con aria saccente. "Eri il ragazzo più bello di Hogwarts caro fratello. Ma purtroppo non ci sei più ad Hogwarts. Ma che peccato" James sorrise amaramente, contemplando il giardino della casa. "Mi mancherai anche tu Albus" gli battè una mano sulla spalla e, siccome iniziava a fare buio, rientrarono tutti in casa. Luke era seduto sul divano con di fronte a sè i signori Jackson. Luke ed Aniabelle si scambiarono uno sguardo eloquente. Aniabelle indicò i suoi amici con la testa ma Luke fece un cenno negativo. Si sedettero tutti sul divano. "Mamma, papà..." esordì Luke, Aniabelle gli prese la mano e lui fece un profondo respiro "... sono gay". Cadde il silenzio nella stanza rotto da Annabeth Jackson che si piegò in due dalle risate. "Sgancia marito" posò una mano sotto gli occhi di Percy Jackson le prese le mani tra le due e le baciò. "Dopo" lei sorrise e gli schioccò un bacio sulla guancia. Luke li fissava interrogativo. "Abbiamo fatto una scommessa quando sei nato" spiegò lui, "veramente quando siete nati tutti voi" precisò lei osservando Annabeth. Aniabelle si accigliò "che scommessa avreste fatto su di me sentiamo?" nè Percy nè Annabeth risposero. "Lo saprai a tempo debito" le rivelò la madre. "E ora tutti a cenare". Si alzò e la seguirono tutti in cucina.

Aniabelle Jackson - scoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora