Il giorno dopo è il turno di Zayn di essere di cattivo umore. Non guarda Louis nemmeno una volta sulla strada per l'aeroporto, si mette solo le cuffiette e lascia la testa inclinata contro il finestrino. Mentre guarda le palme passare velocemente, realizza perché gli piace Los Angeles così tanto, perché in un certo senso gli ricorda Marbella, l'essere lì come una persona ed andarsene come un'altra. Il suo petto improvvisamente si scalda un pò al ricordo e non può non pensare a Louis, alle lacrime nei suoi occhi mentre il produttore lo aiutava ad andare nel taxi quando si era slogato la caviglia. Ma non sarebbe entrato, aggrappandosi alla maglietta di Zayn ed annaspando per il dolore quando si era girato per premergli la bocca sull'orecchio. "Non lasciare che mi aspettino" aveva detto, il respiro bollente e troppo veloce sull'orecchio di Zayn. "Non lasciare che mandino tutto a puttane per me."
Zayn aveva annuito, ma appena il taxi se n'era andato ed una dei produttori aveva provato a farli entrare in casa di Simon, Zayn aveva scosso la testa.
"Dovete farlo ora, ragazzi" aveva detto, le mani sui fianchi. "Simon non può aspettare. Deve prendere un volo per Londra tra un paio d'ore."
"Non lo farò senza Louis."
Liam lo aveva guardato come se fosse impazzito e Zayn aveva scosso la testa di nuovo. "Non è giusto."
La produttrice aveva fatto spallucce. "È una sfortuna, Zayn, ma queste cose succedono."
"Non lo farò senza Louis."
Aveva guardato Harry ed anche lui aveva scosso la testa. "Nemmeno io."
Liam gli aveva preso il braccio e strizzato. "Zayn, che stai facendo?"
Zayn li aveva guardati, in piedi in cerchio sul vialetto di Simon, e tutti sembravano così spaventati. Anche lui lo era, ma non poteva farlo. Non era giusto.
"Ricordate?" aveva detto, accigliandosi. "Vi ricordate com'era, stare in quello studio ad aspettare che Simon dicesse il vostro nome e non l'ha fatto?" Si erano guardati. "Come possiamo fargli di nuovo questo?" Zayn puntò verso i cancelli di ferro nero che si stavano chiudendo piano. "Noi tutti abbiamo avuto una seconda chance quel giorno. Anche Louis merita la sua."
Liam aveva annuito, girandosi a guardare Niall. "Ha ragione. Questa è la nostra prima prova come band. Scaricheremo Louis ancora prima di cominciare?"
Non lo fecero e Zayn sente gli angoli del proprio umore ammorbidirsi mentre ci pensa e allora capisce, il motivo per cui Louis si era fatto il primo tatuaggio sulla caviglia. Non aveva chiesto perché Louis a lui non lo chiede mai ed è lì che se ne rende conto, perché Louis è incazzato. Pensava fosse perché lui ed Harry erano ubriachi e odiosi, ma non lo è affatto.
"Non era pianificato" dice Zayn mentre si arrampicano fuori dal monovolume.
"Cosa non lo era?" Chiede Louis con un sospiro scontroso, alzando il mento.
"La cosa del tatuaggio. Ci è solo capitato di passarci davanti ed entrare."
Louis alza il mento ancora un pò. "Non mi importa."
Zayn lo colpisce con il fianco e si avvicina. "Ho pensato a te tutto il tempo" dice, abbassando la voce così solo Louis può sentire. Quando lo fa, Louis sorride- un sorriso grande e piuttosto impacciato- e questo fa sorridere anche Zayn mentre si chiede se forse in realtà gli importa.
STAI LEGGENDO
Gravity Always Wins (Zouis FF) ||Italian Translation
FanfictionLa verità è: se non fossero in una band insieme, Zayn non sarebbe amico di qualcuno come Louis. Oppure In cui Zayn e Louis si capiscono a vicenda meglio di chiunque altro, ma non sanno trovare un terreno comune. ©writeivywrite