prologo

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la luna.
un corpo celeste nella via lattea, unico satellite naturale della terra.

ecco tutto. questa è la più semplice spiegazione della luna che si possa dare.
non che ce ne sia una più complessa, perché in sostanza la luna è davvero un corpo celeste unico satellite naturale della terra.

la luna la immagino silenziosa, timida, sempre sulle sue, che si mostra nella sua semplicità, mentre gli altri corpi celesti dell'universo sono caotici e maestosi.

perché nella sua semplicità ci sono tante cose nascoste, come ad esempio la faccia che non viene mai rivolta verso la terra, che era un mistero fino a quando l'uomo non ha iniziato a esplorare lo spazio e a studiarlo.

a dire la verità mi rivedo molto nella luna.
sono silenzioso e sempre sulle mie, e anche io ho quella faccia nascosta che nessuno può vedere apparte me stesso.

sono così sin da bambino: durante gli anni dell'asilo, delle elementari e delle medie non ho mai avuto amici, ma non perché mi bullizzavano o cose del genere.
ero semplicemente io che al tempo non ne avevo bisogno, se così posso dire.

non avere amici non mi sembrava un problema, stavo bene da solo con le mie passioni e i miei interessi.

poi al liceo avevo deciso di provare a trovare qualcuno con cui avrei potuto condividere quelle passioni; strano ma vero, quel qualcuno lo avevo trovato.

qualcuno che a quell'età non pensava solo alle ragazze e a come rimorchiarle: chi trovai era completamente l'opposto di quei ragazzi che vedevo a scuola e nella mia classe.

nella mia vita era entrato yeosang, il mio migliore amico: era nella mia classe e come me stava sempre in disparte senza entrare nei discorsi dei nostri compagni.
un giorno mi feci coraggio e mi avvicinai a lui chiedendogli se potevo diventare il suo compagno di banco.

credo che se potessi tornare indietro a quel giorno, farei la stessa identica azione, perché la mia amicizia con lui è ciò che avevo di più importante.

yeosang, nella mia vita, era come un eclissi, raro e bellissimo evento, però inguardabile senza delle protezioni, a causa della sua rarità e bellezza.

ci siamo sempre sostenuti a vicenda e accettati come eravamo: lui non si fece problemi quando gli dissi che non mi piaceva andare alle feste o fare cose che di solito si facevano negli anni del liceo.
e io non mi feci problemi quando, al secondo anno, mi disse che si era fidanzato con un ragazzo di prima di nome jongho e che quindi era gay.

ancora oggi, alcuni anni dopo, yeosang era fidanzato con jongho ed erano una coppia unita come non avevo mai visto.

intanto io avevo trovato un'altra amica. sì. un'amica.
una ragazza a cui ero molto legato e a cui volevo davvero bene.

si chiamava yuqi e aveva tre anni più di me, ci eravamo conosciuti perché andava alla mia stessa università.

da quando la ho conosciuta tre anni fa, era una ragazza bellissima, con i capelli biondissimi e grandi occhi scuri.
infatti, piaceva a molti ragazzi e ragazze nella nostra università e in tanti pensavano che io e lei fossimo fidanzati.
altri invece mi odiavano solo perché avevo la possibilità di esserci amico.

yuqi la avevo sempre vista come il sole nel mio sistema solare che era la vita, colei a cui nessuno poteva fare a meno di guardare e di rimanere ammaliato.

e poi, tre anni fa, successe ciò che cambiò la nostra amicizia: yuqi rimase incinta.
decise di tenerlo, non voleva abortire anche se era ancora molto giovane.

e così, nove mesi dopo, nacque song hari, la figlia di yuqi.
quella bambina così simile alla madre era ciò che aveva unito ancora di più la mia amicizia con yuqi, ci davamo coraggio a vicenda per assicurare ad hari una vita normale, anche senza padre.

yuqi mi aveva sempre detto che ero bravo con i bambini e che ero la persona giusta per aiutarla in questa cosa.
così decise che io sarei diventando il babysitter di sua figlia.
quindi da quella volta io vedevo hari tutte le settimane, quando yuqi aveva bisogno di qualcuno che potesse stare con la figlia mentre lei faceva i corsi pomeridiani all'università o studiava con le sue amiche.

tre anni dopo io sono ancora qui che faccio da babysitter ad hari e sono rimasto lo stesso di tre anni fa: con i soliti tre amici, con il solito aspetto e alto come un palo della luce.

e – ovviamente – sempre non fidanzato.
yeosang diceva che era solo questione di tempo e che prima o poi avrei trovato qualcuno giusto per me.

più poi che prima, in realtà.

dovevo soltanto trovare la stella della mia luna.


𝗔𝗨𝗧𝗛𝗢𝗥 ' 𝗦 𝗦𝗣𝗔𝗖𝗘

credetemi se vi dico che odio scrivere il prologo *teschio*
sto coso fa schifo ed è cortissimo ma dovevo fare un minimo di introduzione, altrimenti il primo capitolo mi sarebbe venuto di minimo 4000 parole, e sinceramente non volevo farlo per un vostro bene primario :")
ok credo di aver detto tutto, ci vediamo al primo capitolo, bacini <3

– tina ★

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