Il compleanno di Yuki

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11 Maggio 2022, Milano.
Ore 21.38

Camminavo avanti e indietro per la mia camera mentre 'I forgot that you existed' di Taylor Swift rimbombava come in discoteca. Avevo un vestito rosa fatto interamente di paiettes, del tipo che Taylor di solito usava ai suoi concerti con dei texani, io invece ci avevo abbinato dei tacchi bianchi a stivaletto per stare più comoda. Mentre cercavo il giubbotto di pelle bianco da mettere per andare in moto il telefono cominciò a squillare. Vidi il giubbotto sotto la pila di vestiti accasciati sulla sedia e lo afferrai cominciando a correre verso il telefono per scendere più in fretta possibile, poichè come mio solito ero in ritardo.

"Kate dove diavolo sei finita?" Sentire di nuovo la voce di Pierre dopo quel giorno mi diede una strana, ma piacevole, sensazione. Intanto stavo per inciampare per le scale mentre andavo in garage.

"Piccolo ritardo per colpa del documentario su taylor Swift , sono già in moto. Arrivo subito" lo sentii ridere dall'altra parte del telefono mentre salivo sulla moto.

"Vedi di muoverti, ci manca solo che arrivi dopo quel ritardatario di Ocon." chiusi la chiamata infilando il telefono nella tasca destra del giubbotto. Presi il casco bianco e partii a tutta velocità verso un ristorante giapponese che fortunatamente non distava tantissimo da casa mia. Arrivai in poco tempo e una volta dentro andai subito da Yuki e lo abbracciai.

"Augurii Yuki, cresci ma rimani sempre più basso di me"

"Non vale Kate tu hai i tacchi!" Risi mentre toglievo il giubbotto per appoggiarlo sull'attaccapanni. Salutai il resto dei piloti e delle ragazze che erano nella sala e mi presi un bicchiere di vino insieme a Mick e Sebastian.

"Sembri uscita da un concerto di Taylor Swift" Guardai Sebastian con la coda dell'occhio mentre bevevo il vino.

"Questo perchè ho guardato Miss Americana prima di uscire" Mick posò una mano sulla fronte dalla disperazione.

"Seb hai iniziato una conversazione che non porterà a niente di buono. Kate è ossessionata da Taylor, letteralmente ossessionata" Arrossii leggermente perchè una volta avevo obbligato Mick a venire con me in America a vedere un concerto di Taylor nel 2018.

"Ognuno ha i propri idoli, lei è la mia dea. Cioè capite quanto sia iconica?" Sebastian rimase a bocca aperta mentre mick spalancò gli occhi in direzione del tedesco come per dire "Che ti avevo detto?"

"Come preferite andrò a cercare Charlotte, lei si che apprezza questi discorsi" Quando mi girai per andarmene però andai a sbattere contro il petto di qualcuno. Alzando lo sguardo mi ritrovai davanti a Pierre e subito i miei occhi cercarono contatto con il pavimento.

"Non guardi mai dove vai eh?" Sorrisi cercando di alzare leggermente la testa verso il francese che stava ridendo sotto i baffi.

"E tu sei sempre ovunque come il prezzemolo no?"

"Chapeau mademoiselle" Il suo francese era semplicemente perfetto, e lo faceva sembrare ancora più dannatamente attraente, cosa che mi spaventava abbastanza. Mi piaceva tutto di Pierre a dire la verità, era un ragazzo alla mano che non sapeva stare fermo un attimo, propenso alle discussioni che mi servono per capire che gli interessa di me, con un futuro solido e che sa cosa vuole dalla vita. Io invece ero un po' allo sbando totale negli ultimi mesi e quello che volevo non mi era propriamente chiaro. Ragionare sul futuro mi spavenatava sempre un po', vedere mio fratello con una solida e felice famiglia al suo fianco , non dico mi avesse messo fretta, ma una cosa del genere. Mi chiedevo se mai avessi potuto avere anche io quello che ha lui, se avessi mai trovato qualcuno che fosse come Ester per mio fratello. Da adolescente avevo le idee chiare su come avrei passato questi anni, e se ve lo steste chiedendo... no, non me li immaginavo così. Mi immaginavo tra le braccia del mio primo amore a lavorare per la Serie A, ma si sa che le cose cambiano, solo che io speravo non cambiassero mai. A quindici anni ero sicura che avrei passato la vita con questa persona, che avremmo avuto una famiglia,che avrei speso i miei giorni accanto a lui , addormentandomi e svegliandomi al suo fianco per anni. Tutto quello che immaginavo io pensavo che se lo portasse dentro anche lui, come mi sbagliavo...

"Sembri un confetto così, ti dona il rosa" mi versò un altro po' di vino e mi circondò le spalle con un braccio tirandomi a se lasciandomi un bacio sulla nuca. Sicuramente ero diventata del colore del mio vestito perchè sentivo le guance bruciare.

"Beh non impazzisco per i confetti devo essere sincera, e nemmeno per il rosa" Pierre rise mentre io cercavo di spiegargli che ero appena entrata nella mia lover era e che d'obbligo dovevo assumere lo stile dell'era swiftie in cui ero. Gasly mi ascoltava estremamente confuso ma cercava di tenere il ritmo con il mio discorso.

"Quindi tu cambi stile in base a quale album di Taylor Swift ti senti più rappresentata?" Pensandoci bene essere ritornata nella mia lover era dopo reputation era abbastanza strano. ma nella mia testa da sedicenne funzionava così e quindi significava che provavo veramente qualcosa per Pierre. Capisco che per molti di voi utilizzare gli album di Taylor Swift come strumento per valutare quanto mi piaccia qualcuno sia una cosa da adolescente in preda a una crisi ormonale, ma in base alle canzoni che ascoltavo di lei in determinati periodi capivo cosa sentivo davvero e i brani di Lover erano ovunque nelle mie Playlist ultimamente.

"Riassumendo il discorso di dieci minuti che ti ho fatto, che sarebbero stati di più se non mi avessi interrotto, si esattamente così" Insistette perchè continuassi a parlargli di questa mia fissa per taylor e probabilmente mi si illuminarono gli occhi perchè nessuno amava sentirmi parlare per ore di lei, molti mi liquidavano con un 'Oh si capisco, comunque...' spostando il discorso su noiose notizia di cui a me non poteva interessare meno in determinati momenti. mentre spiegavo a Pierre l'ordine in cui erano usciti gli album di Taylor vidi qualcuno alle sue spalle che mi sembrava tremendamente famigliare. Mi interruppi un secondo e mi sporsi più in là così da vedere meglio e ebbi quasi un mancamento. Un colpo al cuore improvviso mi fece quasi cadere. Carlos mi afferrò da dietro aiutato da Pierre e mi fecero sedere mentre io continuavo a fissare lui dall'altra parte della sala. Erano passati anni ma vederlo così mi faceva sempre lo stesso effetto.

"Kate che ti prende stai bene?" Mi chiese Carlos togliendomi il bicchiere dalle mani.

"Io non-.... Mattia?"


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Colpo di scena, torna il passato di Kate. A Presto <3

La sottile linea tra odio e amore || Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora