La sottile linea tra odio e amore || Pierre Gasly

il monegasco bussò

1 Giugno 2022, Milano

Quando stavo riprendendo coscienza dopo una dormita di sasso sentivo qualcosa di pesante che mi impediva di mettermi a sedere. Aprendo gli occhi realizzai che il letto dove mi ero addormentata non era il mio, e la cosa che avevo addosso era il braccio muscoloso di un pilota francese di mia conoscenza. Mi girai facendo attenzione a non svegliarlo ma lui era già sveglio e mi guardava con quegli occhi azzurri assonnati che mi mettevano tanta soggezione.

<<Buongiorno Kitty>> e sì, stavolta era un buon giorno. Mentre cercavo di farmi piccola richiudendo la testa sotto le lenzuola lui mi passava una mano tra i capelli. <<Cosa dice il tatuaggio che hai sulla schiena?>> mi chiese passandomi un dito sulla spina scoperta che mi provocò dei brividi evidenti. Tirai su la testa e sorrisi timidamente.

<<E' il testo di una canzone, 'Every night I'm dancing with your ghost'>> mi strinsi al suo petto e cominciai a disegnare dei cerchi immaginari sul suo petto mentre lui mi stringeva a sè. Non c'era bisogno di dire per chi fosse quel tatuaggio, era ovvio a me come a lui. <<Che ne dici se facciamo colazione?>> lui mi lasciò una serie di baci sulla faccia e poi scosse la testa.

<<Non ho fame adesso>> disse abbandonandosi su di me mentre passavo una mano nei suoi capelli e guardavo il soffitto bianco di casa sua.Lo scossi un po' per farlo alzare ma era inutile, restava fermo immobile con gli occhi chiusi sulla mia pancia. Aveva i capelli scombinati, uno sguardo assonnato ma aveva qualcosa di davvero speciale per me, anche se era semplicemente un ragazzo che era piombato nella mia vita in un secondo e aveva iniziato a travolgere tutto.

<<Dai Pierre alzati, sono le dieci e io ho molta fame>> lui mugulò qualcosa contro la mia pancia che parve abbastanza contrariato dalla mia proposta. Decisi quindi si scivolare via dal letto e infilarmi la maglia. Legai i capelli e andai in cucina lasciando il francese dormiente sul letto.

<<Kate dove vai?>> disse sollevando un sopracciglio e aprendo un occhio assonnato. Mi fermai sulla soglia della porta e mi sporsi verso la camera aggrappandomi alla maniglia della porta.

<<Preparo la colazione, crepes?>> lui annuii sorridendo con la faccia sul cuscino. Mi fiondai in cucina e cominciai a cercare tutto quello che mi serviva e dopo mezz'ora avevo finito di preparare la colazione. Pierre sbucò in cucina con il pantalone del pigiama a torso nudo e per poco non lasciavo cadere la crepe che stavo finendo di farcire. Lui si stava stropicciando gli occhi mentre si metteva a sedere sullo sgabello della penisola della cucina. Gli posai davanti la sua crepe con nutella , banana e fragola, secondo charles era la sua preferita.

<<Non saranno perfette come quelle francesi ma mi ci sono impegnata>> lui mi tirò a sè con un braccio stampandomi un bacio sulla guancia. Mentre facevamo tranquillamente colazione parlando del più e del meno, discutendo del prossimo gran premio e di voler andare a vedere il Milan a San Siro insieme sentimmo qualcuno suonare il campanello. Pierre andò ad aprire il portone e dalla cucina riconobbi la voce di Charles.

<<Charles ma cosa ci fai qui->> gli chiese Pierre prima di essere bruscamente interrotto dal monegasco.

<<Pierre tu non puoi capire il casino che sta uscendo fuori...>> i passi decisi di Leclerc si stavano facendo strada sempre più vicini a me , che nella tranquillità più assoluta stavo mettendo il terzo cucchiaio di nutella nelle crepes.

<<Cioè sono uscite delle foto tue e di Kate...Kate?Tu cosa diavolo ci fai qui? Oh mio dio voi avete..! Vabbè non importa ora... ma quanta cazzo di nutella ci metti dentro quelle crepes? No, non rispondere. Torniamo alle cose importanti>>Dopo avermi colta in flagrante Charles si prese la mia crepes e cominciò a mangiarla nervosamente mentre ci mostrava delle foto che i paparazzi erano riusciti a scattare a Miami. Sbuffai portando la testa indietro e riprendendomi la mia crepes.