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Un'Inaspettata Rivelazione

— È la verità, sei troppo sincera per tenere nascosta una cosa del genere. — Jungkook sorrise per uscirle la lingua.
— Adesso mi parli come se fossi una bambina. — In fondo un po' lo sei ancora... — Alya si voltò verso l'amico per poi dargli un finto pugno sul braccio. Jungkook le afferrò il polso per poi tirarla verso di sé.
Il suo cuore iniziò a battere.

Questa volta c'era una tensione diversa nell'aria. I due amici erano diventati sempre più vicini nel corso del tempo, e adesso si trovavano di fronte a un momento cruciale. Era stata una crescita costante di sguardi, giornate intere ormai passate insieme. Jimin era ormai andato e quella che era diventata la loro "quotidianità" era finalmente ritornata, era stato come se entrambi la stessero aspettando.
Jungkook, con gli occhi bassi e una leggera ansia, si avvicinò ad Alya.
– Alya, ci sono delle cose che devo dirti — disse con voce tremante. E forse non era quello il momento giusto- Jungkook rifletté sulle parole dette da Jimin quella stessa giornata. Ma no, forse era ancora sbagliato.
Lei lo guardò con occhi curiosi e rispose dolcemente: Dimmi, Jungkook. Puoi dirmi tutto.
Lui prese una profonda inspirazione, cercando di raccogliere il coraggio necessario.
— Che sei proprio una bambina. — ma aveva fallito, non era proprio riuscito a dirlo, e non gli sembrava ancora il caso.
— Davvero?! Lasciami! — si lamentò lei rompendo quel legame corporeo per poi riempire le guance d'aria- lei sapeva che avrebbero dovuto parlare prima o poi, che lei stessa avrebbe dovuto dare più spiegazioni sul come si fosse sentita tempo fa, quando il suo cuore batteva per lui mentre reprimeva qualsiasi tipo di istinto.
— Adesso però siamo soli.
— E quindi?
— Mh, principalmente nulla. Solo che... ancora non era capitato oggi che fossimo soli... e non ho voglia di pensare a Diana e neanche a Jimin.
— Sono d'accordo con te, mi sento un po' stanca. A dire il vero ho della tensione addosso...
Jungkook rise- ma era diverso. Una parte di lui sapeva che non sarebbe durata a lungo quella tranquillità.
— Però Kook, so che devi dirmi qualcosa. Sei abbastanza strano.
— Io? Nah, sto bene.
— Dimmi la verità, Kook.
Lui sedette sul divano per poi scuotere il capo.
— Non devo dirti nulla.
— Io non ne sono così sicura, sei un po' distratto con lo sguardo, solitamente quando parlo mi guardi.
— Ok, va bene, é inutile che continuo a tenerlo per me, tanto non cambierà nulla fra di noi. Alya, da quando siamo diventati così vicini, una parte di me è cambiata. Mi rendo conto che forse... sto iniziando a provare dei sentimenti per te. Ecco perché mi vedi così strano, come dici tu, sto ancora cercando di capire cosa sta succedendo dentro di me!
Le parole di Jungkook colpirono Alya come un fulmine a ciel sereno. Si era aperta con lui, confessandogli i suoi sentimenti, e adesso si trovava di fronte alla possibilità che lui provasse lo stesso. Una miscela di emozioni prese il sopravvento: la gioia, la paura e la confusione si fusero insieme. Non tardarono però ad aggiungersi anche l'illusione, la delusione e il dolore. Il non essersi sentita adatta per tutto quel tempo, l'essersi convinta che non sia adatta per lui, la stava ora scombussolando. 
— Jungkook, ma... cosa significa tutto questo? Sai benissimo cosa è successo in passato. — chiese Alya, il suo tono di voce rispecchiava la sua insicurezza. Jungkook guardò negli occhi di Alya, cercando di spiegarsi meglio.
— Mi spaventa l'idea di innamorarmi di te, Alya. Ho paura che questo possa rovinare la nostra amicizia. Se qualcosa andasse storto, non vorrei perderla. E so anche quanto tu sia... delicata, sei particolare, credo di aver superato un confine che non doveva essere calpestato da me. Non so se riesco a spiegarmi bene...
Alya si sentì sopraffatta dalle emozioni. Aveva confessato da poco i suoi sentimenti e ora doveva fare i conti con la paura che lui potesse essere d'accordo con lei. La sua natura remissiva rendeva difficile per lei affrontare situazioni emotivamente intense come questa. Perché proprio in quel momento? Perché lo stava dicendo in quell'esatto momento? La pancia prese a farle male.
— Jungkook, io... mi dispiace se tutto questo ti sta confondendo, ma adesso mi sento ferita da te. — rispose Alya, le lacrime iniziarono a rigare le sue guance. — Ho avuto il coraggio di dirti che provavo qualcosa per te, ma non sapevo che tu potessi provare lo stesso a distanza di tutto questo tempo. Forse è meglio se vado in camera mia.
Jungkook si alzò dal divano avvicinandosi ad Alya, voleva consolarla e farle capire che tutto sarebbe andato bene. La prese delicatamente per mano e la guardò con un'espressione amorevole. Sapeva che quella poteva essere una ferita ancora aperta per lei- d'altronde non era passato così tanto tempo dal momento in cui lei gli aveva confessato quella parte delicata della loro amicizia.
— Alya, ti prego, non piangere, ecco perché dicevo che sei molto delicata. Io non voglio prenderti in giro e né metterti pressione, non voglio che tu abbia ansia o stress. Già siamo in una situazione difficile in cui non voglio che tu stia male. — disse, cercando di asciugare le sue lacrime. — La verità è che sono stanca di avere paura, mi rendo conto che questo può sembrare una scusa, ma sono stanca di essere me stessa. Sono stanca di ricordare che ho provato qualcosa per te, sono stanca di pensare che io non vado bene per te. Che io sia inadatta, che io sia sbagliata. Kook non voglio perderti, ma non posso negare che io non conosco i miei sentimenti e che adesso mi stai facendo del male, mi stai facendo ricordare che io sono diversa da te.
— Perché sei così convinta di essere diversa da me?!
Alya si fermò un istante, guardando negli occhi di Jungkook. La sua vulnerabilità si mescolava con una spruzzata di speranza. L'idea di lasciarsi guidare dal cuore iniziò a risvegliare in lei un coraggio che non sapeva di possedere. Al tempo stesso stava però facendo guerra con la Alya del passato- la Alya che era stata giudicata da Jimin, che era stata definita "impossibile" come tipo di ragazza che potesse piacere al suo amico. I loro sguardi si intrecciarono in un momento carico di tensione e incertezza. Poi, con dolcezza, Jungkook si chinò verso di lei e le loro labbra si unirono in un bacio tenero e appassionato. Alya rimase immobile, in piedi, con il cuore che batteva a mille.
Tutte le paure e le incertezze sembrarono svanire nel momento in cui i loro cuori si unirono. Alya si lasciò trasportare dalle emozioni, abbandonandosi completamente a quel momento magico. I loro baci erano dolci e delicati, un riflesso di tutto ciò che avevano condiviso nel corso del tempo. La mano di Jungkook le accarezzò la testa- mai si sarebbe immaginata una situazione simile, mai avrebbe immaginato di ricevere un bacio del genere.
Sentì mancarle il respiro-  poco a poco, i loro baci si trasformarono in un abbraccio intimo. Alya si sentiva avvolta da una sensazione di calore e sicurezza che non aveva mai provato prima.
Si separarono attimi dopo lentamente, i loro sguardi ancora colmi di affetto reciproco. Non c'erano bisogno di parole, poiché le loro azioni avevano detto tutto. Si erano aperti l'uno all'altro senza aver avuto bisogno di utilizzare parole, superando le paure e facendo spazio a un sentimento profondo e autentico.
— Scusami, io in realtà non volevo farlo senza consenso.
— Non so che cosa dirti, ora sono più confusa di prima.
— È che non voglio più sentire frasi come "non sono adatta a te" "sono sbagliata", perché non è così. Tu sei come me, io sono come te. Siamo solo persone diverse, ma non c'è niente che potrà decidere al nostro posto se andiamo bene insieme o meno.
Alya guardò Jungkook con uno sguardo misto di confusione e vulnerabilità. Le sue parole colpirono nel profondo, ma c'era ancora un senso di rabbia e delusione in lei.
— Ma perché non volevo dirmelo? Perché mi hai fatto credere che non provavi niente per me fino a poco fa? — chiese Alya, la voce tremante.
Jungkook abbassò lo sguardo, sentendosi colpevole per aver causato quella sofferenza ad Alya. Respirò profondamente prima di rispondere.
— Alya, mi dispiace. Ho cercato di negare quello che provavo, ad essere sincero preferirei continuare a farlo.
Alya annuì, la sua rabbia lentamente si trasformava in tristezza. Si sentiva tradita, le parole che aveva pronunciato non erano state dolci, dopo quel bacio così sincero e gentile.
— È un colpo duro sentire che hai paura di innamorarti di me. Mi ha fatto sentire come se non fossi abbastanza, di nuovo. Vedi? Non importa cosa può accadere Jungkook, ma le cose non funzionano. Hai detto di voler negare ciò che provi, no?
Jungkook si avvicinò ancora di più ad Alya, prendendo delicatamente il suo viso tra le mani.
—  Smettila di dire queste cose.
— Allontanati.
Alya fece un passo indietro. Non voleva che lui la toccasse, non dopo quello che le aveva detto.
— Che stai facendo?
— Non voglio che mi tocchi, non voglio che ti avvicini. Anzi, credo che forse dovresti andartene.
Alya fissò Jungkook, i suoi occhi erano lucidi. La sua mente era in tumulto, affrontando una serie di emozioni contrastanti. Sentiva il cuore diviso tra la paura e la speranza, l'incertezza e la fiducia.  La delusione le batteva in testa come un martello su chiodo.
— Jungkook, non so se posso accettare tutto questo così in fretta, il fatto che tu ora mi abbia rivelato questi sentimenti, il fatto che tu mi abbia baciata e fatta sentire di nuovo che non sono abbastanza. — sussurrò Alya, cercando di mettere ordine nei suoi pensieri. — Abbiamo attraversato così tante sfide insieme, e adesso c'è questa nuova svolta nelle nostre vite... io non posso davvero accettare adesso questa situazione, che si tratti di amicizia o di qualsiasi altra cosa.
Jungkook abbassò gli occhi, comprendendo la reazione di Alya. Si sentiva in colpa per averle aggiunto ulteriori confusione e turbamenti. Voleva che lei si sentisse sicura e amata, non stressata e sopraffatta.
— Alya, come ti senti. — rispose Jungkook con voce pacata. — Non voglio metterti fretta o costringerti in alcun modo. Se hai bisogno di tempo per riflettere e prendere una decisione, sarò qui ad aspettarti. Se vuoi che io me ne vada, allora me ne andrò. Ma non fare così, non prendere adesso le distanze da me.
Jungkook si avvicinò a Alya e prese delicatamente il suo viso tra le mani. Le sue dita accarezzarono la pelle di lei con dolcezza, cercando di donarle un senso di calma.
— Non voglio che il passato ci definisca, ma che ciò che abbiamo condiviso finora ci guidi verso il futuro. E questo vale più di qualsiasi altra cosa, Alya. C'è un momento di quiete, non voglio vederti piangere né arrabbiarti con me.
Alya si lasciò cullare per un attimo dal tocco di Jungkook sentendo una sensazione di sicurezza e conforto che aveva sempre desiderato. Il suo sguardo si incrociò con quello di lui, e lei vide una scintilla di speranza e amore nei suoi occhi. Sentire quel calore da parte sua era qualcosa di nuovo, qualcosa che la stava stordendo. E se fosse finita male? Se lei non andasse davvero bene per lui?
—  Forse dobbiamo prendere un passo alla volta, credo tu debba ancora capire se realmente provi qualcosa. Sono dell'idea che tu non possa.
Jungkook annuì mantenendo gli occhi puntati nei suoi. — Non penso di essere molto lucido, non so per quale motivo. — Cosa intendi dire? — l
Alya e Jungkook si guardarono negli occhi, sentendo l'intensità dell'attrazione che li univa. Le labbra di Jungkook catturarono quelle di lei in un bacio profondo e sensuale. Sentì il calore del suo respiro mescolarsi con il suo.
I loro corpi si avvicinarono, fondendosi l'uno con l'altro in un abbraccio passionale.
Le mani di lui si mossero lungo la schiena di Alya, mentre le sue labbra esploravano il contorno del suo collo, lasciando una scia di baci sensuali lungo la pelle. Alya si sentì avvolta da una sferzata di desiderio e il suo respiro si fece più pesante.

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