Capitolo 22 🤕

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Non sapevo bene cosa mettere, ero sempre indecisa quando dovevo andare a casa di Touya, probabilmente per la differenza economica. Sospirai e misi i pantaloni della tuta più nuova che avevo.

Touya aveva bisogno di parlare, ultimamente era molto agitato per la questione della Yuuei e del suo quirk. Non ero dalla parte di suo padre per quello che stava facendo, ma capivo che sia lui che sua moglie, Rei, volessero proteggere Touya e quindi gli dicevano di non utilizzare il suo quirk. Avevo provato a farglielo capire dolcemente, ma Touya non ne voleva sapere. Dovevo comunque cercare di convincerlo prima che succeda qualcosa di irreparabile.

"Mamma, io vado da Touya." Dissi affacciandomi dalla cucina,
"Non fare tardi. Se succede non tornare a casa a piedi, vengo a prenderti. Anzi sappi che per le 20:30 verrò se non sei prima a casa." Disse accarezzandomi le orecchie. Quel gesto mi fece mettere il muso come le bambine piccole, non potevo evitarlo date le sue parole oltre al gesto,
"Come vuoi!" Esclamai,
"Hai proprio il volto di un gattino."
"Mamma, basta!" Alzai la voce arrossendo e andando verso l'ingresso mentre lei rideva. Era così imbarazzante, mi sentivo debole e lo odiavo.

Presi le mie scarpe, mi sedetti all'ingresso per metterle. Guardai la scarpiera,
"Papà non è ancora tornato?" Chiesi, purtroppo senza rifletterci troppo. Mi voltai verso mia madre dopo aver infilato le scarpe, il suo sguardo era fisso sulla scarpiera,
"No." Disse semplicemente per poi tornare in cucina.

Sospirai. Papà cosa stai combinando?!
"A dopo, mamma!" urlai dall'ingresso uscendo dalla porta senza aspettare la sua risposta. Iniziai a camminare, la casa di Touya era abbastanza lontana dalla mia, spesso mi veniva incontro a metà strada per non farmi annoiare lungo il tragitto. Però nonostante sperarsi di incontrarlo per strada, non vidi mai spuntare la sua chioma bianca.

Sospirai. Ultimamente era troppo giù di corda per avere queste piccole attenzioni nei miei confronti, ma ci sono sempre momenti positivi e negativi nella coppia. Anche i miei genitori ne erano un esempio proprio adesso. Era arrivato il mio momento di sostenere Touya, appena si sarebbe sentito meglio sarebbe tornato a raggiungermi per strada per accarezzarmi la mano, e riscaldarmela quando di inverno faceva troppo freddo per me. Per fortuna era primavera adesso, quindi non faceva così tanto freddo.

Raggiunsi la sua casa dopo un po' di tempo. Le luci di casa erano accese, e il cancello era stranamente stato lasciato aperto. Lo aprii ed entrai, solitamente non lo farei, ma sua madre era sempre così gentile con me, mi aveva detto di non farmi tanti problemi. Ormai stavo spesso lì, era Touya che mi invitava ma a me di certo non mi dispiaceva andare lì. Mi faceva piacere sia stare con Touya, che con gli altri membri della sua famiglia, quasi tutti.

Mi avvicinai al portoncino d'ingresso, e suonai al campanello. Dopo poco iniziai a sentire rumori più forti provenire dalla casa, e poi il silenzio tombale. Quella situazione mi preoccupò non poco, un'ansia iniziò a crescere dentro di me. Speravo solo che Touya non avesse dimenticato il nostro incontro.

La porta venne aperta di scatto, ingoiai pesantemente quando vidi Endeavor. Il suo corpo emanava un calore soffocante.
"Touya, non c'è!" Mi sbattè la porta in faccia sussultai e feci per allontanarmi osservando ancora la porta terrorizzata. Sentii di perdere all'improvviso l'equilibrio, così caddi a terra.
"Ah..." mi massaggiai la coscia, da casa Todoroki non sentivo più alcun rumore. E non sapevo se la cose fosse ancora più preoccupante di prima.

Cercai di alzarmi ma la gamba faceva più male di quanto pensassi. Misi le mani sul terreno e feci forza nelle braccia per alzarmi. Mi avvicinai al cancello d'ingresso per trovare qualcosa alla quale sostenermi.

Uscii dalla loro proprietà e mi fermai poco più in là appoggiata al muro. Presi il telefono.

Touya 💙🔥

Touya, dove sei?
<<17:43>>

Stai bene?
<<17:43>>

Per un bel po' rimasi a guardare i miei messaggi, sparavo con tutto il cuore che gli arrivassero ma non fu così. Nel frattempo almeno la gamba iniziava a fare meno male. Probabilmente non avevo molta scelta. Per quanto Endeavor potesse comportarsi in un modo negativo, non mi terrebbe lontano da Touya, lo sa che distraggo suo figlio e in questo caso è necessario. Pertanto di certo non mi aveva mentito.

Sospirai e misi il telefono in tasca. Non avrebbe potuto rispondere, i messaggi non gli arrivavano. Ma dov'era finito? Ripresi a camminare anche se la gamba non era proprio apposto,
"Ehi, ehi..dove vai?" Mi voltai. Il tizio una maglia a righe e una sorta di passamontagna che gli copriva il volto per intero, perfino la nuca era coperta, c'era spazio solo per gli occhi e la bocca. Al di sopra aveva una felpa, anch'essa a righe, ma invece di essere bianche e nere, aveva delle righe bianche e violetto.

Cercai di mantenere la calma. Era un villain palesemente, quegli occhi da pazzo lo confermavano,
"Non so se..." ripresi fiato per tentare di mantenere la calma,
"...se ti conviene stare qui, quella è la residenza di Endeavor!" Dissi sperando che il nome dell'hero numero due gli incutesse timore,
"Oh, ma io questo lo so..." disse avvicinandosi. Grazie alla gamba non avrei nemmeno potuto correre, dannazione!

"..lo so...e io..spero che sia lui a mettere fine alla mia vita!" Disse alzando il tono della voce mentre dal suo corpo iniziarono a sollevarsi delle bende, o cose simili,
"..a..allora affrontalo di persona se sai dov'è!" Dissi facendo qualche passo indietro.

Nascosi la mano destra dietro la schiena e feci uscire gli artigli. Dovevo richiamare l'attenzione di Endeavor! Avevo paura di lui, ma almeno non era un pazzo come quello che avevo davanti! Le mie unghie di certo avrebbero stracciato le sue bende, ma non ero così allenata come dovevo.

E se questo pazzoide era in circolazione, si era avvicinato alla casa di Endeavor, e voleva che proprio lui mettesse fine alla sua vita...voleva dire che era forte. Gli altri heroes non hanno potuto far nulla, e adesso cercava l'attenzione del numero due!

Lui ghignò alla mia risposta,
"È più facile...fare in un altro modo per avere uno scontro con lui..sai gli heroes hanno il brutto vizio di aprire un dialogo!"
"Non penso che Endeavor ne abbia voglia!" Esclamai sperando che qualcuno mi sentisse e si rendesse conto della situazione,

Le sue bende si avvicinarono velocemente a me, io cercai di scansarmi, ma la gamba faceva troppo male per fare chissà quali movimenti. Le bende mi afferarono e mi strinsero talmente forte da farmi gridare a causa della gambe ferita.

"Zitta! Non voglio che i miei piani vengano rovinati da te!" Disse con tono acido, stringendo ancora più forte le bende attorno al mio corpo, io non potei fare a meno di gridate ancora. La gamba faceva troppo male per resistere, e la paura si era impossessata del mio corpo.

Le bende si avvolsero anche attorno al mio collo,
"Ti ho detto di non rovinare nulla!" Continuò stringendo la presa. Da lontano sentii dei movimenti, dei rumori. Ma ormai non vedevo più nulla, e subito dopo smisi anche di sentire.

~~~

Mi alzai da terra, con le mani e la tuta pieni di terra e di polvere. Le lacrime scorrevano sulle mie guance. Perchè non era venuta? Adesso anche lei...stava cambiando. Continuava a ripetermi di non usare il quirk! Come quei due!

Strinsi i denti cercando di calmarmi. Odiavo quella situazione, e sentivo che mi stava abbandonando! Non volevo perderla. Ma che spiegazione c'era al fatto che non fosse venuta? Le ho mandato apposta prima il messaggio per avvisarla. Ero convinto che l'avesse visto. Speravo che il problema fosse quello, e non che mi avesse scaricato!

Iniziai a tornare indietro. Dovevo tornare a casa, e vedere se lei fosse a casa mia, o se almeno fosse passata. Il mio corpo era bollente, guardai il mio avambraccio, la pelle era raggrinzita. A volte era solo un problema momentaneo, ma probabilmente lì sarebbe rimasto qualche segno, adesso avevo esagerato ma lei mi mancava.

Quando arrivai quasi davanti casa, trovai la polizia proprio lì accanto, persone che guardavano appoggiate all'uscio dei cancelli delle loro case, altre guardavano dalla finestra o dai balconi. Il vecchio stava parlando con la polizia,
"Che è successo?" Dissi avvicinandomi, sicuramente avrebbe iniziato a sgridarmi per essermi allontanato, poi lui si accorgeva subito anche se avevo usato il quirk per un solo minuto.

Si voltò verso di me, il suo sguardo sembrava diverso dal solito,
"Che succede?" gli chiesi di nuovo,
"Touya...c'è stato un'incidente..." disse.

Between flames and feathers [Hawksxreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora