Between flames and feathers [Hawksxreader]

Capitolo 16 🧊

Mi stiracchiai sentendo le braccia di Hawks ancora attorno a me, vedevo appena i raggi del sole flitrare tra le sue piume, ero praticamente intrappolata. Non c'era via di scampo, almeno mi tenevano al caldo e mi facevano sentire al sicuro.

Non avrei voluto svegliarlo lo ammetto, ma purtroppo se non lasciava, non potevo andare a lavoro. Lui aveva fatto un turno notturno, era andato alle nove di sera ed era tornato alle tre di mattina. E si era messo a letto dopo essersi lavato, erano passate poco più di due ore e mezza.

Cercai di passare scivolare tra le sue braccia, e infilarmi sotto le coperte per agirare il problema, ma appena ci provai mi strinse ancora più forte a sè mugugnando qualcosa che non ero riuscita a comprendere. Sistemò il volto nei miei capelli, e continuò tranquillo a sognare.

Sospirai, e cercai di fare una voce dolce e tranquilla per rendergli meno traumatico possibile questa interruzione dai suoi sogni,
"Hawks..Hawks.." inizia a dargli dei baci sul viso sperando che prima o poi aprisse gli occhi. Lo sentii sbadigliare, sentendo i muscoli sotto le mie labbra che si contraevano,
"Che succede..gattina?" disse, appena riuscii a sentire la sua voce,
"Mi dovresti lasciare, devo andare a lavoro. Mi dispiace averti svegliato, ma non mollavi la presa e non posso fare tardi oggi, mi hanno avvertita che c'è un momento dove non ci sono heroes a pattugliare...devo coprire quel vuoto" dissi.

Sentii dei lamenti da parte sua, si mise un avambraccio sugli occhi, per essere più drammatico, forse anche per vedere meno la luce del Sole, anche se le sue ali ancora la bloccavano,
"Ti giuro che farò in modo che non dovrai più lavorare così tanto! Tre ore al giorno bastano" disse ancora mezzo addormentato, ma quei pensieri li aveva sempre avuti a dirla tutta.

Sorrisi divertita e gli diedi un leggero bacio sulle labbra,
"Grazie, mio eroe" dissi ridendo leggermente. Riuscii finalmente ad avere via libera. Mi alzai e chiusi le tende, lasciando la stanza più o meno nel buio. Gli sistemai le coperte e dopo essermi messa il mio costume lasciai che Hawks potesse finalmente riposarsi un quantitativo di ore decenti.

Andai in cucina e preparai qualcosa alla svelta per il pulcino che dormiva di là. Era stanco e ieri non aveva nemmeno cenato. Preferiva dormire e lo capivo...ma non mangiare per Hawks..era una cosa gravissima! Mi stavo seriamente preoccupando di questo. Gli avevano dato turni troppo vicini. Preferiva dormire!

Gli preparai del pollo, per farlo felice. Gli tagliai della frutta, facendo una mezza macedonia venuta un po' male, ma di solito Hawks ingurgidava tutto! E gli preparai allo stesso modo un tiramisù fatto male, con del caffè preparato per me avanzato, dei biscotti e crema avanzata da una torta che avevo portato a mia madre il giorno prima perchè volevo portarle qualcosa e andarla a trovare. Lo misi nel congelatore. E scrissi un biglietto ad Hawks.

"Mangia e non rompere ❤

P.s. Nel congelatore c'è anche il dolce."

Mi sembrava più che sufficiente a dire la verità. Sorrisi e glielo lasciai sul piatto di pollo, coperto da un altro piatto per tenerlo al caldo ed evitare che qualcosa ci finisse dentro, al centro della tavola.

Uscii dalla porta di casa, e mi diressi subito verso il centro della città, che poi sarebbe stata la zona che non avrebbe avuto controlli se non fossi andata io. Era una sorta di psicologia inversa. Di fatti se i villains avessero trovato le zone periferiche vuote, le avrebbero attaccate subito, mentre se vedevano quelle sorvegliate, avrebbero dato per scontato che un luogo come il centro, lo fosse altrettanto.

La tattica non è male, ma ci sono sempre quei villains ai quali non importa assolutamente nulla e fanno comunque ciò che vogliono.

Iniziai a girare per i tetti dele abitazioni, principalmente palazzi molto alti, ma riuscivo comunque a tener d'occhio la strade. Purtroppo faceva un freddo cane, dovevo far sistemare meglio il mio costume e aggiungere un imbottitura qualcosa che mi aiutasse! La pelliccia era comoda in questi casi, ma non potevo sprecare così le mie energie.