Capitolo 2 ❤☕

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Mi stiracchiai nel letto, e guardai verso il comodino per vedere l'orologio e l'ora. Erano le otto e mezza, avrei avuto ancora tempo per riposarmi. Oltre la stanchezza del lavoro adesso avevo quella della serata passata in discoteca.

Aspetta! Devo alzarmi! Devo andare!

Scattai in piedi. Dovevo ancora trovare qualcosa da mettere! Dovevo uscire di nuovo con Hawks. Dannato, mi ha fatto alzare presto nel mio giorno libero! Mi diressi in fretta verso l'armadio iniziando a cercare qualcosa da mettere.

Iniziai a guardare i pantaloni, dovevo tenere ben in mente che era solo per un caffè, e avevo solo mezz'ora per prepararmi.

Presi dei pantaloncini che erano un po' particolari, non troppo eleganti e nemmeno sportivi. Sopra scelsi una maglietta semplice aderente, che arrivava giusto alla cintura dei pantaloni. Misi delle semplice scarpette da ginnastica, e sistemai i capelli per non avere troppo caldo. E mi truccai nuovamente. Solo la base del trucco, giusto per non sembrare addormentata.

Non avevo nemmeno rifatto il letto. Ma erano le nove non avevo altro tempo. Avrei dovuto raggiungere un parchetto poco conosciuto, Hawks mi aveva chiesto di incontrarci lì, non essendo troppo lontano da casa mia accettai volentieri. Probabilmente lo aveva scelto anche perchè non era distante dalla sua agenzia.

Mi incamminai cercando di essere veloce dato che le nove erano passate da qualche minuto ed io ero sotto casa mia. Di solito non ero in ritardo, ma dovevo ammettere di avere sonno.

Mi diressi verso il parchetto e arrivai con una decina di minuti di ritardo, lo trovai su una panchina con il telefono in mano e le gambe accavallate in un certo senso. Aveva la caviglia della gamba sinistra sul ginocchio della gamba destra. Aveva letteralmente le gambe spalancate.

Poi si lamenta che le ragazze lo fissano. Attira l'attenzione anche solo per come si siede. Anche se attirava anche l'attenzione perchè era l'unica persona lì.

"Eccomi.." mi fermai davanti a lui, alzò lo sguardo dal telefono e mi sorrise,
"Ritardo pulcino, sei in ritardo" disse sorridendo divertito,
"Capita" dissi sorridendo,
"Oggi era il mio giorno libero...aspetta davvero ti serve la giacca anche in estate?" dissi ridendo leggermente e vedendo che aveva sull'avambraccio piegata una giacchetta a vento, una di quelle leggere.

"È la dannazione del mio quirk" annunciò,
"Vedo che il mio stile lo seguono in tanti.." disse ghignando soddisfatto. Lui aveva dei pantaloni neri lunghi, e una maglietta bianca aderente...come la mia!

Sbuffai,
"Pensavo che questo problema lo avessero solo le donne!" dissi ridendo,
"Devi metterlo in conto se esci con qualcuno che ha stile, pulcino" disse mettendo il telefono in tasca,
"Continui ad essere modesto come ieri sera" dissi ridendo,
"Grazie, pulcino!" sorrise di nuovo come un cucciolo fingendo di nulla,
"Anche se...ti ho fatto un complimento dovresti apprezzarlo" disse fingendosi subito dopo offeso dalle mie parole.

"Perchè così facendo intendi dire che ho stile anch'io?" dissi cercando di non ridere,
"Esatto.." disse continuando con quel suo fare teatrale. Scoppiai a ridere,
"Mi perdoni sua maestà" dissi iniziando a camminare,
"Ehi, aspetta dove vai?!" me lo trovai affianco in pochi passi,
"Dovevo offrirti il caffè, stilista" dissi scherzosa ridendo leggermente,
"La ringrazio. Allora la seguo volentieri, anche se potrebbe portarmelo direttamente lei" disse e sta volta fu lui a prendermi in giro parlandomi formalmente.

"Io te lo offro mica ti faccio da cameriera" dissi ridendo mentre lui sfoggiava uno dei suoi sorrisi che tanto faceva impazzire le sue fan. Non ci avevo dato molto peso fino a quel momento quando ebbi la possibilità di vederlo a pochi passi. Sembrava sincero però. Sorrisi dolcemente.

Between flames and feathers [Hawksxreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora