Capitolo 12 🏘

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Sbuffai, e saltai sull'altro tetto. Non ce l'avrei mai fatta! Erano mesi! Mesi ormai! Avevano anche ricostruito tutto, ma non riuscivo a trovare un appartamento, mi sentivo sempre più in colpa a vivere con Hawks. Non mi faceva pagare nulla, e continuava ad essere gentile e disponibile con me nonostante dormissi nel suo letto da ormai tre mesi.

Balzai da un palazzo all'altro, ed entrai in casa direttamente dal balcone. Hawks mi stava facendo prendere cattive abitudini.

"Ehi, gattina..usi le mie tecniche?" lo sentii ridere, alzai la testa mentre toglievo le scarpe prima di entrare. Lo vidi steso sul divano, con solo i pantaloni della tuta addosso, la sua gamba destra era sullo schienale del divano le piume invece erano in parte sulla poltrona così che lui potesse stare sul divano, e in parte gli portavano il cibo direttamente alla bocca.

Presi le scarpe in mano ed entrai per poi andare a posarle all'ingresso,
"Ogni tanto fai qualcosa di utile" dissi ridendo,
"Così mi offendi! Non mi sembra il caso, sono così una brava persona" disse sbuffando per poi prendere un sorso di una qualche bibita che aveva in una particolare tazza che la manteneva calda.

Mise un broncio mentre con le piume posava la tazza. Tolsi una parte del costume, era una parte aggiuntiva che avevo d'inverno,
"Com'è andata a lavoro?" si alzò dal divano, e si avviccinò a me,
"Le persone sono degli animali" dissi avvicinandomi al frigo,
"I villains sono così purtroppo, a volte non si sopportano proprio e..." lo bloccai,
"Il problema sono i civili, non i villains!" dissi aprendo una bottiglina d'acqua e iniziando a bere.

"Che è successo?" mi chiese stranito, mi persi un attimo, persi la concentrazione vedendo i muscoli delle sue braccia contrarsi ad alcuni dei suoi movimenti. Chiusi forte gli occhi, e presi a parlare,
"Si lamentano in continuazione! Qualsiasi cosa! Si sono arrabbiati con me per cose che hanno fatto altri eroi! Non hanno avute delle arcontenze, e se la prendono con me!" sbuffai e mi voltai di spalle per non evitare di distrarmi ancora.

Finii di bere e posai la bottiglina,
"Di solito con me non se la prendono.." mi voltai guardandolo male,
"Okay, capito! Sto zitto!" disse alzando le mani,
"Ci credo che con te non se la prendono!" dissi nervosa,
"Mi dispiace che sia stata una brutta giornata..vieni qui.." disse avvicinandosi con le braccia e le ali aperte,
"Che fai?" chiesi, subito mi venne da sorridere,
"Ti abbraccio" disse mettendo un musetto degno di un bambino coccolone.

"Sto bene, grazie lo stesso"
"Vedrai ti farà sentire meglio!" disse avvicinandosi, tentai di sfuggirgli ma mi parò la strada con una delle sue ali,
"Seriamente?!" chiesi cercai di andarmene ma fu tardi, mi sentii stretta dalle sue braccia, e avvolta tra le sue ali. Fuori faceva freddo, la neve si stava già posando, e stare lì...non era male.

Appoggiai la guancia sulla sua spalla. Sorrisi e avvolsi le braccia attorno alla sua vita, il suo corpo emanava molto calore, e le sue ali facevano da scudo per ogni spiffero d'aria. Chiusi gli occhi mentre ancora sorridevo. Sentii le mie guance scaldarsi di più rispetto al resto del corpo, ma cercai di farmene una ragione, strinsi di più la presa aggrappandomi a lui.

Era da tanto tempo che non mi sentivo così calma, tranquilla, sentivo come se il tempo fosse sospeso tra le sue braccia. Iniziò lentamente ad ondulare, quasi come se volesse cullarmi. Sentivo ancora la televisione, ma era diventato solo un sottofondo. Nascosi di più il viso tra il collo e la spalla restando stretta a lui.

Lui appoggiò le labbra tra i miei capelli, e rimase fermo così, forse per farmi sentire sempre di più la sua presenza. Era diverso...in un primo momento avevo pensato subito ai tempi passati, eppure...quest'abbraccio, questo calore...era qualcosa di nuovo. Lui non parlava era solo lì, lì per me. Era una dolcezza che non avevo mai sperimentato prima d'ora.

Between flames and feathers [Hawksxreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora