12. bad blood

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POV di Kaylee

Ovviamente quando vado via neanche per un pomeriggio intero deve succedere sempre qualcosa.

Riesco a togliermi il casco e a parcheggiare la moto appena in tempo per vedere il pugno destro di Aaron incontro la guancia Kyle.

E subito il mio cervello mi riporta a quella sera.


"Ma dove diavolo è finito Kyle?"

"Non ne ho la più pallida idea" rispondendo alzando le spalle per poi prendere l'ultimo sorso del punch. "Hai perso il tuo accompagnatore?"

"A quanto pare."

"K tutto bene?" mi chiedo Mad con preoccupazione nella voce. "Si tranquilla, sono solo stanca."

"Lo sai che non sei per niente credibile?"
Di solito lo nascondo bene, ma stasera non ho le forze.

Rivelo "Ho litigato con Aaron".

"Perché?"
"Non ho proprio voglia di parlarne."

"Va bene, ma se c'è bisogno sono prontissima per andare a picchiarlo, dimmi solo si e corro" dice seriamente e sono convinta al cento per cento che lo farebbe anche con il tacco quindici che indossa.

"Lo terrò in considerazione, ora vado a prendere una boccata d'aria così ne approfitto per vedere se tuo fratello è lì fuori" dico per poi uscire velocemente dalla palestra, velocemente per dire dato che con queste scarpe potrei spezzarmi il collo da un momento all'altro.

Appena sono fuori mi appoggio al muro e prendo un grosso respiro mentre ripenso a quello che è successo. Un'odiosa lacrima mi scende sul viso al ricordo.

Il mio momento viene interrotto quasi subito quando sento qualcuno urlare, che poi riconosco essere proprio il mio accompagnatore di questa sera.

Vado verso la voce, a cui se ne aggiunge un'altra che proprio non vorrei sentire. In un primo momento mi irrigidisco ma poi mi faccio forza e mi dirigo verso di loro.

"Mi potete spiegare cosa state facendo di preciso?" Chiedo sfinita da questa serata e dall'ennesima discussione.

"Stanne fuori" dice Aaron senza neanche guardarmi.

Dopo questa frase al posto della tristezza dentro di me ci sono esclusivamente rancore e rabbia infatti cammino furioso verso di lui, carico il pugno e in un attimo questo si schianta sulla sua faccia.

Cazzo, che male.

Ignoro il male alla mano che inizia già a pulsare mentre lo guardo con risentimento.

"Non hai neanche il coraggio di guardarmi?" chiedo dato che i suoi occhi non incontrano i miei nemmeno per un secondo.

Quando capisco che non c'è più niente da fare o da dire mi giro e me ne vado. Kyle è subito al mio fianco.

Mi fa salire dritta dritta in macchina per poi andare a casa sua. Senza dire niente mi conduce sul divano in salotto mentre mi medica la mano.

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