7. you are my family

343 14 2
                                        


Harper's pov

"Cosa diavolo è questo?" chiede mio padre sbattendo il suo telefono sul tavolo. Io abbasso lo sguardo pur sapendo benissimo il soggetto della richiesta molto gentile di mio padre.

Mi preparo a rispondere quando anche mia madre si avvincina a me per vedere cosa compare sul display.

"Esattamente quello che sembra, un quattro in geostoria" spiego tranquillamente. "Vedi di non fare la stupida o la spiritosa perchè stavolta finisce male. Perchè hai preso questo voto di merda?" chiede alzando la voce.

Sento la rabbia e la frustazione farsi spazio nel mio corpo mentre prendo un grosso respiro.

"Forza, stiamo aspettando" mi istiga mia madre incazzata nera spostando le mani dai suoi fianchi e incrociando le braccia al petto.

"Non sono riuscita a studiare praticamente niente, è letteralmente un miracolo che io abbia preso quattro e non tre" dico alzandomi dalla sedia sulla quale ero seduta.

"E per quale motivo non hai studiato?" chiede mio padre palesemente alterato e con un'aria di superiorità. E a quel punto decido di sfogarmi un po' perchè la colpa di questo voto non è sicuramente solo mia e nemmeno una tragedia.

"Perchè ho lavorato tutto il giorno prima della verifica e quando sono arrivata a casa tu mi hai riempito di cose da fare sapendo benissimo che dovevo studiare e che potevi fare tu al posto di restare sul divano a guardare la tua partita del cazzo. E non provare a tirare fuori che eri stanco per il lavoro perchè era la tua settimana di ferie" sputo arrabbiata.

"E poi non capisco perchè dobbiamo fare una tragedia di un'insufficienza che tra l'altro è l'unica ho preso in tutto l'anno fino ad ora" finisco di parlare e nemmeno il tempo di reagire che mi arriva uno schiaffo sulla guancia destra.

Guardo mio padre completamente sotto shock. Non è la prima volta che lo fa ma ogni volta ci rimango di merda. "Non rivolgerti così a me mai più, intesi?" chiede con tono duro. Mi giro verso mia madre che gli da manforte.

E sono perfettamente consapevole che dovrei chiudere la bocca, ma sono stufa di sentiri dire solo cosa fare per essere perfetta. Per loro devo essere supergirl praticamente.

Devo andare a scuola la mattina, devo lavorare al bar di pomeriggio e talvolta anche di sera, devo studiare per mantenere la media del nove e in più devo occuparmi pure della casa.

E ad ogni piccolo errore che faccio ricevo solo schiaffi e punizioni che mi fanno odiare me stessa e loro sempre di più.

E il tutto è iniziato in uno dei momenti più difficili della mia vita, ovvero quando mio fratello maggiore ha deciso di trasferirsi con i suoi amici lasciandomi in questa casa che oramai è diventata il mio incubo personale.

Ma stavolta sono stufa marcia come ho già detto quindi decido di parlare e di non restare zitta come al solito.

"Ho solamente detto la nuda e cruda verità" dico allontanandomi da loro. "Ovvio, quindi se tu vai male a scuola è colpa nostra. Non ti vergogni?" stavolta è mia madre ad urlare.

"Vergognarmi? Voi dovete farlo nel caso. Da quando Jameson se ne è andato praticamente sono diventata la vostra vittima giornaliera preferita. Harper fai quello, Harper fai questo. Adesso basta, sono stufa marcia. Sono vostra figlia, non sono un soldato" urlo io a mia volta.

ArsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora