Capitolo 42

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Nicolò lo guarda malissimo e papà ghigna:-Tea abbiamo fatto una scommessa:-io ascoltavo temendo il peggio

Poi continua:-Se tu ti saresti fidanzata prima della finale Champions Nico avrebbe giocato da capitano, se no sarei stato io:-

Guardo Nicolò.

Vorrei dire che pensavo fosse un bugiardo, uno stronzo ma non pensavo nulla di lui...un foglio in bianco.

Barella lascia papà e si precipita da me:-Tea non mi importa più della scommessa, dopo averti conosciuta non me ne è fregato un cazzo di quella scommessa:-

Non sapevo se credergli, ho visto molti film e letto molti libri in cui la protagonista quando si trova in questo punto perdona il fidanzato e stanno insieme contanti e felici...ma questa non è una pellicola né un romanzo.

Guardavo Nico e poi guardavo papà; quest'ultimo non era arrabbiato né felice aveva la faccia goduta che avesse rivelato la maschera di Nicolò.

Nic si avvicina e cerca di toccarmi le mani, ma faccio un passo indietro.

Mi guarda con gli occhi lucidi:-Tea credimi ti prego, non me ne frega nulla di quella scommessa...devi credermi:-

In quell'attimo senza un motivo apparente in me cresce la furia con sprigiona nei miei occhi lacrime:-Crederti?! Mi hai mentito! Sei stato con me sono per una fottuta fascia!:-anche lui a pezzi e con occhi lucidi mi risponde:-No no no! Cazzo! Inizialmente mi sono avvicinato a te per la fascia, va bene sono uno stronzo una merda e tutto ciotche vuoi dirmi dii; ma dopo nemmeno due giorni mi sono VERAMENTE innamorato di te cazzo:-

Dice la parola "Veramente" sottolineandola e in quel momento ho guardato i suoi occhi, era lucidi e a pezzi.

La mia bocca era asciutta dal dolore, pianto e dalle urla che avevo buttato quando Nico e papà erano testa a testa.

Non riuscivo quasi più a parlare.

Il Migliore Amico Di Mio Padre|| Nicolò Barella🖤💙 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora