Capitolo 1 - Il potere

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Ciao a tutti. Sono ritornata con questa storia ( e ripubblicherò presto anche schiava) Spero che la gente come dire ... invidiosa, mi lasci in pace stavolta. Siamo tutte brave scrittrici, non occorre farsi la guerra. Quindi concludo dicendo PACE!

Punto di vista di Severus

Finisco di riempire del mio seme la figa della puttana sotto di me. Mi sposto subito di lato sul materasso per non caderle addosso, ma non è galanteria. Adesso voglio toccarla il meno possibile. Guardo il soffitto respirando affannosamente. Allunga una mano e mi accarezza i peli del petto. Fottuto inferno! Le lancio uno sguardo mortale.

"Non toccarmi. Lo odio. Madame Sally non ti ha avvisata?!"

"Io ... no. Sono nuova e quindi non potevo sapere che ... ."

Riguardo il soffitto ancora arrabbiato.

"Va bene, per questa volta sorvolerò. Adesso chiudi la bocca. Voglio rilassarmi prima di andarmene."

Torna silenziosa e immobile. Ho reso noto da sempre, alla vecchia megera che dirige il bordello, che le puttane possono toccarmi solo durante il sesso, dopo no. Non mi occorrono inutili carezze o altro. Quelle sono cose che farebbe un babbeo innamorato. Comunque mi ha toccato per semplice routine. Ha paura di me. Il tatuaggio da mangiamorte le ha fatto capire chi sono. Non lo disilludo mai quando vengo qui, perchè le prostitute fanno un voto infrangibile, di non rivelare nulla dei loro clienti. La guardo. Anche lei osserva me. Sì. Decisamente spaventata. Sogghigno. Ma perchè esserlo così tanto? In fondo le ho dato due orgasmi mentre la fottevo. E so per certo che erano veri. Solo un coglione non capirebbe se una donna sta venendo sul serio. Sono sempre stato bravo a scopare. È un dono di natura. Non sono bello, ma grazie al sesso, le donne mi hanno spesso cercato, voluto. Però l' idea di avere un' amante fissa mi ha sempre respinto. Non voglio nessun tipo di legame. La ragazza continua a guardarmi. La studio un po' meglio. Avrà circa vent'anni. Bionda non naturale. Ma nessuna qui dentro lo è. Si tingono tutte i capelli biondi o rossi. Credono che neri o castani non siano belli. Quanto si sbagliano. Comunque torniamo a lei. Il suo viso è troppo truccato. Faccio un sorrisetto di scherno. L'attività con me l'ha sbavato. Anche il suo profumo è eccessivo. Una fragranza fastidiosa. Mi acciglio e mi alzo dal letto. Le do la schiena. Prendo i boxer e i pantaloni dal divano qui vicino. Comincio a vestirmi. Penso che non tornerò in questo posto per almeno tre settimane.

"Signore posso parlare?"

Ghigno restando di spalle. Chiudo l'ultimo bottone dei pantaloni. Ha coraggio a chiedere di parlare, visto che un mangiamorte le ha ordinato di tacere.

"Dimmi. Ma fai presto."

Rispondo burbero. Mi siedo sul bordo del letto per mettere le scarpe.

"Ecco ... se mai tornerà qui ... potrebbe farlo di nuovo con me?"

Mi blocco. Il mio ghigno ricompare. Finisco con calma ciò che sto facendo. Ora mi alzo e la guardo. Fa un piccolo sorriso. A quanto pare, nonostante la paura, ha aprezzato molto l'esperienza. Niente di nuovo. Non è la prima strega a farmi questa richiesta, e non sarà l'ultima a restare delusa. Quando capisco che vogliono avvinghiarsi, le allontano subito.

"Non credo. Mi spiace."

Diviene rossa per l'umiliazione. Sogghigno. Mi rivolto per mettere la camicia e la rendigote. Avrei potuto usare la magia per vestirmi. Ma mi rilassa farlo a mano dopo una scopata. Purtroppo sono pochi i momenti di relax nella mia vita. Questo cambierà un giorno? Spero di sì. Bene. Ho finito. Mi avvicino al tavolo sotto la finestra e poso i 10 galeoni dovuti. Mi dirigo alla porta e prendo il mantello dall'attaccapanni. Esco senza salutare. Scendo le scale. La proprietaria, Madame Sally è dietro il suo bancone all'ingresso. È una donna sui settant' anni. Veste sempre di rosso. Mi fa il suo sorriso disgustoso. Ha i denti tutti gialli. Mi acciglio pensando a cosa è successo in camera. Ora mi sentirà.

Tentazione (Snamione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora