Capitolo 7 - Acqua e sapone

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Punto di vista di Severus

Ho dieci anni. Intorno a me è buio. La luce illumina solo il miserabile letto, dove papà sta morendo. Le lenzuola sono sporche e stracciate. Lui mi guarda con occhi pazzi, disperati.

"Severus, guarda cosa mi ha fatto il mondo."

Estrae il suo cuore dal petto e me lo mostra sanguinante.

"Papà."

Dico con voce roca. L'orrore sul mio volto. Lui sembra arrabbiarsi.

"Guarda cosa mi ha fatto il mondo Severus!"

"Papà basta! Basta!"

"No! Prendi il mio cuore! Toccalo! Senti tutta la mia sofferenza!"

Avverto anch'io un dolore al mio. Porto le mani al petto e mi inginocchio, consapevole della mia morte imminente.

"Sì figlio mio. Il mondo abbandona le nullità!"

Mi sveglio e scatto in posizione seduta! Il battito troppo veloce. Il sudore freddo. Sono sconvolto. Mi alzo. Vado subito in bagno. Sciacquo il viso e i polsi. Devo calmarmi! Guardo con rabbia il mio riflesso. Non è la prima volta che faccio questo incubo, e ogni dannata volta, mi riduco in questo stato. Papà, io sono diverso da te, e ringrazio gli dei ogni giorno per questo! Eppure, sento delle lacrime minacciare i miei occhi. Ma non piangerò. Sono anni che non lo faccio. Impedirò a qualsiasi cosa, di infrangere la mia barriera d' acciaio!

Il pomeriggio.

Silente vuole vedermi. Chissà perchè.
Arrivo e mi fermo dietro la porta della presidenza. Busso.

"Avanti."

Entro. È in piedi davanti alla finestra. Mi sorride.

"Ah ragazzo mio. Accomodati."

Faccio come ha detto. Si siede anche lui dietro la scrivania. Prende la solita dannata ciotola con le caramelle.

"Caramella al limone?"

"No, grazie."

Rispondo serio. Posa la ciotola.

"Severus, ti ho mandato a chiamare, per dirti che tra un mese dovrò recarmi in America. Starò via per tre giorni. Vorrei chiederti, di sostituirmi durante la mia assenza. Anche Minerva è adatta al ruolo di preside. Ma io ho scelto te. È un segno di stima questo."

Mmm. Molto interessante.

"Grazie per avermi scelto. Non la deluderò."

Voglio indagare un po'.

"Spero che sia un viaggio di piacere."

Scuote la testa in negazione.

"Uno dei miei migliori amici sta molto male. È stato un importante membro del governo, sai?"

"Di chi si tratta?"

"Gabriel Laurence. A lungo ha sostenuto una politica contro Voldemort."

Già. Il signore oscuro infatti lo odia.

"Ora il povero Gabriel, è convinto che non supererà l'inverno. Vuole comunque festeggiare i suoi ottant'anni. Ma io non sono stato, semplicemente invitato al suo genetliaco. Mi ha chiesto di stare con lui di più."

"I tre giorni che mi ha detto. Quando sono esattamente?"

"Il 27, il 28, e il 29 Febbraio. Nell'ultimo di questi avverrà l'evento."

"Capisco. Mi spiace per lui."

"Purtroppo è questa la vita."

Annuisco. Questo è troppo bello per essere vero. Mi alzo.

Tentazione (Snamione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora