Capitolo 6 - Regole

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Punto di vista di Hermione

Guardo il soffitto distesa sul letto. Sono passate 6 ore da quando mi ha dato il mio primo orgasmo. È stato così bello. Ho ceduto. Lui otterrà quello che vuole, cioè me, e io in cambio imparerò l'arte del sesso. Mi attrae molto, ed è un uomo esperto, com ha furbamente evidenziato. Faccio un sorrisetto di scherno. Il bastardo è stato davvero convincente. Ricordo i pensieri d'amore che ho avuto su noi ... . Cielo. Mi siedo sul letto agitata. Nel tempo che passeremo insieme, non devo innamorarmi. Non devo! Perchè lui non amerà mai me. Mi acciglio un po'. Sì. Decisamente saggio non dargli il mio cuore. È un diavolo con le donne. Mi ha tentato in un modo così scaltro. Sapeva che usare la logica mi avrebbe fatto cedere. E in effetti, perchè non avrei dovuto farlo? Ho fatto bene. Soffro per la mia paura del sesso, e alla fine di tutto questo, la mia tristezza sarà svanita.

Tre giorni dopo.

Studio accanto a Luna in biblioteca. È un' ottima compagna di apprendimento. Peccato che sia io a non esserci con la testa. Tre giorni e nessuna notizia, o uno sguardo, un accenno. È come se non fosse accaduto nulla tra me e lui. Perchè si sta comportando così? Vuole farmi impazzire?!

"Lo sai Hermione, credo che Voldemort attaccherà presto."

La guardo allibita. Ha detto il nome!

"No Luna. Non nominare tu sai chi!"

Mi fissa con aria tranquilla.

"Perchè non dovrei? Anche tu credi in quella sciocchezza? Lui lo fa solo per incutere timore."

"Lo so questo. Ma ti attirerai addosso, il rancore degli altri se ti sentono. Non viene apprezzato chi lo nomina. Harry ne sa qualcosa."

"Lui è il prescelto. Colui che è destinato a sconfiggerlo. Dovrebbe poter dire il suo nome quando vuole."

"Sì. E lo fa infatti. Ma è molto mal visto per questo."

Luna è tanto strana quanto intelligente. Però non ha prudenza.

"Voglio fare propaganda, per non aver più paura a dire il nome. Mi aiuterai Hermione? I Nargilli pensano che dovrei farlo."

Luna ... ha ragione. Dovrei aiutarla. Se riuscissimo, quel vigliacco di Voldemort si roderebbe il fegato.

"Lo sai Luna. Di recente ho fatto poco per il bene. Ti aiuterò."

Sorride felice.

"Signorina Granger."

Ho sussultato. È lui! Ma non c'e da nessuna parte!

"Cos'hai Hermione?"

"Rispondimi col pensiero, posso sentirti. Se qualcuno è accanto a te. Fai finta di nulla."

"Niente Luna. Ricominciamo a studiare. Riprenderemo il nostro discorso dopo."

"Luna legge di nuovo. Come fa a parlarmi con la forza del pensiero?!"

Lo sento ridacchiare.

"Semplice. Ho creato un collegamento tra le nostre menti. Così comunicheremo, senza il rischio di essere ascoltati. Solo io comunque, posso attivare il dialogo. Ora ascolta, devi venire da me tra un'ora. Ho bisogno di parlarti."

"Non una parola in questi tre giorni però."

"Ti sono mancato?"

Chiede con tono divertito.

"No. Ma l'ho trovato ingiusto e ... ."

"Basta Granger. Vieni da me. Ti aspetto."

Un'ora dopo.

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