Capitolo 12 - Non ancora

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Punto di vista di Severus

La guardo dal mio posto alla scrivania. Sta mettendo tutto dentro la sua borsa come gli altri. La lezione è finita. Stasera finalmente farò sesso con lei. Dire che non vedo l' ora sarebbe riduttivo. No. Sii meno entusiasta Severus Piton. Ricorda che è solo una donna come tutte le altre. Eppure, la sua aria triste mi disturba. Fottuto inferno. Non posso fare ciò che vuole, cioè continuare a tenerla con me, però posso tranquillizzarla. Sì, non sono così bastardo da non fare almeno questo.

"Granger, vorrei parlarti di una pozione. Avvicinati."

Guarda il rosso e Potter.

"Andate. Arrivo subito."

Annuiscono e vanno via. Restiamo soli. Mi alzo e le vado incontro.
Le metto una mano sulla guancia in segno di affetto. È stupita dal gesto, ovviamente.

"Granger, voglio dirti di non temere la tua prima volta. Ti prometto che sarò delicato."

Fa un sorriso commosso.

"Davvero?"

Annuisco con aria rassicurante. O almeno credo che sia così. Rassicurante non è un aggettivo che mi sta bene.

"Sì, davvero."

"Lei ... è molto dolce a dirmi questo."

La mia espressione da amichevole diviene inorridita. Dolce? Io?! Tolgo subito la mano. La fisso con astio.

"Dolce ... . Granger, non essere ridicola! Volevo solo essere un gentiluomo e tranquillizzarti. Vai ora. Ho molto da fare."

Torno alla scrivania e comincio subito a correggere i compiti. Non la degnerò più di uno sguardo finché non avrà lasciato la stanza. Ecco. Sento la porta aprirsi e chiudersi. È andata via. Getto la penna sulla scrivania e porto una mano sulla fronte abbassando la testa. Non devo più fare nessun gesto tenero con lei. Complico inutilmente le cose, illudendola che io provi altro oltre al desiderio fisico. Stasera la fotterò e poi la butterò subito fuori.

Punto di vista di Hermione

Sono dietro la porta del suo laboratorio.
Non riesco a bussare. Stasera perderò la mia verginità. Voglio Severus, immensamente, ma non c' è amore nel suo cuore, anche se ... un po' ci tiene a me ... . Voleva rassicurarmi, però quando gli ho fatto notare la sua dolcezza si è arrabbiato. Per lui è segno di debolezza aprire il cuore. Sospiro, sarà meglio non dire niente che possa irritarlo. Mi godrò il suo tocco e basta. Voglio fare tesoro di ogni secondo di quest' ultima sera, in cui Severus Piton sarà mio. Faccio un profondo respiro e busso.

Un' ora dopo.

Abbiamo lavorato in un teso silenzio fino a pochi minuti fa. Non ha voluto portarmi subito nel suo letto. Infatti siamo nel soggiorno. Seduti di fronte al camino. Un bicchiere di cognàc nelle nostre mani. Ha insistito perché ne bevessi un po'. Ha detto che dovrebbe farmi rilassare. Non ne ho toccato una goccia. Lui invece sorseggia dal bicchiere e guarda il fuoco, mai me. Ne osservo bene il profilo. Severus Piton non è bello, ma ha un fascino straordinario. I suoi occhi intensi, il suo naso grande che però è regale sul suo volto. La bocca sottile ma sensuale. Lo vedo ghignare. Lo sguardo ancora sul camino.

"Sento i tuoi occhi addosso Granger, e scommetto che non hai bevuto il cognàc. Te l' ho dato per calmare un po' i tuoi nervi. Bevilo."

"Io ... non ho mai bevuto alcolici."

Fa un sorrisetto di scherno. Gli occhi sempre sulle fiamme.

"Mi sarei sorpreso del contrario. Un angelo non beve."

Ridacchia guardandomi adesso. Arrossisco e bevo un sorso. Tossisco subito! Sorride.

"Forte?"

"Sì."

Tentazione (Snamione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora