Remi
Non mi aveva ancora lasciato il polso.
Mi girai per guardarlo meglio.
"Almeno posso mangiare io con te?"
Mi soffermai un attimo a guardarlo.
Le lentiggini sembravano stelle, tante e vicine. Sembrava quasi che volessero imitare delle galassie.
E gli occhi... gli occhi erano di una profondità assurda, come pianeti.
Se non avessi dovuto rispondergli, probabilmente mi ci sarei persa dentro.
"Ok, va bene" non ero stata io a parlare. La mia bocca si era mossa da sola, io non avrei mai preso una decisione del genere.
Il suo viso serio si trasformò lentamente in un sorriso splendido, quasi brillava da quanto era bello.
E si, probabilmente gli facevo pena, ma che ci potevo fare? Quegli occhi mi avevano rapita come calamite e non riuscivo ad essere fredda come al solito.
Mi lasciò andare il polso.
"Grazie" mormorò incerto, guardandosi le punte delle scarpe.
"Io però non mangio in mensa, o almeno non oggi" dissi sottovoce.
"Ah.." lo vidi alzare lo sguardo, con una strana luce negli occhi "Aspetta qui!"
Mi rivolse un breve sorriso e poi corse via.Noah
Salii le scale di corsa, entrai nella scuola e andai in mensa, nel seminterrato.
Aprii le porte con calma e feci scorrere per un secondo lo sguardo per tutta la sala.
I ragazzi erano seduti in un tavolo vicino all'entrata, così andai da loro.
"Ma mi spieghi quando cavolo pensavi di arrivare?"
"Scusa Alex, al momento ho altro da fare" dissi prendendo dal suo piatto una pagnotta di pane, per poi metterla tra i denti e correre a prendere l'hamburger appoggiato sul piatto di Ambra. Poi andai via con molta nonchalance.
Mi chiusi le porte della mensa alle spalle, sentendo Ambra insultarmi in tutti i modi per averle preso l'hamburger.
Attraversai la hall della scuola ed uscii.
Remi non era più dov'era prima.
Non potevo negare di esserci rimasto abbastanza male. Prima non mi sarei mai aspettato che acconsentisse a mangiare con me, quindi non avevo pensato molto a come comportarmi in caso avesse accettato.
Stavo per tornare dentro, quando sentii della musica provenire da dietro un albero.
Era la stessa canzone che stavamo ballando quando l'ho vista per la prima volta: il remix di 'Outer Brain'.
Mi avvicinai lentamente, aggirando l'albero.
Lei era lì, seduta a mangiare un panino mentre guardava sul cellulare una registrazione delle nazionali femminili di skateboard under 14.
Mi avvicinai a lei e mi sedetti a gambe incrociate con la testa appoggiata sull'albero, mentre la guardavo: non si era ancora accorta di me.Remi
"Da quanto tempo sai andare in skate?"
Sobbalzai, soffocandomi con il panino: non mi ero minimamente accorta della sua presenza.
Tossii per qualche secondo, poi drappai una bottiglietta d'acqua e la bevvi a grandi sorsate.
"Scusami! Hahaha! Non volevo spaventarti"
Era la prima volta che lo sentivo ridere. Aveva una risata cristallina e profonda. Mi metteva sicurezza, e in quel momento me ne sarebbe proprio servita.
Mi girai ad osservarlo "Lo faccio da quando avevo 7 anni"
Mi guardò, stupito.
"Si vede" sorrise "sei brava"
Restai li a fissarlo, con 'Outer Brain' che nel mentre era finita e la bottiglietta aperta ancora in mano.Passami il pranzo più o meno in silenzio, nessuno dei due aveva parlato molto.
Ogni tanto si era girato per guardarmi e quando si accorgeva che io l'avevo visto diceva qualcosa come "Sei carina da imbronciata" con un lievissimo sorriso sul volto.
Appena era suonata la campanella, l'avevo visto alzarsi in piedi e prendere lo zaino.
Poi si girò verso di me "Andiamo?"
Mi alzai in piedi, prendendo lo zaino e infilandomi una bretella in spalla.
Lui attese finché non ebbi preso tutto, poi iniziò a dirigersi dentro la scuola.
Salimmo le scale, io dietro e lui davanti.
Aveva le spalle ampie ed era circa un metro e ottantacinque, circa 20 centimetri più di me.
Arrivammo in classe: mi fece entrare aprendo la porta. Era quasi strano ricevere tutte quelle attenzioni.
In classe c'erano già i suoi amici e altre due o tre persone in un angolino della classe.
Mi mise le mani sulle spalle, spingendomi verso di loro.
Mi sentii avvampare e un lungo brivido mi attraversò la schiena.
Avevo la pelle d'oca.
"C-cosa stai facendo?" merda. Perché avevo balbettato?
Si avvicinò al mio orecchio, il suo fiato mi passò vicino "Voglio solo fartelo conoscere, stai tranquilla" disse sussurrando.
Poi si voltò, e mi sorrise, di nuovo.
Nel mentre la mia fottutissima pelle d'oca non mi era ancora passata e ormai ero talmente rossa che non si vedeva più la differenza tra me e i miei capelli.
"Ragazzi! Lei è Remi! Viene da New York, è nuova qui!"
Si voltarono tutti verso di me e poi fecero scorrere lo sguardo da me a Noah, da Noah a me.
"Potevi dircelo subito che volevi pranzare con lei..." disse la ragazza dai capelli neri, che, da quello che avevo capito si chiamava Alice, con tono seccato e le braccia incrociate.
Mi guardò con sufficienza, per poi voltarsi e andare a sedersi al suo banco.
Bhe, posso dire che me l'aspettavo.
La ragazza riccia mi so avvicinò "Piacere! Mi chiamo Ambra!"
Mi porse la mano con sicurezza, che io strinsi poco convinta.
La guardai meglio: aveva un brillantino sul naso e i folti capelli ricci erano tirati su con una bandana dello stesso colore della divisa.
Alle orecchie portava dei grandi orecchìni tondi e dorati e un piercing al sul sopracciglio.
Mi sorrise: aveva dei denti perfetti, bianchissimi.
Noah mi lasciò le spalle, e Ambra mi prese a braccetto, portandomi dagli altri ragazzi.
La cosa mi lasciò un po' spiazzata, ma in ogni caso le ero grata: era stata gentile con me, e non sembrava avere secondi fini.
"Dai ragazzi non fate gli stronzi! Salutate Remi!"
"Ciao, mi chiamo Alex piacere" il biondo si era fatto avanti, le mani in tasca e lo zaino in spalla.
Ambra, che nel mentre stava guardando male il ragazzo dai capelli viola, mi trascinò verso di lui e, lasciando il mio braccio si mise tra noi due.
"Remi, lui si chiama Nico"
"Piacere" il ragazzo mi sorrise lievemente, ma non disse quelle parole con disprezzo. Dopo tutto, forse era anche gentile.
Gli rivolsi un piccolo sorriso, per poi andare a sedermi al mio posto.
Neanche un minuto dopo la campanella era già suonata e gli studenti e i professori tornarono in classe.
Noah si sedette al posto davanti al mio e il professore iniziò la lezione.Erano ormai le 16:10 quando suonò la campanella per la fine delle lezioni.
Misi i libri nello zaino e tirai fuori lo skate.
Lo presi sotto il braccio e uscii dall'aula.
Scesi le scale velocemente e, dopo aver attraversato il cortile, uscii dai cancelli della scuola.
Stavo per infilarmi le cuffie in testa e partire quando sentii qualcuno chiamarmi.
"Ehi Remi!"
Mi voltai per vedere chi era stato: era Noah, con il suo skateboard in mano che correva nella mia direzione.
Mi fermai e mi voltai completamente verso di lui.
Mi venne vicino e mi sorrise.
Mi accorsi solo a quel punto di una cosa.
Aveva una fossetta sulla guancia.
"Posso accompagnarti a casa?"
Di sicuro non mi aspettavo che volesse dirmi quello, ma cosa potevo rispondergli senza offenderlo?
Il mio cervello era ancora alla ricerca di una risposta quando... "Ok"
'Penso che nel prossimo periodo andrò a farmi vedere da qualcuno in grado di esorcizzarmi...'
Mi guardò con gli occhi che brillavano, per poi iniziare a correre e superarmi.
Lanciò lo skateboard davanti ai suoi piedi, per poi saltarci sopra e voltarsi per guardarmi.
Mi riscossi e saltai anch'io sopra lo skate.
Lo raggiunsi in pochi secondi, con lui che ancora mi guardava sorridendo.
Ci misimo una decina di minuti per arrivare a casa mia, con lui che ogni tanto mi superava provocandomi e io che in pochissimo ero già riuscita a superarlo.
Poco prima di arrivare davanti alla soglia di casa mia, mi prese lo zaino e corse via, ridendo.
Rimasi un attimo bloccata, per poi ritornare alla realtà e iniziare a rincorrerlo.
In pochissimo ero riuscita a riprenderlo, così tornai davanti a casa.
Dopo poco mi raggiunse anche lui.
"Allora ci vediamo domani Remi" disse facendomi un piccolo cenno con la mano in segno di saluto.
"C-ciao..." 'merda. Di nuovo balbetto.'
Si girò, dopo avermi rivolto un leggero sorriso, è se ne andò via, lasciandomi li sulla soglia a guardarlo andare via.Spazio autrice
Ciao a tutti! Ecco un nuovo capitolo! Scusate se è più corto del solito! Prometto che nei prossimi giorni mi farò perdonare! Ho un po' di idee per i prossimi capitoli da mettere appunto, quindi preparatevi!!
Domani non sono sicura che riuscirò a pubblicare, perché parto, ma in ogni caso farò tutto il possibile!
Ciao ciao! 👋🏻
~SilentScream_10
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Pianeti e galassie
RomansaRemi non è la tipica ragazza di New York che tutti ci immaginiamo. Ha un passato difficile da digerire per una della sua età e l'unica persona che prima riusciva veramente a capirla é ormai distante da lei. Sa andare in skate, il suo colore preferit...