Omega |Yoonmin|

3.

Erano le 16 in punto e le lezioni erano appena finite. Jimin sospirò e si stiracchiò prima di alzarsi dalla sedia e sistemare i suoi libri di scienze.

Per fortuna che avevano le camere dato che ad ogni fine corso potevano andare a lasciare i libri per prendere gli altri e ascoltare il corso che seguiva. Almeno così non avevano ingombri per tutto il giorno.

"Allora, come l'hai trovata la tua prima giornata di scuola omega?" Chiese il compagno di camera di Jimin quando lo incontrò nel corridoio e il più piccolo alzò gli occhi al cielo.

"Puoi anche evitare di parlarmi dato che in pratica la scuola è finita." Disse con tono stanco per colpa del suo comportamento nei suoi confronti.

"Ma sei sempre nel mio territorio. Nel territorio degli alpha. Un omega qui dentro non c'entra niente."

"Oh, mi dimenticavo quasi che voi alpha siete territoriali. Peccato che io sono ostinato e ti ci vorrà molto per portarmi al limite Yoongi." Replicò stringendo i pugni e guardando Yoongi con determinazione.

"È quello che farò. Ti spezzerò omega. Tu e il tuo misero carattere si spezzeranno in due. Forse non so se lo sai ma nel regolamento ci stanno delle punizioni che posso dare se infrangi una regola. E tu essendo omega le infrangi tutte. Tutti i giorni. Che cosa dovrei fare con te? Mh?" Chiese avvicinandosi sempre di più al minore che però non si mosse di un milimetro. Doveva mostrare di non avere paura di un ragazzo come lui.

"Scusami. Non sapevo che si poteva essere puniti per qualcosa che non si può controllare." Rispose guardandolo dritto negli occhi. La loro differenza d'altezza costringeva Jimin ad alzare lo sguardo sù di lui, ma non per questo avrebbe indietreggiato. Se Yoongi pensava questo si sbagliava di grosso.

"Tranquillo. Posso punirti quando e come voglio. Non ho bisogno di una scusa." Disse spingendolo contro il muro attaccando i loro corpi.

Un brivido salì sulla schiena di Jimin che deglutì difficilmente. Odiava essere toccato in questo modo, ma non avrebbe indietreggiato lo stesso.

"Fino a mo si doveva infrangere le regole per essere puniti, ora quando vuoi tu. Bah, un ottimo presidente del consiglio studentesco devo dire." Disse con un sorriso sarcastico e lo spinse via da lui. "Ora scusami, ma non sono una puttana. Anzi, correggo. Nessun omega è una puttana come ti piacerebbe che lo siano." Finalmente se ne andò con lo sguardo alto.

Yoongi lo guardò e strinse i pugni facendo uscire le vene sulle sue braccia e sulle sue mani. "Stronzo di un omega... Lo uccido questo ragazzino." Disse con la mascella serrata.

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La sera arrivata Jimin scese per andare a mensa e andò dal cuoco per chiedere la sua cena, ma quest'ultimo gli disse che non gli poteva dare niente per ordine del presidente del consiglio.

L'omega si accigliò e una risata amara uscì dalle sue labbra. Girò le spalle e si diresse verso la tavola dove si trovava Yoongi, il ragazzo coi piercing e due altri ragazzi.

"È questa la tua maniera di punirmi? Privarmi di cena? Pensavo fossi più cattivo." Disse guardando Yoongi con le braccia incrociate.

L'alpha alzò gli occhi e gli sorrise falsamente. "Non soltanto di cena omega. Di tutti i pasti per una settimana. Vediamo quanto terrai. Anche perché venerdì sta la giornata sportiva dove siamo tutti obbligati di partecipare." Disse con uno sguardo di sfida e Jimin lo guardò senza battere ciglio.

"Wow, che mente malvagia. Beh, posso resistere una settimana. Il corpo si abitua facilmente non ti preoccupare." Rispose e gli rubò una patatina fritta dal piatto mangiandola davanti a lui e se ne andò.

Gli amici del presidente del consiglio lo guardarono male e sospirarono.

"Davvero Yoongi?" Chiese il ragazzo di fronte a lui, Jungkook. "Credo che ti stai un po' troppo ossessionando dall'omega."

"Non ha il suo posto qui." Rispose guardando male il suo migliore amico.

"Beh, se sta qui vuol dire che una ragione sta." Dichiarò Namjoon, il ragazzo più alto dei quattro.

"Un errore probabilmente."

Gli altri tre alzarono gli occhi al cielo e continuarono a mangiare senza dire niente.

Era davvero una testa calda.