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Giuro per oggi basta :')
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I due ragazzi camminarono per le strade illuminate di Busan, silenziosi.
C'era imbarazzo nell'aria, tanto imbarazzo.
Yoongi sentiva che aveva cercato di frugare troppo nella vita dell'omega che era arrabbiato contro suo padre.
Sapeva benissimo che non gli piaceva parlare del suo papà.
Perfino il suo migliore amico Taehyung seppe della storia completa dopo un mese che fosse successo e nemmeno perché Jimin voleva dirglielo, ma perché aveva notato che non stava più in casa e aveva dovuto forzare la mano con l'omega che cercava di essere forte esteriormente, ma dentro era fragile come una bambola di porcelana che rischiava di rompersi da un momento all'altro talmente era crepata.

Il maggiore si schiarì la gola, attirando l'attenzione di Jimin. "Bella Busan..." Disse, cercando di rompere il ghiaccio e Jimin sospirò annuendo.

"Già." Sussurrò, mettendo le mani in tasca e continuò a camminare fino ad arrivare a mare.

Yoongi lo seguì e si sedette sulla spiaggia con Jimin.

"Domani andiamo a mare? È bello qui." Disse il maggiore guardando il giovane omega che fece spallucce.

"Se vuoi. Ma mi dovevo vedere con il mio migliore amico quindi verrà anche lui." Rispose disinteressato e Yoongi annuì.

"Va bene. Conoscerò il tuo unico amico." Sorrise guardando Jimin che lo guardò a suo turno offrendogli un debole sorriso, quasi forzato.

"Mh. Si chiama Kim Taehyung. È un beta e ha gli occhi verdi. È magnifico ed è gentilissimo. Se gli fai del male sei morto." Disse seriamente e Yoongi vide che ci teneva molto al suo migliore -e unico- amico.

"Come vi siete conosciuti?" Chiese interessato e perché voleva risollevare il morale di Jimin che quando era uscito di casa era arrabbiato nero e allo stesso tempo triste.

"Come ci siamo conosciuti? In realtà non mi ricordo. Eravamo bambini... Però mi ricordo che da piccoli ci litigavamo sempre. Per cose stupide eh. E tante volte gli dicevo che non volevo più essere suo amico e lui piangeva. E il mio altro papà, Yunsung, mi faceva sempre la morale perché mi diceva che non potevo essere così impulsivo." Raccontò guardando il mare illuminato dalla luna con gli occhi lucidi. Yoongi non sapeva se fosse per il riflesso del satellite che si trovava nel cielo oppure per delle lacrime nascenti nei suoi occhi. "E quindi è anche un po' grazie a lui che siamo ancora amici. Anche se credo che anche se ci fossimo separati non sarebbe stato per sempre... Credo che le persone sono destinate a stare insieme e se non è destino, beh... Non si sentiranno più. Può far tanto male, ma niente dura per sempre e- mi sto dilungando." Sussurrò la fine del suo monologo scuotendo la testa e si alzò guardando il maggiore. "Andiamo a casa?"

Yoongi annuì e si alzò iniziando a camminare verso casa con Jimin che si teneva vicino ma allo stesso tempo lontano da lui.
Le parole del minore lo stavano facendo riflettere e si morse il labbro inferiore.

"Hai ragione." Disse di punto in bianco, facendo accigliare Jimin che lo guardò stranito.

"Eh?" Chiese guardando Yoongi che si era fermato nel bel mezzo del marciapiede.

"Niente dura per sempre. E chi è destinato a incontrarsi s'incontrerà. E se devono durare per sempre, si ritroveranno." Riprese l'idea di Jimin in qualche frase e il minore sorrise dolcemente.

"Allora ascolti un minimo quando parlo."

"Ascolto sempre." Si vantò sorridendo e Jimin rise scuotendo la testa.

"Non dovevi essere cattivo con me?" Chiese e Yoongi sgranò gli occhi e distolse lo sguardo.

"E-Eh? Davvero? L'ho detto?"

"Si." Disse Jimin sorridendo addolcito dalle guance di Yoongi che stavano diventanfo rosse.

Forse Jungkook aveva ragione. Forse Yoongi non era come lo pensava.

Omega |Yoonmin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora