16.

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Da quando Yoongi aveva capito che era attirato da Jimin, non poteva staccare gli occhi dal minore.
Il suo alpha è sé stesso, volevano assicurarsi che stesse bene.

Chi lo avrebbe mai immaginato? Yoongi si sentiva attirato da un omega insignificante. 
Però sapeva bene che non poteva fare nulla.
Poi, Jimin lo odiava. Non poteva immaginarsi nulla con lui.
E se infrangeva una regola? Avrebbe dovuto punirlo, lo stesso.
La domanda era, ne aveva davvero voglia?
Quel corpo fragile era già stato torturato più volte dalle sue mani.
Non poteva pretendere che Jimin lo perdonasse o che gli degnasse solo di un sorriso.

"Min Yoongi nell'ufficio del preside."  La voce del preside risuonò negli auto parlanti e L'alpha non poté trattenere una smorfia.

Davvero? Proprio ora?

Yoongi sospirò, diede un ultimo sguardo a Jimin che lo guardava, le sopracciglia corrucciate.

Immagino che si domandi perché il preside mi chiama... Pensò il maggiore, guardando Jimin e accennò ad un sorriso -che non fu ricambiato- prima di prendere le sue cose e andare via.

Arrivato davanti all'ufficio, il ragazzo bussò alla porta prima di entrare di soppiatto.
Il preside, un grande e imponente alpha, si trovava davanti alla grande vetrata che portava sul cortile, un sigaro in bocca che viene a spegnere quando sente Yoongi entrare.

"Caro Yoongi." L'uomo si girò per guardare Yoongi, i suoi occhi neri profondi sembravano mangiargli l'anima.

"Papà." Rispose L'alpha senza cigliare e guardando l'uomo avvicinarsi a lui.

"Novità? Non mi dai più i miei aggiornamenti mensili. Non mi piace questa cosa."

Ah. Giusto. Era talmente preso dall'odiare Jimin che aveva scordato di dare notizie a suo padre sù come andavano gli alunni e come si comportavano.

"Sono saliti i voti della metà dei ragazzi... quelli a cui si sono abbassati hanno appuntamento con me questo pomeriggio.
Poi, Hyunsung e Seungmin hanno smesso di creare casino nella scuola dopo che gli ho mandati nella... sala...
Questo già da ottobre, ma ho aspettato qualche mese per vedere se si erano davvero calmati."

"E l'omega?" Yoongi deglutì difficilmente. E l'omega... L'omega non voleva lasciare... "Ti ho detto fin da quando è arrivato che non voglio vederlo durare più di un mese e ora sta superando i due! Che cosa succede Yoongi?"

"È... più testardo di quanto credessi..." Ammette sospirando e scuotendo la testa e mordendosi il labbro inferiore.

"È ancora non hai usato la sala? Mh? Che cosa aspetti per spezzarlo eh!? Ti ho detto che non volevo nessun omega qui!"

"E allora perché lo hai accettato?" Chiese guardando il padre con aria di sfida.

Si aspettava di tutto, uno schiaffo, una frustrata con la cinta o ancora la testa contro il muro, ma non a un sorriso più che inquietante da parte del genitore.

"Devo regolare dei conti... conosco quell'omega meglio di quanto credi Yoongi. E la sua famiglia pure."

Il figlio sentì un brivido percorrergli la schiena. In che senso conosceva la famiglia di Jimin? In che senso conosceva Jimin?
Cosa intendeva nel 'regolare dei conti'? Jimin era in pericolo. Questo era poco ma sicuro. E lui, era la marionetta di suo padre.

Omega |Yoonmin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora