11.

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"Yoongi?" Sussurrò Jimin, in ginocchio davanti a un esemplare di Yoongi ancora addormentato che non rispondeva. "Yoongi?" Sussurrò di nuovo iniziando a scuoterlo.

"Mmh..." Mugolò sbuffando e strizzando gli occhi. Visibilmente, non voleva essere disturbato.

Jimin sbuffò e alzò gli occhi al cielo. "Sono le 8."

"E quindi?" Chiese lamentandosi e ripoggiando la testa sul cuscino.

"E quindi non volevi andare a mare?" Rispose come se fosse ovvio.

"Ah già..." Sussurrò, ma si girò di spalle continuando a dormire.

"E lui sarebbe l'alpha che ti ha fatto passare l'inferno in queste due settimane? Sembra un gatto."

Questo non era Jimin. Era una voce molto più profonda. Yoongi aprì gli occhi per ritrovare un ragazzo dagli occhi verde smeraldo steso accanto a lui.

"AH!" Urlò spingendo via il ragazzo che cadde a terra in un urlo poco virile.

"Ma cazzo vuoi?! Io non sono un alunno della tua scuola, quindi mi tratti con rispetto!" Urlò Taehyung e Jimin si morse già la lingua.

Aver avuto l'idea di riunire Taehyung e Yoongi era forse la peggior idea che ebbe mai avuto. Taehyung odiava Yoongi perché Jimin la notte lo aveva chiamato più volte in lacrime per quello che gli avevano fatto e lui non era qualcuno che restava zitto, anzi.

"Tu devi essere Taehyung." Rispose Yoongi alzandosi e fulminando il beta con lo sguardo.

Il ragazzo sorrise con un sorriso strafottente e Yoongi sbuffò alzando gli occhi al cielo.

"Vado a prepararmi." Disse andando in bagno.

Appena soli, il ragazzo dai capelli biondi guardò il suo migliore amico incrociando le braccia.
Taehyung sorrise e fece spallucce.

"Che c'è?" Chiese divertito dalla faccia oltraggiata di Jimin. Sembrava un pulcino.

"Potresti essere più cortese."

"Cortese?" Chiese perdendo il suo sortiso. "Ah, quindi tortura il mio migliore amico e io dovrei essere cortese con lui? Ma vaffanculo."

"Taehyung..." Sussurrò sospirando e mordendosi il labbro inferiore.

"No. Sai benissimo che ho ragione. Non ho nessun motivo per essere «cortese» con lui. Cazzo Jimin, ti ha frustato!" Urlò quasi, facendo sospirare l'omega che annuì lentamente. Lo sapeva che aveva ragione, ma ormai Yoongi doveva passare il week-end con lui e dormire con lui. Quindi essere cattivi non avrebbe portato da nessuna parte. "L'ho sempre detto che sei troppo gentile."

"Io non sono gentile." Negò il più piccolo, incrociando le braccia.

"Fin troppo." Taehyung alzò gli occhi al cielo e sbuffò annuendo alla fine. "Va bene... Sarò... Non cattivo con lui..." Borbottò finalmente, non volendo far arrabbiare il suo migliore amico.

"È già un inizio! Se io posso essere gentile, anche tu!" Esclamò abbracciando Taehyung che sospirò e distolse lo sguardo dandogli delle pacche sulle spalle.

[...]

"Non c'è molta gente." Disse Yoongi iniziando a fare un buco nella sabbia per metterci l'ombrellone dentro.

"Per forza, la gente lavora." Rispose il beta alzando gli occhi al cielo e ricevette una gomitata da parte del suo migliore amico, facendolo sbuffare.

"Beh, andiamo." Disse Jimin togliendo la sua maglietta e andando a mare insieme agli altri due.

Yoongi e Taehyung si buttarono andando nell'acqua alta che gli arrivava alle spalle, ma Jimin restò a riva. Quello che Yoongi notò.
Si accigliò e fece per chiamarlo ma sentì qualcosa strisciare sulla dua schiena.
Sussultò e si girò di colpo per vedere Taehyung tenere una lunga alga nelle sue mani.

"Taehyung!" Urlò ridendo e il minore rise guardando la faccia scioccata di Yoongi che iniziò a schizzarlo.

"Ah! I miei occhi smettila!" Urlò il beta arrabbiato e Yoongi incrociò le braccia.

"Te la sei cercata, beta."

Jimin guardava la scena da lontano sorridendo. Vedeva che Taehyung si stava sforzando a essere un minimo amabile con Yoongi che però in questo momento stava affogando il beta per vendicarsi.

Taehyung uscì di colpo dall'acqua dato che gli stava mancando il respiro e sputò l'acqua guardando poi Jimin.

"Minie! Vieni qui tocchi!" Urlò sorridendo a scatola, ma Jimin scosse la testa velocemente sorridendogli dolcemente.

"Vu guardo." Si contentò di rispondere restando in piedi sulla riva del mare mentre sentiva i pesciolini punzecchiarli i piedi.

"Perché non viene?" Chiese Yoongi, ma Taehyung non gli rispose, anzi, lo ignorò beatamente offrendogli uno sguardo omicida per fargli capire che doveva starsi zitto.

Il ragazzo dai capelli castani si diresse verso il suo migliore amico e gli porse la mano guardandolo con un sorriso rassicurante.

"Dove tocchi." Gli disse semplicemente e Jimin sospirò prendendo la sua mano.

Si diressero verso Yoongi che stava nuotando di schiena aspettandoli. Jimin si morse il labbro inferiore quando un onda lo colpì in pieno torso e strinse la mano di Taehyung.

"Tae. Restiamo qui..." Sussurrò quando vide che l'acqua gli arrivava al giro vita.

Il suo migliore amico lo guardò e lo vide esitante. Non c'era niente da fare. Era terrorizzato. Se fosse stata piatta l'acqua sarebbe entrato di più e lo sapeva perché erano le onde a spaventarlo insieme alla profondità.

"Va bene Minie. Non preoccuparti." Rispose e restò con lui divertendosi mentre Yoongi stava nuotando tranquillamente.

Li raggiunse finalmente con un materasso enorme e i due ragazzi lo guardarono con occhi sgranati. "Dove lo hai preso?" Chiese Taehyung guardando il materasso con occhi brillanti.

"Diciamo che me lo son fatto prestare..."

[...]

Jimin e Yoongi erano finalmente tornati a casa e tutti e due erano praticamente sfiniti a tal punto da buttarsi sul divano.
Il più piccolo aveva gli occhi pesanti per il sonno mentre il corvino aveva preso il telecomando per rilassarsi un po'.

Ormai erano le 20. Avevano passato tutta la giornata a mare mangiando panini e giocando in acqua, sempre nei limiti che Jimin imponeva.

Yoongi si chiedeva perché. Aveva fatto il collegamento a quel giorno in piscina, quindi aveva capito chr aveva paura delle profondità.

Può darsi che era talassofobico?

"Jimin?" Lo chiamò Yoongi, ma non ricevette nessuna risposta.

Si girò per vedere un esemplare di Jimin addormentato sul divano con un braccio pendolante e l'altro piegato sul proprio torso.
Sospirò e continuò a guardare la TV.

Stette con gli occhi incollati allo schermo fino alle 22 e alla fine spense per poi andare a lavarsi e infine prese Jimin ancora addormentato nelle sue braccia per salirlo in camera.

Lo avrebbe lasciato sul divano se non fosse stata casa sua e se non l'avesse invitato perché era stato gentile.
Un piccolo gesto di gentilezza verso un omega non l'avrebbe ucciso.

Omega |Yoonmin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora