Jimin arrivò al portone tirando le sue valigie e sospirò scendendo le ultime scale per arrivare nel cortile davanti alla scuola.
Pensava che Yoongi avrebbe cambiato idea ma non fu così.
"Peggio per lui, io sono stato gentile." Borbottò tra sé e sé e continuò a camminare per raggiungere la stazione del treno che distava a 10 chilometri a piedi dalla scuola.
"Omega." Sentì una voce imbarazzata dietro di lui e si girò velocemente per vedere Yoongi, un borsone in mano e lo sguardo sfuggente.
Il più piccolo sorrise e guardò Yoongi con un espressione compiaciuta. "Vuol dire si?" Chiede e Yoongi strinse i pugni.
Gli bruciava ammetterlo, ma apprezzava il fatto che Jimin lo avesse invitato per non farlo restare da solo.
"Forse. Ma non sarò gentile con te soltanto perché mi hai invitato a casa tu-"
"Non mi aspetto niente di ritorno." Rispose velocemente e si girò per continuare a camminare mentre Yoongi restò impalato e incredulo.
Velocemente scosse la testa e raggiunse Jimin.
"Veramente?" Chiese. Doveva aver la conferma di aver sentito bene.
"Mhm."
"Nemmeno soldi?"
"No."
"Nemmeno cibo?"
"No."
"Nemmeno una scopata?"
"N- che schifo." Rispose disgustato e Yoongi lo guardò oltraggiato.
"Guarda che ho già avuto degli omega pronti a pagare per avere il mio cazzo."
"Quindi la puttana saresti tu."
"Che c'entra?? Loro volevano essere scopati!" Esclamò per sua difesa il maggiore.
"Pagandoti."
"Si ma- aahh! Omega non farmi rimpiangere di essere venuto con te!" Urlò Yoongi, frustato. Decisamente, lui e Jimin non la pensavano nello stesso modo ma questo già dal primo giorno lo aveva capito.
"Se rimpiangi puoi sempre andartene. Stai venendo per tua scelta. Non ti ho imposto niente." Rispose con un sorriso che arrivava fino alle orecchie e Yoongi sbuffò continuando a seguirlo.
[...]
Arrivarono in tre ore a Busan, avendo fatto uno scalo bel bel mezzo del tragitto e Jimin scese in tutta corsa per trovare suo padre che lo aspettava alla stazione.
"Papà!!" Urlò sorridente e lo abbracciò con tutte le sue forze mentre quest'ultimo sorrideva felice di ritrovare suo figlio.
"Jiminie, come stai? Tutto bene a scuola? Non mi hai mai scritto!" Sorrise prendendo il viso di suo figlio nelle sue mani, contento di vederlo tutto intero. Diciamo che lui non era tanto d'accordo all'idea di lasciarlo andare in una scuola piena di alpha.
"Si, diciamo che ho avuto qualche complicazione ma... Papà, ti presento Yoongi." Jimin si girò verso l'alpha che guardava la scena. L'omega poté giurare di aver visto dell'invidia nello sguardo del maggiore. "È il presidente del consiglio studentesco."
"Oh." Rispose il padre alzandosi e andando verso Yoongi per stringergli la mano. "Park Sehun. Il papà di Jimin."
"Lo avevo cap- Min Yoongi." Yoongi avrebbe voluto rispondere di maniera sarcastica come faceva sempre, ma cambiò idea. Nom era il caso.
"Perché non andiamo a casa? La cena l'ho già preparata." Disse con un enorme sorriso Park Sehun e Jimin sorrise e annuì velocemente prima di camminare insieme a lui e Yoongi verso la macchina.
[...]
Arrivati all'abitazione dei Park, Yoongi notò che era una piccola casa riempita, ma accogliente al contrario della sua che era grande ma fredda.
Tutta la casa era personalizzata con foto appese alle pareti o appoggiate sui mobili, appena entravi stavi nel salotto che era munito da due divani da due posti color beige. In mezzo stava un tavolino con un vaso dove si trovavano dei tulipani dentro e sotto ad esso c'era un centrino rosa ai bordi celesti.
La loro televisione non era tanto grande come la sua ma media."Jimin, fai fare un giro della casa a Yoongi che io apparecchio." Disse Sehun e il figlio annuì facendo segno a Yoongi di seguirlo.
"Tuo padre è un omega?" Chiese l'alpha quando salirono le scale e Jimin annuì velocemente.
"Si. Qui è la sua camera e vicino sta la mia." Disse aprendo prima la porta della camera del genitore.
Era una camera semplice sul tono del beige e del marroncino. Dentro su trovava un letto matrimoniale king size affiancato da due comodini da entrambi le parti e a destra contro il muro un grande armadio con vicino uno specchio bianco e una poltroncina marroncina.
L'omega aprì la seconda porta, la sua camera da letto.
Un camera da letto semplice con un letto anche King size. La sua camera era dipinta sui toni del beige e del bianco.
La sua scrivania si trovava contro la finestra grande che si affacciava sul piccolo giardino che avevano. L'armadio invece era all'opposto della scrivania. Anche lui di un colore bianco panna.
Vicino al letto si trovava un comodino con una lampada e una fotografia che Yoongi non sapeva dire cosa rappresentava dato che era rimasto sul palo della porta."Sono le uniche due stanze da letto quindi... O dormi con me oppure... Beh, sul divano." Sussurrò facendo spallucce e Yoongi poggiò il borsone sulla sedia contro la scrivania.
"Dormo con te." Disse come se niente fosse e Jimin annuì lentamente.
"Va bene."
"Senti ma... Tua mamma?" Chiese guardando la foto nella quale poteva finalmente distinguere l'immagine.
Jimin con suo padre e un altro uomo in un parco a tema. Sembrava Disneyland Paris.
"Non ho una mamma." Rispose facendo spallucce e Yoongi corrucciò le sopracciglia.
"Due papà allora? Un alpha e un omega o un beta e un omega?" Chiese, ma Jimin non rispose facendo spallucce.
"Non sono affari tuoi." Rispose freddamente e Yoongi capì che era una corda sensibile da evitare.
"Ragazzi! Venite a mangiare sù!" Urlò Sehun dalle scale e Jimin si precipitò fuori dalla camera senza dire una parola.
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Omega |Yoonmin|
FanfictionIl liceo più prestigioso di Seoul ha accettato per la prima volta un omega come alunno: Park Jimin. Per un omega come lui, non sarà facile trovare il proprio posto in un liceo riempito di alpha e Min Yoongi, il ragazzo più rispettato di quella scuol...