I've never felt so low

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-Dio mio, John! John! Vai a rispondere al telefono!- Urla Sherlock dal bagno

-È Lestrade, lo puoi richiamare dopo non c'è bisogno che...- Inizia tranquillo John mentre prende in mano il telefono di Sherlock

-No! No rispondi! Potrebbe dirci qualcosa sulla famiglia del ragazzo! Muoviti John! Tra dieci minuti dobbiamo essere a Saint Paul!-

-pronto? Sherlock? Ci sei?- Chiede Lestrade

-No sono John, dimmi tutto Greg-

-Metti in viva voce stronzo!- Sussurro a John mentre mi sistemo il maglione marroncino

-Aspetta, ti metto in vivavoce, vuole sentire pure Alice- Continua Watson allontanando il telefono dall'orecchio -Vai, dicci tutto-

-Non credo sia il caso che andiate dalla signora Montgomery-

-Perchè Greg? Anche se ci siete già andati voi vogliamo parlarci di persona con Sherlock- Dico sistemandomi i capelli in una crocchia un po' disordinata

-È proprio questo il problema, la madre si rifiuta di parlare con la polizia e il padre non vuole farci ispezionare la camera-

-Mh va bene- Dico mentre mi guardo allo specchio -Non me ne frega un cazzo-

-Alice! Su parla a modo- mi rimprovera John

-Alice, davvero, non fate stronzate, non andate a casa loro- Prova a convincermi Greg

-Si si, ma adesso dobbiamo riattaccare, dobbiamo andare con urgenza a Saint Paul- Dico ridendo

-Alice non provare a ...- Riattacco prima che Lestrade possa dire qualcosa

-Sherlock! Muoviti! Dobbiamo andare!- Urlo mentre mi infilo il cappotto e la sciarpa che mi ha regalato -John, questa volta dovrai davvero diventare mio padre-

-No no e ancora no, io non mi presto a questa cosa, no no e ancora no signorina- Esclama guardandomi male Watson

***

-

Chi siete voi?! Ancora la polizia?!- Chiede la donna dal videocitofono -Vome ve lo dobbiamo dire che non vi faremo entrare!-

-Oh, no signora, si sbaglia- Inizio convinta -Io sono Alice, Alice Parker, un'amica di Ronny, bhe posso dire anche più di un'amica...- Poi mi giro verso Sherlock e John -Loro due sono i miei genitori, mi hanno accompagnata, non me la sentivo di venire da sola, troppi ricordi mi sovrastano...-

-Oh cara...mi spiace di aver frainteso, entra, ti prego- Afferma la Madre del ragazzo aprendoci il portone del palazzo, saliamo frettolosamente e arriviamo alla porta dell'appartamento della famiglia, dove ci aspettano la Madre e il padre di Ronny

-Condoglianze signora- Inizia Sherlock -Sappiamo quanto è grande il dolore per una perdita del genere-

-Oh grazie figliolo- Dice la donna, poi si rivolge a me -Credo di sapere perchè sei qui, vuoi vedere la sua stanza, non è così?-

-Bhe, io vorrei lasciarci dentro questi fiori, per lui- Dico mostrandole il mazzo di fiori

-Credo che lui non ci abbia mai parlato di te...- Mi afferma il padre

-Ci eravamo messi insieme da poco, ma ci conoscevamo da più di due anni e mezzo, strano che non mi abbia mai menzionata...-

-Ci siamo trasferiti a Londra da due mesi... come è possibile che vi conoscete da così tanto tempo?!- Insinua la donna

-Io...Ecco...noi...noi ci siamo conosciuti in una chat di Facebook sulla Box- Dico salvandomi in extremis -Pratico la box pure io, ci siamo incontrati per la prima volta in palestra-

Solo Un CoinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora