Busso al portone del 221b di Baker Street e approfitto per poggiare a terra i miei borsoni, che mi porto dietro da quella mattina. Sento vibrare il cellulare e lo estraggo subito dalla tasca posteriore dei jeans, lo apro ed inizio a leggere:
-NUMERO SCONOSCIUTO-
Ben arrivata, Ragazzina :>Come fai ad avere il mio numero? >:(
Non dovresti avere
un telefono, fa male
averlo sin da bambini......You are typing...
Riconosco subito a chi appartiene il numero, purtroppo. Ah maledetto John! Adesso per colpa sua Sherlock ha il mio numero! Stavo per rispondere, ma una signora sulla sessantina mi apre la porta
-Buongiorno carissima, come è andato il viaggio?-
-Signora Hudson! Che piacere vederla! Tutto bene grazie- Rispondo sorridente -C'è John?- Chiedo sbirciando dietro la donna all'interno della casa
-No, mi spiace, è uscito pochi minuti fa per una commissione- Mi dice serenamente -Se vuoi, intanto puoi salire, c'è She...-
-No! Cioè, intendevo dire, che se vuole posso rimane con lei per una tazza di tè-
-Oh, ma certo Alice- Rientra nella casa e mi fa strada al suo interno -Cara, appoggia pure i borsoni vicino alle scale, sembrano pesanti-
-Grazie mille, spero di non averle creato disturbo a venire a quest'ora...-
-Tranquilla Alice, te non mi disturbi mai! Con questi due omaccioni al piano di sopra non ho mai nessuno con cui poter parlare...- Mi dice mentre prepara del te, nel frattempo mi affretto a bloccare il contatto di sherlock e ad eliminare la chat. Finiamo di bere le tazze di tè e, mentre aiuto la signora Hudson a pulire delle tazzine, si spalanca la porta.
-John!- Esclamo correndo ad abbracciarlo
-Alice! Come va? Tutto bene il viaggio?-
-Si tutto alla grande JJ-
-No, non ricominciamo Alice, non chiamarmi così-
-Ma dai è tanto carino! Zio J è meglio?-
-Secondo me basta e avanza John, Alice- Dice, poi si rivolge alla signora Hudson -Non è così?-
-Credo che JJ le si addica, dottor Watson-
Scoppio in una fragorosa risata e si unisce, con una risata più elegante, la signora Hudson. John si gira e vede le mie valige ai piedi delle scale, il suo volto si fa grigio.-Perchè non sei andata su, ti avevo detto di salire anche se non ero presente-
-Non...io... Mi sono messa a parlare e ho perso la condizione del tempo tutto qua-
-Alice, lo sai bene che se vuoi venire a vivere qui devi stare pure con Sherlock- Mi dice, poi prende i borsoni e mi passa lo zaino -Non voglio discussioni là dentro, ci siamo capiti? Sennò torni dritta a Manchester dai tuoi-
-Ma non è colpa mia se quello schizofrenico mi fa arrabbiare!- Bisbiglio indicando la porta -Devi parlare pure con lui e dirgli che quella boccaccia la tenga un po' chiusa!-
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Solo Un Coinquilino
Fanfiction"Bhe, si ok, l'ho scelto io di venire a vivere a Londra da John, un amico stretto dei miei, ma avevo bisogno di libertà e questa mi pareva l'unica soluzione data la mia scarsa quantità di soldi in banca. Ma di certo non ho scelto di venire a vivere...