6-Il ragazzo seducente.

819 45 10
                                    

Quella notte aveva un atmosfera diversa vento caldo che muoveva leggermente gli alberi e le stelle si potevano vedere con facilità.

"Scarlett vestiti ti porto al locale come tutte le sere, ormai sei abituata e che dovresti farti trovare già pronta" ringhiò mio padre avvicinandosi a me a braccia conserte e con gli occhi assatanati come ogni singolo secondo.

Senza manco guardalo negli occhi andai in camera e iniziai a vestirmi con vestitini da puttana che mi comprava mio padre per farmi attirare di più l'attenzione dei vecchi pensionati.

"Scarlett scendi giù ci stai mettendo troppo" urlò mio padre arrabbiato che non scendevo, ma d'altronde sono una ragazza mi serve tempo per prepararmi.

"Arrivo papà" dissi con aria scocciata e scesi le scale veloce fino ad arrivare ed entrare nella sua auto blu scuro, entrai e mi accompagnò in un club.

Questa volta il club era diverso e distante 30 minuti. Scesi non conoscendo il luogo e tutte le facce di quei pensionati malati di sesso mi erano nuove.

Entrai e andai vicino al bancone per ordinare qualcosa da bere.

"Cosa volete signorina?" Una donna mi chiese cosa volessi appoggiando le mani sul bancone per ispezionarmi.

"Vorrei un bicchiere di birra" dissi alla donna più grande di me che mi guardava con aria strana come se ci fosse un mostro pericoloso dinanzi a lei.

Me lo diede e poi mi disse "cosa ci fa una ragazzina così giovane in questo locale volgare, pieno di uomini più grandi.

"Cazzi miei" dissi alla donna appoggiando in bicchiere vuoto sul bancone e facendogli un piccolo e finto sorriso ingoiando l'ultima goccia di drink.

Andai dove stavano tanti vecchi pensionati raccumulati tutti insieme in un tavolo dove giocavano a carte per vincere l'uno contro l'altro.

Mi misi a parlare e a scherzare con tutti loro che mi guardavano in modo seducente tutto il mio corpo ispezionandolo, io rimasi disgustata.

"Ragazzina sei nuova in questo club?" Disse un uomo albanese dai capelli biondo cenere e occhi marroni scuro. Era attraente ma troppo vecchio, aveva massino 40 anni.

"Si" dissi sorridendogli "infatti non conosco il posto" dissi facendo una faccia triste, ovviamente finta.

"Dai vieni con me ti porto a visitarlo" disse l'uomo mentre si alzava si sistemava la camicia e mi porse la mano mentre ammirava le curve del mio corpo con quel vestitino così attillato.

Gli presi la mano disgustata, ma non lo feci vedere, e mi feci portare la lui che mi mostrò tutto il locale e poi mi fece vedere una stanza che chiuse dietro le sue spalle, non a chiave, però io mi impanicai subito dentro di me.

"Questa stanza non la dimenticherai più ragazzina" disse iniziando a toccarmi e a guardare il mio corpo.

Mi salì l'ansia in un modo straziante e rimasi con la gola secca, avevo paura che per colpa di un quarantenne perdessi la mia verginità.

Mentre lui di avvicinava piano piano di più a me io indietreggiavo fino a sbattere su qualcosa e cadere sedendomi mi voltai e vidi...UN LETTO!
Andai nel panico totale cercando una via di fuga che non trovai.

"Non vedo l'ora di assaporare il tuo delizioso corpo ragazzina" disse mentre mi guardava con una faccia da pervertito malato di sesso, come se mi stava già immaginando nuda, che orrore. Deglutai disgustata e incominciai a muovere le ginocchia ma niente da fare. All'improvviso chiusi gli occhi e mentre lo feci sentì uno sparo e poi un altro. Apri gli occhi lentamente e vidi il corpo morto del quarantenne a terra con due colpi che gli attraversavano la testa e la faccia.
Mi bloccai a guardarlo con una faccia impanicata e poi mi girai verso il colpevole dei due spari. Mi girai e vidi un ragazzo della mia età, sembrava quasi un uomo dal suo aspetto robusto. Lo perlustrai con la vista fino ad arrivare al suo volto, aveva delle treccine color corvino e una bandana sulla fronte.
IL RAGAZZO SCOMPARSO ERA D'AVANTI AI PIEDI DEL LETTO CON UNA PISTOLA FRA LE MANI SENZA TIMORE DI NESSUNO.

"Hey ragazzina stai bene?" Chiese con la sua voce rauca mentre posava la pistola e mi allungava la mano per farmi alzare dal letto.

"Mai stata meglio" dissi guardando la sua mano e alzandomi senza nemmeno sfiorarla.

"L'hai ucciso" guardai il cadavere atterra con gli stivali con tacco zuppi di sangue.

"E il mio mestiere ragazzina" disse il ragazzo incrociando le braccia abbassando la testa e alzando un sopracciglio guardando il cadavere.

Cercai di scappare e approfittarmi della sua distrazione. Prima di oltrepassare la porta mi prese per il polso e me lo strinse così forte da farlo diventare insensibile.

"Lasciami mi fai male" ringhiai mentre lui rideva siccome non riuscivo a staccarmi dalla sua presa.

"Senza avermi dato una ricompensa? Nah" disse il ragazzo avvicinandomi a se.

"Levati di dosso!" Ringhiai mentre lui blocco i miei polsi sul suo petto e mi guardo le tette.

"Wow allora aveva ragione il tipo a provarci con te, hai veramente un magnifico corpo" disse guardandomi da capo a piedi mentre giocava con il suo piercing alle labbra.

"Lasciami, come sei squallido" gli sputai in faccia e lui girò la testa lasciando la presa ai miei polsi.

"Ragazza non si gioca con il fuoco" disse guardandomi intensamente mentre io indietreggiavo e lui veniva verso di me.

Caddi sul letto.

"Prima mi salvi e poi vuoi diventare come lui?" Dissi sbuffandogli in faccia.

"Perché non posso?" Mi guardo giocando con il piercing e guardarmi con occhi pieni di rabbia e nervosismo, sicuramente per la mossa che feci poco prima.

Si avvicinò al mio collo e passò il naso facendomi rabbrividire la pelle sulle ossa per il suo caldo e violente respiro.

"Lo so sono irresistibile, nessun' ragazzo mi ha mai toccata prima però" dissi con la mia sensuale vocina che facevo da vedova nera per attirare gli uomini e poi deluderli.

"Cazzo, allora sarò il primo" mi fece una risata e si accovacciò verso di me, io gli diedi un calcio nelle palle facendolo cadere per terra e gemere dal dolore mentre scappai fuori dal club.

Una sola promessa-Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora