25-L'aborto.

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Erano le 3:30 di mattina e non riuscivo a dormire, scesi dal letto e silenziosamente andai in cucina.
Presi un le pasticche, le medicine per l'aborto. Eh si. Sono uscita incinta. Ma non di Tom. In questi tre anni un ragazzo mi ha molesta. Mi ha portato a letto per tre volte.
La presi, mi voltai per prendere un pacco di biscotti siccome avevano un pessimo sapore.

Non riuscivo, era troppo in alto. Vidi una mano che li prese e mentre lo fece appoggio il suo d'avanti a mio di dietro.
Cazzo, avevo già sentito quella sensazione in passato.

Mi voltai, era Tom.

"Tieni" me li appoggiò sul bancone della cucina e girò per il bancone andandosi a sedere sullo sgabello.

"Che sono queste?" Allungò la mano per prenderle ma le presi prima io e allungai la mano verso il basso nascondendo il barattolino dietro al bancone.

"Niente" dissi guardando per terra.

"Scarlett, cosa sono, dammele" disse Tom con tono rigido e imperativo.

"Non è niente" dissi guardandolo negli occhi.

"Scarlett non mi piacciono le bugie" disse mentre svoltò l'angolo del bancone e vení da me. Misi le pasticche dietro alla mia schiena schiacciandole tra il muro ed essa. Tom mi guardò e si avvicinò schiacciandomi tra il muro e lui.

"Quindi me le vuoi dare? O devo soccorrere ai rimedi, attraenti che ho? Scegli" disse semplicemente.

Non risposi girai la testa e guardai di lato.

"Capito" disse per poi avvicinare il suo d'avanti al mio. Lentamente infilò la sua mano dietro la mia schiena camminando con i polpastrelli fin quando non giunse al barattolino, lo tirò fuori.

"Pillole per l'aborto" lesse strizzando gli occhi, poi realizzò e si girò guardandomi.

"PILLOLE PER L'ABORTO?!" disse urlando. Fortunatamente non sveglió nessuno.

"Si, ma...sto quasi per finire diciamo questa 'terapia'"dissi guardando per terra.

"Guardami e spiega" disse con un tono deciso e imperativo.

I miei occhi iniziarono a pungermi dalle lacrime che volevano uscire.

POV TOM

"In questi ultimi tre anni un ragazzo mi ha molestata, portandomi a letto tre volte però verso la fine del ultimo anno sono uscita incinta" disse con le lacrime che iniziarono a scendergli una dopo l'altra.

Volevo stringerla tra le mie braccia e dirgli che adesso stava con me, tutto era finito. Cazzo non sopportavo che qualcun altro l'avrebbe toccata e avrebbe esplorato i suoi posti nascosti. Cazzo mi scoppiava la testa.

"Perché hai deciso di abortire?" Dissi con voce semplice.

"Non provavo nessun sentimento per lui, in quel periodo pensavo solo ad un altro costantemente" disse sfregandosi il braccio. In quel periodo pensava a qualcun altro, sicuramente Bill.

POV SCARLETT

Iniziai a perde i sensi. Caddi e Tom mi sostenne da sotto le braccia.

"Scarlett, SCARLETT" nominò il primo nome normalmente, il secondo iniziò ad agitarsi.

"Cazzo, ho dei crampi alla pancia, ho preso tre pasticche in una volta" dissi strizzando gli occhi e parlando senza prendere fiato con un filo di voce.

"SCARLETT, SEI PAZZA PER CASO? VUOI MORIRE?" disse urlando e questo mi fece spaventare.

"Magari" dissi non pensando a chi avessi d'avanti.

"Perché? Ok che ti odio. Ma hai una malattia, la malattia al tuo cuore. E sei molto più debole rispetto a noi" disse Tom prendendomi in braccio e portandomi sul divano.
Mi mise seduta con la schiena appoggiata al bracciolo e avevo le gambe piegate sopra se sue. Mentre lui era seduto normalmente.
Il dolore si tranquillizzò.

"Meglio?" Chiese.

"Si dai. Ma vorrei farti una domanda, posso?" Dissi guardando il suo piercing al labbro inferiore.

"Vai" disse semplicemente.

"Come si sente ad essere quasi padre e ragazzo di una donna che ami" dissi guardandolo negli occhi.

"Strano, mi sento più vecchio" fece un risatina facendomi ridere anche a me poi si fermò e mi guardò mentre ridevo nascondendo la mia bocca abbassando la faccia e mettendomi la mano sulla bocca.

"Che c'è?" Dissi alzando il volto.

"Perché ti copri?" Disse guardandomi.

"Non mi è mai piaciuto il mio sorriso ne con i denti ne senza" dissi guardandolo negli occhi. I suoi occhi così belli.

"Fammi un sorriso, dai, vediamo" disse per voltarsi di più verso di me appoggiandosi e stringendo la mia gamba.

"Aia" dissi quando la strinse.

"Non me ne sono reso conto, scusa" disse e poi di sistemó.

"Non mi piace il mio sorriso te l'ho detto, soprattutto con i denti" dissi guardando le mie gambe.

"Fammelo senza denti allora" disse e io lo guardai facendogli un sorriso senza denti.

Iniziò a ridere.

"Lo so, fa schifo" dissi nascondendomi.

"Non è male invece" disse e smise di ridere.

"Che hai lì?" Mi mise i capelli dietro l'orecchio e mi guardo sotto esso.

"È un livido, l'ho fatto da sola" dissi facendo un sorrisino mentre mi alzavo dal divano per andare a posare i biscotti nel mobile più basso. Mi legai i capelli in uno chignon morbido e iniziai a pulire il bancone sporco.

POV TOM

Era così bella. Così bella anche con il felpone che gli avevo dato io. Aveva solo quello e un pantaloncino di Rachele.
Cazzo mi veniva una voglia assurda di prenderla e sbatterla nel mio letto. Sapevo che si sarebbe dimenata sotto di me cercando di levarmi di dosso. Quanto avrei voluto che lo volesse anche lei. Ma amava mio fratello, cazzo quanto lo invidiavo. Dormiva con lei, stava sempre con lei.

"Lo sai che non sai mentire" dissi per poi alzarmi e andarmi a sedere sullo sgabello vicino al bancone.

"Eh va bene" disse lanciando lo straccio nella cucina per appoggiarsi ad essa con le braccia incrociate.

"Me l'ho ha fatto sempre quel ragazzo che mi ha molestata, giuro questo a fatto meno male rispetto a tutte quelle volte che è entrato dentro di me" disse sedendosi sull mobile affianco al lavandino. Quello stronzo che voleva, farla direttamente fuori? Giuro che se scopro chi è non me ne frega quanto tempo ci vuole ma prima o poi morirà.

POV SCARLETT

Si accese la luce. Era Rachele.

"Ciao ragazzi, che ci fate qui soli?" Disse guardandomi leggermente male.

"Niente Rachi" disse Tom mentre era seduto sullo sgabello. Rachele si avvicinò a Tom e butto le sue labbra su quelle di Tom mentre lui mise le sue mani sui suoi fianchi.

"Levo il disturbo, a dopo" scesi dalla cucina e salii le scale.

POV RACHELE

La cosa che più mi dava fastidio era vedere Tom guardare un altra ragazza. A me non mi aveva mai guardata come guardava Scarlett. Eppure diceva di odiarla. Guardò lei mentre saliva le scale per poi guardare me.

POV TOM

Cazzo, volevo stare con lei ancora e ancora. Per sempre, con lei per sempre.

Era così bella, salì le scale alzando un fianco e poi l'altro fino a sparire. Mi ricordai di quel giorno in spiaggia. Quella camminata. Solo che un tempo era diversa aveva i capelli più chiari e le lentiggini leggermente visibili senza piercing e non si trucca quasi mai, solo un po' di mascara e basta.

Mentre Rachele, lei sì che si truccava.
Scarlett era unica, unica fra tutte.

Una sola promessa-Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora