Perla

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"Fermatevi!" ordinò una voce femminile con tono perentorio.
La scena si bloccò: il gioielliere si fermò dal tirare un pugno ad Axel, Dale non si alzò e rimase in ginocchio, i due cavalieri che erano arrivati in aiuto del gioielliere stettero fermi sull'attenti. Axel lasciò cadere a terra il coltellino che aveva ancora in mano. La lama cadendo produsse un rumore metallico.
Le persone che stavano guardando la scena ad un tratto piegarono un ginocchio in un grande inchino.

Axel provò a capire chi diavolo avesse così tanta influenza sulla popolazione, ma a causa della presa con cui il gioielliere lo teneva stretto non riuscì a vedere in volto la donna. I suoi dubbi, però, sarebbero stati fugati nel giro di poco.

"Si può sapere cosa stavate facendo, voi, qui?" chiese con tono più gentile la voce femminile.
Tutti stettero zitti, come se non fosse loro permesso parlare.
Axel vide che Dale provò ad aprire la bocca per dire qualcosa, poi la richiuse e la riaprì nuovamente. Sembrava indeciso sul da farsi.

Fu uno dei cavalieri a farsi avanti: scese dal cavallo con un movimento sinuoso, fece un veloce inchino davanti alla figura femminile e poi parlò: "Principessa, questo gioiellerie stava cercando di acciuffare i due ragazzi poiché essi hanno rubato dal suo negozio."
Il gioielliere abbassò il braccio con cui strangolava Axel e fece sì che almeno toccasse terra. Sembrava più imbarazzato lui di loro. D'altronde erano stati loro due a farsi beccare da un membro della famiglia reale a rubare, non lui.

Finalmente riuscì a contemplare la ragazza e si rese conto che i tratti della principessa erano totalmente diversi da quelli delle ragazze da dove proveniva. Era bassa, con una carnagione chiara. Aveva i capelli biondi e occhi azzurri, aveva una bellezza tipicamente del Nord. Portava un abito blu notte con un mantello di una tonalità di blu più chiara. Che scelta particolare di abbigliamento! pensò Axel. Faranno come minimo trenta gradi.
Anche se non era alta, sapeva come farsi rispettare: teneva il mento ben alto e non aveva paura di incontrare gli sguardi degli altri. L'unico segno di ansia che si poteva notare, fece caso Axel, erano le dita intrecciate che teneva all'altezza del ventre e che muoveva continuamente.

La principessa non aveva ancora reagito al rapporto del cavaliere, ma fissava con attenzione tutti loro. Pareva che non si capacitasse che potessero stati loro a rubare o che il gioielliere avesse cominciato a correre loro dietro. Axel non riuscì a capire quale delle due fosse l'ipotesi corretta.
Dopo qualche altro istante, la ragazza parlò: "C'era bisogno di fare tutto questo baccano? State semplicemente rovinando la pace della città per questa sciocchezza?"

"Principessa, mi scusi se la interrompo..." iniziò il gioielliere.
"No, non la scuso." disse velocemente la principessa. "Non avete motivo di essere scusati. Ora vorrei vedere cosa hanno rubato di tanto importante."
Il cavaliere ancora sul cavallo scese, fece un inchino alla principessa e si avvicinò ad Axel, il quale nel frattempo stava provando a liberarsi dalla presa sul suo collo che non aveva fatto altro che stringersi ulteriormente.
"Liberi il ragazzo." ordinò il cavaliere al gioielliere.
"Sta forse scherzando? Mi è costata un'enorme fatica acciuffarli e ora lei pretende che io lo liberi?" sbraitò l'uomo muovendo compulsivamente il braccio libero.
"Sono ordini della principessa. Se non vuole finire in prigione per aver disobbedito alla Corona, le consiglio di liberarlo." sottolineò il cavaliere.

Axel si sentì lentamente libero di respirare. Si massaggiò il collo e pensò che gli sarebbero venuti fuori i segni della presa ferrea dell'uomo.
Il cavaliere gli afferrò il braccio e lo trascinò fino al cospetto della principessa. Si rese conto che avevano venti centimetri di differenza in altezza e che lei gli arrivava al petto.
Ipotizzando che potesse essere una buona idea rendersi amica la principessa, fece un profondo inchino e alzandosi sorrise in maniera eccessiva. 
"Sono lusingata, ma questo non migliorerà la situazione." disse la principessa rimanendo stoica. Fece un cenno al cavaliere, il quale ordinò ad Axel di consegnare alla principessa i gioielli.
Axel prese le collane dal taschino e gliele diede in mano.
"Posso constatare che almeno abbiate buon gusto in fatto di gioielli." disse sorridendo la principessa. Le spalle di Axel si abbassarono come se fosse sollevato che la principessa avesse un minimo di ironia.
"Ciò non toglie che rubare sia vietato e che io sia obbligata dalla legge a punirvi." sottolineò lei accarezzandosi il mento.

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