La famiglia Wang

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Perla lasciò che Alexander e sua madre parlassero tra di loro, mentre lei si recò nel salotto e, in particolare, puntò la piccola libreria su cui c'erano una cinquantina di volumi.
Li analizzò, alzandosi sulla punta dei piedi  oppure accucciandosi e inclinando il capo per leggere i titoli: i libri per la maggior parte erano romanzi, senza contare alcuni che trattavano di agricoltura e giardinaggio.
Perla aveva letto molti dei romanzi che vedeva, ma non aveva mai visto nemmeno un libro che trattasse di agricoltura a castello. Pensò che potrebbe essere interessante dopotutto. Soprattutto quando non aveva nulla da fare per qualche giorno, sperando che non accadesse nulla nel frattempo.
Si sentì silenzio, segno che Alexander e sua madre avevano smesso di chiacchierare, poi la voce di Caitlyn: "Se vedi qualcosa che ti piace, puoi prenderlo. Te lo presto con piacere."
Perla si volse nella direzione di Caitlyn e le si illuminarono gli occhi.
"Davvero? Posso?" le chiese, battendo le mani come una bambina. Il pensiero di ciò che le era accaduto nelle ultime ore totalmente dimenticato.
Caitlyn annuì con sicurezza e Perla ritornò ad analizzare i libri per sceglierne uno da cui iniziare.

Alexander prese posto nel divano accanto alla libreria, accavallò le gambe e la guardò mentre Perla si impegnava nella scelta. Si sentiva stranamente debole, ma pensò che la causa fossero le ore a cavallo, quindi non diede più attenzione a quella sensazione.
Caitlyn portò fuori il cesto dei vestiti sporchi, lasciando i due soli.
"Sembra che tu ne stia facendo una questione di stato." le disse Alexander. "Proprio come alla biblioteca del castello."
"È una questione di stato, quasi." sottolineò lei. "Diciamo che mi piace essere sicura della mia scelta. Molto spesso il mio è intuito. Molto spesso il mio intuito indovina."
Alexander non poté non pensare alle ultime parole del Re e la sua espressione tranquilla passò, per un secondo, ad essere di nuovo preoccupata. Ma durò troppo poco perché Perla se ne rendesse conto.
Perla intravide un romanzo che si trovava nello scaffale più basso con la copertina totalmente nera, tranne per una rosa rossa che la decorava, e decise che sarebbe stato lui. Lesse velocemente la trama, che lasciava intendere che si trattasse di una storia d'amore, ma senza darci troppa attenzione: ciò che l'aveva attratta era stata la copertina. Stranamente il libro non aveva un titolo, ma Perla aveva già letto romanzi o trattati senza nome, capitava che gli autori non lo dessero per loro decisione.

Perla si sedette accanto ad Alexander dall'altro lato del divano e aprì la prima pagina.
Dopo qualche secondo, Perla rialzò lo sguardo e lo fissò su Alexander.
"Starai qui a fissarmi mentre leggo?" chiese lei con un sorrisetto.
"Non mi dispiacerebbe. A te dà fastidio?" disse lui sinceramente.
Perla scosse subito la testa, ma poi disse: "Non ti annoierai, forse?"
Alexander sorrise alla domanda. "Non mi annoierei mai. Non mentre ti guardo."
Lei arrossì leggermente alla sua risposta e abbassò di nuovo lo sguardo.
"Guarda un po' chi è timido ora! Qualche ora fa mi hai pregato di baciarti e ora arrossisci a qualche frase dolce..." la stuzzicò con un ghigno.
Perla gli tirò uno schiaffetto al braccio e sbuffò. "Stupido! Non è così! Solo che non me l'aspettavo!" Perla si sistemò una finta ciocca dietro l'orecchio e riabbassò gli occhi sul libro.
Alexander, invece, mantenne i suoi su Perla.
"Non è che per caso fai così perché vuoi il secondo round?" le chiese, inclinando la testa nella sua direzione.
Perla strabuzzò gli occhi e si pose l'indice sulle labbra, come a fargli segno di star zitto.
"Suona malissimo così! E l'hai detto con il pericolo che tua madre possa sentirti! Sei pazzo?" lo sgridò.
"Oh sì! Sono pazzo, ma di te, mia principessa!" rispose lui, prendendo la mano di Perla e facendole il baciamano, senza lasciare i suoi occhi durante tutto il gesto. Perla sbuffò, pur rimanendo rosa sulle guance: Alexander sapeva di aver colpito nel bersaglio.
"Ora lasciami leggere, per favore! Lo faresti per me?" gli chiese con aria esasperata.
"D'accordo. Ti mangerò tutta più tardi!" rispose lui con un occhiolino.
Perla scosse la testa e reagì con un "Sei impossibile."
Alexander si accomodò meglio e anche Perla raccolse le gambe sotto di sé per leggere in modo più confortevole.

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