Pranzo

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Alexander e Perla rimasero in quella posizione, lui con le mani sulle guance di Perla e lei con le mani sopra a quelle di lui, per un bel po' di tempo.
Una volta che Alexander si rese conto che la principessa si era effettivamente calmata, abbassò le mani. Lei riaprì gli occhi, che fino ad allora aveva tenuto chiusi, completamente rilassata, e guardò da sotto le ciglia la sua guardia del corpo.
Alexander sorrise, come ipnotizzato dalla ragazza davanti a lui, e la principessa rispose con un sorriso.
Perla si accorse solo ora che lui portava ancora il completo da viaggio con camicia bianca e pantaloni leggeri di color cachi. Nessuna traccia della spada che normalmente portava al fianco.
È venuto da me ancora prima di cambiarsi nei suoi soliti abiti... pensò allora Perla e ne fu felice.

Il silenzio si ruppe nel momento in cui la signorina Davis si sporse dalla grande porta della biblioteca aperta abbastanza perché il suo busto facesse capolino. Il cigolio dei cardini risvegliò Alexander, il quale fece un paio di passi all'indietro per non dare alla signorina Davis idee strane sulla loro vicinanza.
"Principessa, nel giro di pochi minuti sarà pronto il pranzo!" disse, cortese come sempre. Era una donna abbastanza bassa, forse anche più bassa di Perla di qualche centimetro, con capelli rossi e occhi azzurri.
"Certo! Grazie mille per avermi avvisato. Tra poco scenderò." rispose Perla portandosi una ciocca di capelli biondi dietro all'orecchio. Da vicino si poteva notare come Perla fosse diventata leggermente rossa sulle guance.
Alexander seguì il gesto della sua mano con gli occhi e volle improvvisamente annusare di nuovo il profumo di violetta dei suoi capelli. Come quando l'aveva abbracciata poco prima di fronte alla stanza di sua sorella.

La signorina Davis fece loro l'occhiolino e chiuse, infine, la porta sonoramente.
Alexander si ritrovò a sospirare dal sollievo. Almeno non erano stati scoperti mentre erano così vicini.
Perla si voltò verso di lui e disse: "Sarà meglio andare. Tornerò qui nel pomeriggio per un nuovo libro."
"Come desideri." acconsentì lui.
Perla si avvicinò alla porta e percepì la presenza a qualche passo di distanza di Alexander.
Non scherzava quando diceva che mi avrebbe seguita ovunque. rifletté lei.

Uscirono dalla biblioteca e seguirono il corridoio, che aveva sui muri infiniti dipinti della famiglia reale sia al completo che singolarmente, finché non arrivarono alle scale che portavano al piano inferiore.
Perla vide con la coda dell'occhio un uomo uscire dalla stanza di sua sorella, che era proprio lungo il corridoio alla loro sinistra. L'uomo, che aveva pelle di tonalità scura e indossava un completo rosso bordeaux, con eleganza fece un inchino e per poco non si voltò nella loro direzione. Continuò a parlare con sua sorella che rimaneva nascosta dallo stipite della porta, almeno secondo la prospettiva di Perla.
Essendo sempre stata curiosa sin da bambina, Perla si bloccò sul posto e questo prese alla sprovvista Alexander, che camminava dietro di lei, tanto che le andò a sbattere contro la schiena.

"Cosa c'è? Perché ti sei fermata?" chiese lui curioso.
Lei si voltò verso di lui e gli pose l'indice sulle labbra come a dirgli di stare zitto. Lo prese per un braccio e lo trascinò velocemente giù per le scale. Dopo qualche scalino si fermarono e lei si sporse leggermente per capire meglio cosa stesse succedendo. L'uomo era ancora nella stessa posizione, davanti alla porta di Kyla, ma sembrava in ansia o imbarazzato perché passava il peso del corpo da un piede all'altro.
Caspita, non sento nulla! disse lei mentalmente. Dopo pranzo dovrò interrogare mia sorella.

"Si può sapere che diavolo stai facendo?" chiese nuovamente lui. Lei si voltò nella sua direzione e fece ruotare gli occhi.
"Vuoi startene in silenzio? Sto cercando di capire se finalmente mia sorella ha una relazione." disse lei sussurrando.
"Non pensi siano affari privati di tua sorella?" ribatté lui.
"Gli affari suoi sono anche affari miei. Lo è sempre stato e sempre lo sarà." lo riprese lei, come recitando un detto molto famoso.
"D'accordo. Come preferisci." disse lui ridendo.
Sentirono la risata di sua sorella e poi un saluto che veniva ricambiato.
Strano! Un uomo ha appena fatto ridere Kyla! Domani pioverà a dirotto. pensò lei sorridendo al pensiero.

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